Proposte di istituzione di nuovi Monumenti Naturali

Agenzia Regionale per i Parchi - ARP

Area sorgiva del Monticchio – proposta di istituzione di Monumento Naturale

Procedimento Amministrativo

L’istituzione di Monumenti Naturali è normata dalla Legge Regionale 6 ottobre 1997 n. 29 e

ss.mm.ii.: “Norme in materia di aree naturali protette regionali”, che costituisce la legge quadro

regionale in materia di conservazione del patrimonio naturale.

In particolare l’articolo 6 comma 2 della sopra citata L.R. 29/97 individua i geositi tra i criteri di

reperimento dei Monumenti Naturali, mentre l’articolo7 comma 2 indica per l’individuazione di

Aree Protette le indicazioni e le proposte deliberate dagli enti locali (lettera d) e gli studi effettuati

dall'Agenzia Regionale per i Parchi (lettera f)

L’area sorgiva del Monticchio risponde ad entrambi i criteri sopra citati, essendo in essa presenti

due geositi, presenti nella Banca Dati dei Geositi del Lazio ARP: geosito n. 719 “Sorgenti sulfuree

presso Monticchio” e geosito n. 722 “Alto strutturale della torre di Monticchio”. Essa è inoltre stata

oggetto specifiche campagne di rilevamento effettuate dai geologi dell’Agenzia Regionale Parchi,

che ne hanno elencato i molteplici aspetti di pregio geologici, botanici e faunistici.”. Il luogo è

facilmente accessibile e presenta anche aspetti di interesse storico-archeologico come i resti della

“macchina dell’acqua”: un sistema idraulico che permetteva il rifornimento idrico dell’abitato di

Sermoneta.

Con Deliberazione del Consiglio Comunale di Sermoneta 8 settembre 2014 n. 22 “Proposta di

istituzione monumento naturale Area sorgiva del Monticchio” è stata sancita la volontà della

cittadinanza di vedere tutelata la storica area del Monticchio

La proposta di istituzione è stata presentata dalla sezione di Latina dell’associazione Italia Nostra,

che ha prodotto uno studio scientifico sull’area sostenendo costantemente l’azione amministrativa

del Comune di Sermoneta, in stretto contatto con l’Agenzia Regionale per i Parchi.

In accordo con il Comune il perimetro proposto è attestato per quanto possibile su limiti di

particelle catastali e su limiti certi (strade, recinzioni), al fine di agevolare la tabellazione e renderlo

più facilmente riconoscibile.

Inquadramento territoriale

L’area si trova in Provincia di Latina, comune di Sermoneta.

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Elementi di interesse naturale

L’area proposta per l’istituzione del Monumento Naturale ospita un sistema di sorgenti puntuali e

lineari della portata complessiva compresa tra 1300 e 1500 l/sec, che originariamente bordavano il

colle calcareo di Monticchio. Il rilievo è isolato rispetto alla struttura lepina, bordato da materiali

colluviali che lo tamponano lateralmente, determinando l'affioramento della falda di base. La

circolazione risente anche degli apporti mineralizzati più profondi; questi danno così origine a

miscelazione differenziata delle acque con sorgenti a diverso chimismo. Il Monticchio è stato

utilizzato come cava e i suoi materiali hanno consentito la realizazione delle opere in pietra della

bonifica idaulica oltrechè pontina della costruzione di Littoria e dei borghi ad essa circostanti. Oggi

residuano solo lembi marginali isolati e il tronco di cono su cui sorge una torre medievale. Di

estremo interesse il processo di rinaturalizazione che si è avviato sulla scorta dell’abbondante

presenza d'acqua con la creazione di ambienti umidi diversificati e di notevole pregio. Possibile

anche la presenza di sinkhole (laghetto dell'Acqua Turchina, da verificare).

la vegetazione del Monticchio può essere schematizzata in base agli ambienti edafici principali che

si incontrano all’interno del sito ed all’uso del suolo.

- L’area residuale della cava è fortemente caratterizzata dalla matrice calcarea del sito, con

presenza di residui estrattivi ed acqua stagnante. La vegetazione è rappresentata da Giunchi

e Carex, nelle zone parzialmente ricoperte dall’acqua, a cui si aggiunge l’Equiseto la dove

quest’ultima permane più a lungo. Altre graminacee tra le quali Agropiro, vanno a

completare l’elenco. Per quanto riguarda le specie arbustive ed arboree, predominano gli

Olmi ed i Salici.

- Sulle forme residue del rilievo collinare la vegetazione va a costituire una formazione a

bosco fitto con prevalenza di Leccio, ed altre querce caducifolie. Non mancano esemplari di

Frassino, Olmo, ma soprattutto Alberi di Giuda, che in primavera si distinguono per le

chiome colorate e ricche di infiorescenze.

- Le sponde presentano una vegetazione costituita da fasce arboree fitte ed intricate,

all‟interno delle quali si distinguono Pioppi di varie specie, Salici e Ontani (più in

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prossimità del Fosso della Regina), frammisti a liane, rovi e felci, formando un ambiente

umido e fresco dal ricco sottobosco con Viburno e Clematidi.

- L‟insieme vegetazionale legato alle superfici degli specchi d‟acqua, costituisce l‟aspetto

paesaggisticamente più interessante. Le specie si susseguono seguendo un ordine che va da

quelle completamente immerse quali Canne palustri, Carici, Giunchi, per poi proseguire con

Salici, Ontani, Pioppi, Olmi, che si chiudono a formare un anello compatto intorno allo

specchio d‟acqua, su cui si protendono le chiome.

- La parte volta a sud, sud-est è costituita da prati irrigui coltivati. Ai margine possiamo

trovare ancora alcuni esemplari di Roverella ed altre Querce, filari di Robinia; nella parte

più ad ovest sono presenti alcuni muretti a secco discretamente conservati, sovrastati da

Carpini a portamento arbustivo, Prunus ed anche Biancospino, a testimonianza della

sistemazione collinare che un tempo era presente.

Per quanto riguarda la fauna, nel comprensorio di Monticchio sono state rilevate complessivamente

18 specie di mammiferi selvatici. Tra le principali: Mustiolo (Suncus etruscus), Crocidura a ventre

bianco (Crocidura leucodon), Crocidura minore (Crocidura suaveolens), Moscardino (Muscardinus

avellanarius), Arvicola di Sani (Microtus savii), Topo selvatico (Apodemus sylvaticus), Topolino

domestico (Mus domesticus), Tasso (Meles meles), Donnola , Puzzola (Mustela putorius), Faina

(Martes foina). Tra le specie presenti, merita di essere sottolineata la presenza della puzzola, specie

ormai rara non solo nella provincia di Latina ma in tutto il territorio nazionale. