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A-06 Relazione geotecnica
Elaborato A-06.doc Settembre 2009 1° Emissione Ing. Cosimo Convertino Ing. Nicola Mori Ing. Remo Chiarini
Comune di Arezzo Nuove Acque S.p.A. Realizzazione del nuovo depuratore e del collettore fognario di Ponte Buriano.
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INDICE
1. Introduzione ........................................................................................................ 3
2. Inquadramento generale dell’area di intervento ................................................. 5
3. Caratterizzazione geotecnico-stratigrafica del terreno ....................................... 6
1.1 Terreni corrispondenti all’area del nuovo impianto di depurazione. ...................................... 6
1.2 Terreni corrispondenti al tracciato della condotta fognaria .................................................... 8
Comune di Arezzo Nuove Acque S.p.A. Realizzazione del nuovo depuratore e del collettore fognario di Ponte Buriano.
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1. INTRODUZIONE
La presente relazione geotecnica è parte integrante del progetto del nuovo
depuratore di Ponte Buriano e dei relativi collettori fognari, redatto su incarico della
società Nuove Acque S.p.a., gestore unico del Servizio Idrico Integrato per i comuni
dell’A.T.O. n°4 della Toscana (Alto Valdarno).
Il nuovo impianto di depurazione tratterà da subito le acque reflue urbane
provenienti dai collettori misti e neri dei nuclei abitati di Ponte Buriano e C. Fischio
nel comune di Arezzo, ma è dimensionato per ricevere e trattare in futuro gli ulteriori
contributi che verranno addotti anche dalle frazioni di Cincelli e di Meliciano, per un
totale di circa 600 a.e.
Il nuovo collettore fognario, che sarà costituito da condotte in ghisa sferoidale
DN100 mm e DN150 mm nei tratti in pressione e da tubazioni in PVC DE200 mm nei
tratti a gravità, verrà realizzato in destra idrografica del Fiume Arno e si svilupperà
per circa 1050 m lungo la S.P. n.1 Setteponti, in corrispondenza dei centri abitati di
Ponte Buriano e C. Fischio.
Il dimensionamento di tale collettore, al quale verranno allacciate le condotte
fognarie attualmente esistenti, è stato basato sulla scorta delle previsioni di
espansione demografica dei centri abitati di Ponte Buriano, C. Fischio, Meliciano e
Cincelli.
Stante la necessità di scaricare le portate eccedenti la portata massima di
progetto della fognatura, al fine di salvaguardare l’integrità e la funzionalità delle sue
parti costruttive e di non sovraccaricare l’impianto di depurazione con portate che si
potrebbero formare durante piogge intense, ogni allaccio della fognatura mista
esistente alla fognatura di progetto sarà realizzato mediante la costruzione di
pozzetti scaricatori di piena dimensionati per scolmare portate superiori a 6 volte la
portata media nera in tempo secco, in conformità a quanto stabilito dall’art. 16 L.R.
n.20 del 31.05.2006 emanata ai sensi dell’art. 113 del D. Lgs. 152/2006.
A causa della morfologia non pianeggiante del territorio da servire con il nuovo
depuratore, e dato che la quota media del sito in cui è stata prevista la localizzazione
dell’impianto di depurazione sarà maggiore di quella dell’ abitato di Ponte Buriano, il
progetto prevede la realizzazione di due stazioni di sollevamento: la prima solleverà
le acque reflue nere in direzione del secondo impianto di sollevamento e verrà posta
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nelle piazzola di parcheggio nei pressi del ponte romanico; la seconda stazione
invece sarà costruita nella zona sud dell’insediamento di Ponte Buriano, in un’area
adiacente alla S.P. n.01, e solleverà le acque reflue prodotte dai nuclei abitati verso
l’impianto di depurazione per mezzo di una condotta premente in ghisa sferoidale
DN 150 mm posata all’interno della sede stradale della S.P. n.01 Setteponti e per
taluni tratti in banchina.
Il depuratore, che avrà una potenzialità nominale di 600 AE, sarà realizzato in un
area a sud di C. Fischio, parallelamente alla S.P. n.01, a circa 110 m .
