a foris numero zero

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Vito Noi non siamo e non avremo mai la pretesa di essere giornalisti o scrittori, noi siamo semplici cittadini, abi- tanti in Affori e cercheremo di raccontare e di scrivere cose che possano interessare tutti voi. La nostra associazione non è nata per far le scarpe a nessuno. A noi interessa molto seriamente il bene di Affori. Abbiamo in progetto diversi eventi per far rinascere e riqualificare il nostro quartiere. Non avremo mai la presunzione di imporre il nostro volere ma cercheremo sempre la collaborazione e i con- sigli di tutti. E’ il nostro dovere rendere viva Affori, dobbiamo ridarle lo splendore che merita, ogni singolo angolo del quartiere dobbiamo sentirlo nostro, impariamo ad amare le nostre strade, i nostri parchi, i nostri negozi, la nostra gente e la storia di Affori, altrimenti come possiamo cambiarla in meglio???? Ecco, ognuno di noi, provi nel suo piccolo, a fare un gesto per rendere questo possibile. Non disprezzate ciò che vi circonda, imparate pian pianino ad apprezzare e magari, un giorno, riuscirete anche ad amare ciò che odiavate. Se per voi tutto questo non è possibile….. perché rimanere a vivere in un quartiere in cui non ci credete? Io ci credo, credeteci anche voi “se no che gente saremmo”!!! Numero 0 Salati Moris (Segretario), Pica Francesco (Consigliere), Donatella, Hamamci Perry (Vicepresidente), Bufalo Antonio (Consigliere), Carriero Giacinto Vito (Presidente) BRUSUGLIO IN SUBBUGLIO

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Page 1: A foris numero zero

Vito

Noi non siamo e non avremo mai la pretesa di essere giornalisti o scrittori, noi siamo semplici cittadini, abi-tanti in Affori e cercheremo di raccontare e di scrivere cose che possano interessare tutti voi.La nostra associazione non è nata per far le scarpe a nessuno.A noi interessa molto seriamente il bene di Affori.Abbiamo in progetto diversi eventi per far rinascere e riqualificare il nostro quartiere.Non avremo mai la presunzione di imporre il nostro volere ma cercheremo sempre la collaborazione e i con-sigli di tutti.E’ il nostro dovere rendere viva Affori, dobbiamo ridarle lo splendore che merita, ogni singolo angolo del quartiere dobbiamo sentirlo nostro, impariamo ad amare le nostre strade, i nostri parchi, i nostri negozi, la nostra gente e la storia di Affori, altrimenti come possiamo cambiarla in meglio????Ecco, ognuno di noi, provi nel suo piccolo, a fare un gesto per rendere questo possibile.Non disprezzate ciò che vi circonda, imparate pian pianino ad apprezzare e magari, un giorno, riuscirete anche ad amare ciò che odiavate.Se per voi tutto questo non è possibile….. perché rimanere a vivere in un quartiere in cui non ci credete?Io ci credo, credeteci anche voi “se no che gente saremmo”!!!

Num

ero

0

Salati Moris (Segretario), Pica Francesco (Consigliere), Donatella, Hamamci Perry (Vicepresidente), Bufalo Antonio (Consigliere), Carriero Giacinto Vito (Presidente)

BRUSUGLIO IN SUBBUGLIO

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UN’AMERICANA...AD AFFORI

KRISTY

Marcel Proust wrote, “The voya-ge of discovery consists not in se-eking new landscapes, but having new eyes”. How many times has it happened that seeing a place, through the eyes of another, the place seems “new”.I remember reading an article a few years ago about the then Mayor Letizia Moratti.When asked about a place to visit that wasn’t in the Guide Books, she replied, “the old train sta-tion at Affori”. Now I had taken the train to Cadorna for years, but then I was mostly concentrated on getting on the often very “packed” train, and not the charm of the al-most “film-like” location. The storic station has since been clo-sed, but there are many other little “jewels” to be noticed in this little corner of Milan.While taking some exchange stu-dents from Australia around the neighborhood, they fell in love with the large tree on the corner of Viale Affori. It’s great roots,

