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Il ruolo dell’infermiere nella gestione del paziente con dolore cronico.Competenze e responsabilita’ Infermiera territoriale Paola Borlengo

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Il ruolo dell’infermiere nella

gestione del paziente con dolore

cronico.Competenze e

responsabilita’

Infermiera territoriale Paola Borlengo

Obiettivi

• Fornire un’assistenza adeguata al pz con dolore cronico

• Dare alla persona con dolore cronico la possibilita’ di riguadagnare una vita piena, attiva,produttiva e qualitativamente soddisfacente

• Informare e supportare il paziente nell’autogestione (self management) del dolore cronico non oncologico

La Responsabilità Infermieristica

• Profilo dell’infermiere

• Codice deontologico

• Linee guida canadesi

• Raccomandazione civica sul dolore cronico

non oncologico

Competenza dell’infermiere

• Presa in carico congiunta (preferenziale)

• Pianificare correttamente

• Utilizzare linguaggio e strumenti comuni (es scale)

• Conoscere i farmaci prescritti (oppiodi)

• Conoscere e gestire i sintomi avversi (prescrizione terapia al bisogno).

• Registrare/Comunicare le informazioni

• Richiedere l’intervento medico per adeguamento del piano di cura sostenuto da motivazioni

• Educare e coinvolgere gli utenti e i caregiver

L’ASSISTENZA E’ UNA COMPETENZA/RESPONSABILITA’ CONDIVISA:

I CODICI DEONTOLOGICI

Competenza medica

• Prescrizione terapeutica

• Farmaco,dose,frequenza,

via di somministrazione

• Adeguamento del setting

di cura

• Gestione dei sintomi

avversi

• Articolo 7

L’infermiere orienta la sua azione al bene dell'assistito, di cui attiva le risorse sostenendolo nel raggiungimento della maggiore autonomia possibile anche quando vi sia disabilità, svantaggio, fragilità.

•Articolo 34

L’infermiere si attiva per prevenire

e contrastare il dolore e alleviare la

sofferenza. Si adopera affinchè

l’assistito riceva tutti i trattamenti

necessari.

..

Competenza utenti caregiver

“…Educare e coinvolgere gli utenti e i caregiver…”

•Sintomi avversi

•Raccogliere e descrivere adeguatamente i

sintomi

•Illustrare la scala di rilevazione del dolore

utilizzata

•Accertarsi della comprensione

•Operatori e numeri di riferimento

•Terapia di supporto/al bisogno

Sicurezza : conoscenze e formazione continua

Approccio collaborativo = maggior aderenza terapeutica

Il maggior problema della

comunicazione e’ l’illusione che

sia avvenuta

George Bernard Shaw

Continuita’ assistenziale

ospedale territorio

Continuità assistenziale…

Operatore presente

Segnalazione di dimissione: prima della dimissione

Scheda di dimissione: data al paziente

Assicurare la continuità delle cure e determinare il percorso terapeutico…

Ma come?

Programmazione visite

Fornitura materiale

Punti di forza della continuità assistenziale

• I’utente e i care giver non rimangono soli, ma hanno dei punti riferimento

• maggiore coinvolgimento dei MMG

• l’utente ha un percorso assistenziale specifico ed è facilitato nelle forniture

• l’inserimento in cure domiciliari facilita i percorsi

• permette di valutare la rete familiare e la compliance dell’utente

l’utente non ha interruzione terapeutica:

es. PRESCRIZIONE DEGLI OPPIACEI

Cure domiciliari: requisiti essenziali

•Autorizzazione del

paziente

•Attivazione da parte di

mmg

•Supporto familiare

•Lavoro di equipe

•Educazione

Conoscenza e prevenzione dei

sintomi avversi

Formazione adeguata del personale

infermieristico e medico

Collaborazione / lavoro in equipe

Informazione e coinvolgimento del

paziente/care giver nel piano di

cura

Adeguamento al setting di cura

Uso di oppiacei e principali sintomi avversi

I sintomi avversi “possono” presentarsi…

NauseaVomitoStitichezzaSonnolenzaVertiginiPrurito

I più comuni sono:

Valutare quanti di questi sintomi sono presenti prima di cominciare la

terapia

CRITICITA’ …Presenza di sintomi avversi

Paura e non conoscenza da parte del

paziente della terapia con oppiacei

Non adeguata formazione

Difficoltà di comunicazione tra paziente e

sanitari in tempi brevi

…A DOMICILIO

• Pianificazione assistenziale: infermiere

• Prescrizione piano terapeutico: medico

• Esecuzione: paziente/care giver

• Tempi di azione dilatati

• Fattori ambientali

• Educazione alla terapia e valutazione del dolore e dei sintomi avversi

Anticipare e monitorare, negli individui che

assumono oppioidi, gli effetti avversi comuni

quali nausea e vomito, costipazione e sonnolenza

ed istituire un trattamento profilattico adatto.Grado di Raccomandazione = A

Informare i pazienti sul fatto che gli effetti

avversi degli oppioidi possono essere controllati.Grado di Raccomandazione = C

Linee Guida RNAO

( Registered Nurses’ Association of Ontario) 2007

Nausea/vomito

Valutare tutte le persone che assumono oppioidi per la

presenza di nausea e/o vomito. Accertarsi che, a

queste persone, venga prescritto un antiemetico da

usare “al bisogno” o in modo regolare per i primi

giorni di somministrazione.

Grado di Raccomandazione = C

Linee Guida RNAO

( Registered Nurses’ Association of Ontario) 2007

stipsi

Istituire le misure profilattiche per il trattamento della stipsi, se

non controindicate, e controllare costantemente questo

effetto avverso.

I lassativi dovrebbero essere prescritti ed aumentati, se

necessario fino a realizzare l'effetto voluto, come misura

preventiva per i pazienti che assumono abitualmente oppioidi.

Consigliare una dieta alimentare che migliori la peristalsi

intestinale (aumento di liquidi, frutta, verdura, ecc)

Grado di Raccomandazione = C

Linee Guida RNAO

( Registered Nurses’ Association of Ontario) 2007

Sonnolenza

Avvertire la persona e

la famiglia che la sonnolenza è un sintomo comune

quando si iniziano gli oppioidi

e con i successivi aumenti di dosaggio.

Informare il medico delle eventuali allucinazioni o

confusione o sonnolenza che continuano oltre le 72

ore.

Grado di Raccomandazione = C

Linee Guida RNAO

( Registered Nurses’ Association of Ontario) 2007

Istituire specifiche strategie per specifici tipi di dolore a

meno che non vi siano controindicazioni, o fare riferimento

al clinico appropriato. Gli esempi di tali strategie includono:

�a. caldo e freddo superficiale;

�b. massaggio;

�c. rilassamento;

�d. linguaggio figurato;

�e. pressione/vibrazione;

�f. musica.

Grado di Raccomandazione = A

Linee Guida RNAO

( Registered Nurses’ Association of Ontario) 2007