In corrispondenza del Km 7+725 della Strada Provinciale Setteponti verrà
realizzato un accesso carrabile a servizio dell’impianto di depurazione che avrà una
larghezza di 30 metri.
La viabilità di accesso all’impianto, con sede stradale larga 6 m, avrà uno
sviluppo di circa 104.00 m e verrà realizzata in rilevato con paramenti inerbiti con
scarpa 2/3. Detta strada, come prescritto dalla Provincia di Arezzo in fase di
progettazione preliminare mediante autorizzazione prot. UT 801/23-02-N/54 del
05.02.2003, per i primi 50 m sarà pavimentata in conglomerato bituminoso, mentre
per i restanti 54 m sarà realizzata in macadam e avrà una pendenza del 3.0% per i
primi 20 m e una pendenza uniforme, salvo i tratti di raccordo verticale, dell’ 8.20%
per i restanti 84 m. L’accesso sarà di norma inibito da una sbarra posta a 20 m dalla
strada provinciale.
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2. INQUADRAMENTO GENERALE DELL ’AREA DI INTERVENTO Il sito nel quale ricade l’impianto di depurazione in progetto (vedi Figura 2-1) è
situato ad ovest rispetto all’abitato di Ponte Buriano e risulta compreso tra la Strada
Provinciale Setteponti ed il fiume Arno. Le condotte fognarie che avranno come
recapito l’impianto suddetto si estenderanno fino all’abitato di Ponte Buriano,
seguendo il tracciato della strada suddetta. Il terreno su cui sorgerà l’impianto risulta
debolmente inclinato verso sud est, qui raccordandosi con la fascia di pertinenza
fluviale destra del fiume Arno e si colloca a quote comprese tra 206 ÷ 213 m s.l.m.
Il versante e le scarpate esistenti sono stabili e non sono stati rilevati indizi
morfologici tali da far supporre fenomeni di instabilità in atto. L’assetto strutturale
della formazione affiorante garantisce sufficientemente la stabilità del sito. Difatti
l’andamento della stratificazione si presenta a traverpoggio e l’inclinazione dei piani
di strato è tale da non costituire linea di possibile scivolamento nella direzione di
massima pendenza NO-SE.
Per la realizzazione degli interventi non sono comunque previste modifiche
sostanziali dell’attuale morfologia del luogo. In particolare, l’area dove è prevista la
realizzazione delle vasche e delle opere accessorie che compongono il
fitodepuratore sarà interessata da interventi di scavo e riporto di modesta entità, con
valori massimi di scavo dell’ordine dei 3.5 m, mentre i riporti in terra non supereranno
il metro di altezza.
Figura 2-1: Inquadramento dell’area d’intervento
N
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3. CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICO -STRATIGRAFICA DEL TERRENO
La caratterizzazione geotecnico-stratigrafica dei relativi terreni di fondazione è
basata sulla Relazione Geologica redatta dalla Dott.ssa Geol. Benedetta Chiodini ed
allegata al presente progetto.
1.1 Terreni corrispondenti all’area del nuovo impia nto di depurazione.
Nella zona sono stati rilevati affioramenti di strati siltosi appartenenti ad una
sequenza di flysch, coperti a valle dai depositi fluviali recenti olocenici e a monte dai
depositi fluviali terrazzati del Pleistocene superiore - Olocene. Il substrato si presenta
in facies prevalentemente siltosa e calcareo marnosa coperta da coltre detritica di
debole spessore. L’andamento strutturale nella zona si ripete con una certa
regolarità e la direzione di immersione dei piani di strato è prevalentemente NE con
inclinazione pari a circa 20°.
Nell’area sulla quale sorgerà l’impianto di fitodepurazione, nel maggio 2007 è
stata condotta una campagna di indagini geognostiche nell’ambito della quale sono
stati eseguiti n° 4 pozzetti esplorativi mediante e scavatore (in figura indicati come
scavi geognostici) e n° 1 sondaggio geognostico a carotaggio continu o. L’ubicazione
di dette indagini è riportata nella Figura 3-1.