it’s lush leaves and impressive stature. I too love trees, and yet I often would pass by the almost 200 year old “platano” sycamo-re. After the Aussies departure, I read a bit about the monumental tree. It is said that it was planted by Napoleon, in honor of a woman that “swept him off his feet”. I love thinking of the woman this tree represents, and as an eternal romantic, applaud Napoleon in his creative tribute. If you are a “tired of studing” stu-dent in the Library of Villa Litta, take a very approved glance around you. If the walls could speak, they would have much more to say than most of the books. It is possibile that Alessandro Manzoni was once seated in the corner of that same room, and look up to the ceiling as well. There are amazing paintings by watching one could create his own “film”. We often pay to go to Museums, when we have “Museu-ms” in out back yard.When I moved to Affori 22 ye-

ars ago, I loved it’s “small town” feeling, where like the song from the telefilm “Cheers” said: “When everybody knows your name, and everybody is glad you came”. However like many of us, we get caught up in our busy everyday routines, and we take a bit of our “bella” Affori for gran-ted.Take a new road today. Don’t wait until the Spring to go to the Park (the Fall/Winter leaves are amazing). When you hear the church bell ring, take a good look at the tower, it is so lovely. I think one of the “secrets” to life, is trying to have those “new” eyes everyday, appreciating what is around you. Sometimes we can’t just look, but we have to “see”.

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IL NATALE CON GLI OCCCHI DI...

Un INSEGNANTE: il Natale è luce nei cuori, scintille negli occhi, bagliori sulle labbra. Ecco, questo effetto di luci, dovrebbe brillare tutto l’anno… tutti gli anni. Auguri a tutti!!!Un FUMATORE: come fumatore non saprei come vederlo, ma per me il Natale è raccogliere la famiglia e stare tutti insieme.Un TATUATORE: il Natale era una bella festa da bambini, un po’ più difficile crescendo… Rimane comun-que un giorno per ritrovare la propria famiglia e le proprie origini.Un UNIVERSITARIO: a Natale da una parte torni bambino, dall’altra comprendi che la sessione degli esami è vicina.Un COMMERCIALISTA: ciò che piace del Natale è il suo spirito che si avverte nelle persone che ti circon-dano. Come disse Dickens sarebbe bello vederlo in una scatola per tirarlo fuori quando più ne senti il bisogno. Buon Natale!!!Un NONNO: è nato Gesù, è arrivato Natale un giorno gioioso e molto particolare. Gli uomini si sentono più buoni sprigionando tutto il loro amore.Una NONNA: la gioia di Natale non può mancare se hai tutta la tua famiglia attorno al focolare.Una PARRUCCHIERA: tra una cosa e l’altra arriva sempre Natale ed è allora la festa più bella con la fami-glia, con Tutti voi. Con un po’ di ottimismo sarà un Natale Speciale. Auguri a tutti. Buon Natale!!! I Colpi di testa di Perry…perché tutti i tuoi desideri possano realizzarsi sempre. Lo staff di cristyle augura un Natale pieno di sogni e felicità.Un VENDITORE: un opportunità!Un DENTISTA: un grande augurio di Buon Natale a tutti e di un 2014 pieno di sorrisi…da chi di sorrisi se ne intende.Un FARMACISTA: A Natale si fanno tanti auguri: di pace e serenità, di felicità e buon anno, di ricchezza e tanta salute. A te che vorresti trascorre la tua vita in vacanza auguro una super vincita al superenalotto, ma poi ricordati degli amici!Auguri a te, anche se non lo meriti tanto.A te che credi ancora a Babbo Natale niente doni. Pare che quest’anno anche le renne siano in sciopero. Pec-cato….ma auguri lo stesso!! Il mio augurio a tutti voi per questo Natale è quello di trovare la propria persona-lissima sfumatura di auguri: auguri per ogni persona che ami , auguri per ogni dono che troverai sotto l’albero, auguri per ogni sorriso che ti scalderà il cuore e per ogni cosa che vale davvero!Dott. Luigi SpaggiariUno SPORTIVO: Anche per noi Natale è un momento da condividere con i nostri affetti e abbracciare i pro-pri cari, allargando però gli auguri a tutta la nostra “famiglia” allargata che è composta da tutti i soci della pale-stra che anche quest’anno ci hanno regalato grabdi soddisfazioni sportive e personali, ai quali speriamo essere riusciti ad offrire oltre che ad un servizio professionale un ambiente familiare e carico di energia positiva.Buon Natale

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INTERVISTAAL PRESIDENTE

Non c’era modo migliore per la nostra nuova rubrica, che vi por-terà nel corso delle settimane a conoscere meglio i vari volti degli associati che costituiscono “Bru-suglio in subbuglio”, che avere come primo protagonista proprio il presidente, nonché fondatore dell’associazione stessa, Giacinto, per gli amici CIPE, Carriero.

Eccoci qui dunque, davanti ad una calda cioccolata, in compagnia di Vito nel suo bar CIPE pronti per cominciare subito la nostra chiac-chierata. Quando nasce la vostra associa-zione e quanti, ad oggi, sono gli associati?

La nostra associazione è nata il 24 ottobre di quest’anno per merito di 5 soci fondatori. Ad oggi invece, 12 dicembre 2013, gli associati sono già 50.

Con quale intento è venuta, a te e agli altri 4 fondatori, l’idea di creare “Brusuglio in subbu-glio”?

Abbiamo visto che, durante quest’anno, l’affiatamento tra noi commercianti di via Brusuglio è cresciuto molto, così come la vo-glia coinvolgere i cittadini affore-si. Da qui dunque è partita l’idea di creare questa associazione in modo tale da poter riunire tutti i

nostri intenti e formare una sola voce.

Considerati i numeri di cui ci hai parlato, l’associazione cresce molto rapidamente, quali sono secondo te i fattori che hanno portato a questo successo?

Penso che il fattore determinante, per una così rapida crescita, sia il nostro grande entusiasmo, che vi assicuro non si spegnerà facil-mente. Inoltre visti i buoni risultati delle nostre iniziative incomincio a credere che la gente comune e quindi gli altri commercianti inizi-no ad avere fiducia in noi.

In effetti vi siete concentrati molto sull’organizzare grandi eventi “di piazza”, così come non accadeva da molto tempo, capaci di riunire molta gente; ci

puoi spiegare i motivi di questa scelta e se essa ha portato i frutti sperati?

La piazza era un tempo il luogo dove si concentrava la vita dell’in-tero quartiere, dove la gente poteva incontrarsi per parlare e divertirsi. Ecco noi desideriamo riempire nuovamente le strade e la piazza di Affori con gioia e allegria. Pro-prio per questo cercheremo di fare del nostro meglio per far si che gli afforesi si alzino dai loro divani di casa e spengano le loro televisio-ni, per unirsi a noi nei festeggia-menti e nelle nostre iniziative. Per quanto riguarda i risultati, stiamo notando, e parlo a nome di tutti gli associati, che i cittadini apprezza-no i nostri sforzi e che quindi le nostre aspettative sono state am-piamente ripagate.

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Arriviamo alle note dolenti, quali sono gli ostacoli che la vo-stra associazione si trova a fron-teggiare?

Per ora, non voglio “gufarmela”, di veri e propri ostacoli non ne ab-biamo incontrati. Certamente però lungo qualsiasi cammino si voglia intraprendere degli imprevisti si incontreranno sempre; ecco noi cercheremo di superarli anche con l’aiuto di tutti gli afforesi, perché, come ribadisco da tempo, Affori è di tutti.

Un augurio finale per la vostra associazione?

L’unico augurio che posso dare alla nostra associazione è quello di rimanere ben salda a sani principi e di raccogliere ancora tanto suc-cesso, perché se noi ne avremo, allora vorrà dire che anche Affori ne avrà.