Ai fini della caratterizzazione geotecnica dei terreni fondali non è stato prelevato
alcun campione indisturbato mentre si dispone di una prova SPT realizzata alla
profondità di 1.55 m dal piano campagna: NSPT = 12.
Nel corso della campagna di indagini geognostiche i terreni sono risultati asciutti
per tutto lo spessore investigato. Nel periodo immediatamente successivo alla stessa
(04÷16 giugno 2007), attraverso il piezometro installato entro il foro di sondaggio è
stato individuato il livello freatico alla profondità di 3.80 m dal p.c. Ai fini delle
verifiche statiche dei manufatti accessori all’impianto di fitodepurazione (pozzetti e
vasca di rizofiltrazione), si è tuttavia ipotizzato che la falda fosse collocata ad una
quota coincidente con quella che caratterizza la massima piena duecentennale in
Arno, pari 206.04 m s.l.m., ovvero circa 1.00 m al di sotto rispetto alla quota del
piano campagna di progetto (207.00 m s.l.m.).
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Figura 3-1: Sondaggi geognostici eseguiti all’interno dell’area dell’impianto di fitodepurazione.
I sondaggi eseguiti all’interno dell’area del fitodepuratore hanno evidenziato che
il contatto stratigrafico terreno superficiale – substrato litoide, è particolarmente
superficiale ed in particolare si colloca a profondità comprese tra 0.40÷4.20 m.
Il terreno superficiale è prevalentemente costituito da limi sabbiosi a debole
componente argillosa con ciottoli anche abbondanti, parzialmente coperti da terreno
vegetale sabbioso.
Il substrato litoide è invece di tipo calcareo marnoso e risulta alterato nella sua
porzione superficiale.
Indicando con γsup il peso naturale del terreno superficiale e con γbed il peso
naturale del substrato litoide, nella relazione geologica si suggerisce di adottare i
seguenti valori:
γsup= 1.9 t/m3; γbed= 2.2 t/m3.
A favore della sicurezza, nelle verifiche geotecniche e nel calcolo delle azioni
spingenti sulle pareti dei manufatti in c.a. si è ipotizzato che il substrato litoide sia
collocato al di sotto dei manufatti e che lo stesso terreno di fondazione sia costituito
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dai limi sabbiosi costituenti lo strato superficiale. Pertanto, ai fini delle verifiche
suddette, al terreno interagente con i manufatti sono stati associati parametri di
resistenza caratteristici dei terreni più superficiali.
Poiché tali terreni hanno un comportamento prevalentemente granulare, per essi
si è assunto un valore di coesione c’ nullo, mentre il valore da associare all’angolo di
attrito φ’ è stato determinato a partire dai risultati della prova SPT. Considerato che la
profondità a cui la prova è stata eseguita è pari 1.55 m, che γsup=1.9 t/m3 e che al
momento di esecuzione del sondaggio la falda è stata rinvenuta a partire dalla
profondità di 3.80 m dal piano campagna, si assume che per l’orizzonte stratigrafico
esaminato lo stato tensionale in sito sia caratterizzato da una pressione effettiva
litostatica: σ’v0 = γsup z = 1.9 x 1.55 = 2.945 t/m2.
In base al tipo di terreno in esame ed al relativo stato tensionale, le formule che
meglio approssimano la situazione in cui si sta operando sono la formula (1) di Peck-
Hanson & Tornburn, valida per le sabbie in genere, a livelli tensionali inferiori a
8÷10 t/m2, e la formula (2) di Meyerhof, valida per le sabbie in genere contenenti una
percentuale di limo superiore al 5%, a livelli tensionali inferiori a 5÷8 t/m2:
1) SPTN28.02.27 +=φ = 30.6°;
2) 2SPTSPT N006.0N57.07.23 −+=φ =29.7°.
A favore di sicurezza, al fine di tenere in conto le incertezze insite
nell’applicazione di formule di natura empirica, si è assunto φ’ = 28°.
Al fine di determinare le sollecitazioni ed i cedimenti subiti dai manufatti, si è
ipotizzato che il terreno di fondazione fosse assimilabile ad un suolo elastico “alla
Winkler”.
In relazione a quanto riportato in letteratura per litotipi analoghi a quello in
esame, si è assunta una costante elastica kw = 2.4 kg/cm3.
1.2 Terreni corrispondenti al tracciato della condo tta fognaria Diversamente da quanto visto in precedenza, causa la minore importanza dei
manufatti, nella zona esterna all’impianto di depurazione, lungo la S.P. Setteponti,
non è stato effettuato alcun sondaggio. Pertanto le uniche informazioni di natura
geologico-geotecnica disponibili per tali terreni sono state desunte dalla banca dati
territoriali della Provincia di Arezzo (Figura 3-2).
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Figura 3-2: Ubicazione planimetrica dei pozzi di stratigrafia nota [banca dati territoriali Provincia di Arezzo].
In particolare, come si vede dalla figura suddetta, si dispone in questo caso di
quattro pozzi di stratigrafia nota, a partire dai quali i terreni rinvenuti nella porzione di
terreno più superficiale sono così schematizzabili:
- PZO 0041533: Argilliti (dal p.c. fino alla profondità di 30 m);
- PZO 0048333: Limi Sabbioso Argillosi (dal p.c. fino alla profondità di 3.0 m, a cui
fa seguito il substrato litoide costituito da un’alternanza di marne e siltiti);
- PZO 0037750: Argilla Limosa (dal p.c. fino alla profondità di 8.0 m, a cui fa seguito
il substrato litoide costituito da un’alternanza di arenarie e marne);
- PZO 0038653: Argilla Sabbioso limosa (dal p.c. fino alla profondità di 6.0 m, a cui
fa seguito il substrato litoide costituito da un’alternanza di arenarie, marne e siltiti).
In mancanza di ulteriori informazioni a riguardo, è apparso ragionevole assumere
per tali terreni gli stessi parametri geotecnici già impiegati nella zona circostante
l’impianto di trattamento delle acque reflue, diminuendo in via cautelativa l’angolo di
attrito: c’ = 0 kPa, φ’ = 25°. Difatti, i terreni adiacenti al pozzo PZO 0037750 sono
costituiti da “Argille Limose”, con valori di coesione generalmente non nulli, ma angoli
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di attrito più bassi rispetto a quelli che generalmente caratterizzano i terreni
classificabili come sabbie limose.
Tale assunzione risulta sicuramente a favore della sicurezza nel caso dei terreni
ricadenti in prossimità del PZO 0041533, dove il substrato litoide è presente a partire
dalla quota del piano campagna.
Nel caso dei terreni circostanti rispetto al pozzo PZO 0048333 la situazione
appare molto simile a quella che si presenta nell’area interessata dal nuovo impianto,
dove erano stati assunti c’ = 0 kPa, φ’ = 28°.
Il pozzo PZO 0038653 risulta invece collocato ad una distanza troppo grande
rispetto al tracciato della condotta e per tale motivo le informazioni ad esso inerenti si
ritengono poco significative ai fini delle verifiche.
Per quanto riguarda la costante di Winkler, si è ritenuto ragionevole assumere
anche nel caso dei manufatti ricadenti lungo la condotta fognaria il valore kw =
2.4 kg/cm3.
Per ciò che concerne la profondità della falda, anche in questo caso si è preso a
riferimento l’evento di massima piena duecentennale che può verificarsi in Arno.
Poiché le verifiche dei manufatti sono state condotte prendendo sempre a riferimento
le condizioni geometriche e di carico più gravose, il livello di massima piena
duecentennale, 206.04 m s.l.m., è stato messo a confronto con il punto più depresso
individuabile lungo il tracciato della condotta fognaria, che è risultato essere
205.21 m s.l.m.
Ai fini delle verifiche di tutti i manufatti, si ipotizza che la falda risulti superficiale.
Il Progettista Ing. Remo Chiarini