Parliamo ora un po’ più di Gia-cinto come persona e non come presidente di “Brusuglio in subbuglio”. CIPE, inanzitutto perché questo soprannome, che

compare anche nell’insegna del tuo bar?

Questo nomignolo è in onore al mio padrino di battesimo Giacinto Facchetti; sicuramente lui da lassù mi sta dando una grande mano e lo ringrazio ogni giorno di avermi reso interista.

Il tuo bar CIPE nasce in un mo-mento economico molto diffici-le ma nonostante ciò ottiene un gran successo, grazie a cosa se-condo te?

I motivi dell’ottimo risultato del mio bar??? Sono di sicuro la pas-sione, la semplicità, la profes-sionalità, la scelta accurata dei prodotti venduti, il buon rappor-to qualità-prezzo e la tanta tanta allegria. Per il resto però lascio il giudizio ai miei clienti.

Cosa ti spinge a fare questo me-stiere?

La voglia di stare in mezzo alla gente, la soddisfazione e la felicità delle persone che entrano nel mio bar anche solo per un caffè. Cre-

dimi il rapporto che si crea tra un barista e i propri clienti è straordi-nario.

Proprio per questo cosa ti senti di suggerire ai giovani?

Qualcuno una volta disse: “siate folli, siate affamati”. Questo dico a tutti voi giovani di Affori: abbiate voglia di osare; cercate sempre di fare ciò che ritenete giusto senza però offendere voi, la vostra fami-glia e i vostri amici; siate affama-ti della vita, amatela e godetevela fino in fondo, senza bruciarvi per strada; non perdete mai la fede che è l’unica risposta a tutto.

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L’ANGOLO

DEI PROVERBI

“Facia franca, busia prunta gamba lesta”Viso sfrontato, bugia pronta e gambe veloci sono le doti del disonesto.

“Fa ul mestee da MichelaschMangià, bev e andà a spass”Fare il mestiere di MichelaccioMangiare, bere e andare a spasso

“L’è mei vegnè ros prema che smort dopu”Meglio arrossire prima che impallidire dopo

DEL PENSATORE

Quando ero un ragazzetto vivevo con la mia famiglia in zona Maciachini , la mia scuola era in fondo a via Farini in piena zona Isola, non un granchè di posto all’epoca. Frequentavo l’oratorio avevo molti amici di parrocchie e quartieri diversi, avevo anche amici di Affori, parrocchia Santa Giustina. All’epoca, ma in generale per tutti da piccoli, i confini del luogo in cui si vivevo erano assai ristretti, conoscevo la zona della mia scuola e dal lato opposto mi spingevo fino a Der-gano, Affori era decisamente oltre, anzi mi sembrava proprio lontana. Diverse fermate di autobus erano per me un mezzo viaggio , ma lo facevo due volte la settimana con mio fratello maggiore, perché ad Af-fori c’era la piscina Iseo, una struttura che nella mia zona mancava. Cosi presi familiarità col posto, con le vie e con alcuni amici, continuavo a prenderli in giro chiedendo se una volta arrivati in Maciachini con la 70 qualcuno gli chiedesse i documenti, ma Affori in realtà mi piaceva e mi stava entrando un po’ nel cuo-re. C’era Villa Litta col suo parco, c’era viale Affori e la Chiesa, aveva anche la piscina, campi da calcio, il

“L’è mei mort di frecc che lavurà per ciapà cald”E’ meglio morire di freddo che lavorare per scaldarsi

“Ul vin alfà sanc, l’acqua l’è buna per lavas i pee”Il vino fa sangue, l’acqua serve per lavarsi i piedi

“Fides minga del tass e de la dona dal cu bass”Non fidarti del tasso e della donna dal culo basso

cinema e poi la cosa migliore… Affori era “Milano” ma non sembrava di esserci, non era la periferia clas-sica e un po’ deprimente, ma un quartiere quasi fuori porta dove ti sembrava di respirare anche meglio. Un potenziale enorme, assolutamente ignorato nei trent’anni trascorsi. Ora in più c’è un ingresso al par-co Nord, la metropolitana, ma per contro parecchio degrado, nel senso di incuria, ed una buona dose di servizi in meno. Ad Affori ci vivo ormai da parecchi anni, alla fine mi ha conquistato e ci ho preso casa, da Affori sarà difficile che mi sposti perché l’affezio-ne è forte e gli amici tanti. Vissuto da dentro potrebbe sembrare un quartiere che sonnecchia tranquillo, barcamenandosi tra le faccende quotidiane e il quieto vivere, ma appena sollecitato da qualche provocazio-ne viene fuori il carattere! E’ tutto qui il segreto della rinascita di una via con tutti i suoi abitanti, i suoi commercianti ed imprenditori. E’ questo il motivo di dar vita ad un’associazione “Brusuglio in Subbuglio” la cui vitalità sta diventando contagiosa.

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DELLA POESIA

CHE GIOIA NATALE E’ ARRIVATO !!!!

A cavallo di un nuvolone velatoed a dondolo su un cavallo alatoin questo cielo di colore pirotecnico coloratoa te ho pensatoche tanto tempo fa tra un bue ed un asinello sei nato

L’albero è finito, è illuminatoi bambini sull’aia si rincorrono senza nulla aver trovatosul ramo innevato il pettirosso cinguetta infreddolitoalleluia è Natale e nulla è finito.

Una pallina rossa dall’albero spento è cadutaed io l’ho trovata sperduta

all’improvviso il sole offuscatomi ha spaventato e tutto è cambiato.

Guardo te fratello che con il tuo fardello ciò che hai perso cerchi di ritrovareil lavoro ed il pane per sfamare.

Il rumore di una cascata ed una goccia di rugiada a te fanciullo lontano mi fan pensare

che con i tuoi tristi occhioni neri senza parlareun aiuto cerchi di trovare.

Gli uomini infelici ci vogliono rattristarenon sanno cosa fareamore non vogliono daresanno solo le armi adoperare.

E, tu immobile su quella sedia cerchi di direagli altri ciò che pensi senza ferire.Nel vederti si rattrista il mio voltoma, non so povero stoltoche sul prato fiorito multicoloretu hai saputo cogliere l’ultimo fiorequello di Gesù: l’amore.

Un caldo raggio di luceci illumina felice,il sole è tornatosei tu Gesù che sei rinato.

Un sorriso, pace ed aiuto ci hai donato io ti guardo estasiatoe non sono più spaventato.

Il pettirosso riprende a cinguettare,mentre lo scoiattolo sgranocchia una ghianda non sapendo cosa fare,i bambini ricominciano felicemente a saltellarela pallina rossa più sperduta non saràe questo Natale con te risplenderà.

DELLA NONNA

“Pensiamo sempre di fare la cosa giusta nel momento in cui la stiamo facendo, ma è sempre la cosa giusta e qual è la cosa giusta”

“tutti i bambini della scuola di via Fabriano invitano i proprietari di cani ad un maggior rispetto delle aree che delimitano o comunque sono vicine alla stessa scuola, raccogliendo gli escrementi delle proprie bestioline ed evitando, cosi, che possano essere cal-pestati. Se le care bestiole fossero in grado di parlare direbbero, sicuramente, che si vergognano dei propri padroni. Sarebbe un grosso regalo del Natale che durerebbe nel tempo. Grazie.”NONNA CARLA

DI LUNA

Il Santo Natale è una festa molto importante soprat-tutto per i Cristiani.Esso rappresenta infatti il giorno in cui è nato Gesù.Questa festività è bella perché ci dona la possibilità di riunirci insieme a tutti i nostri parenti, ai nostri amici e alle persone che magari capita di incontrare solo a Natale.Io tutti gli anni non vedo l’ora del Natale perché mi rende felice. Mi piace infatti vedere nei viali di Affori le luminarie accese e soprattutto quando tutte le strade si imbiancano per la neve. È questa atmosfera che rende ancor più magico e suggestivo il nostro quartiere.BUON NATALE A TUTTI, LUNA

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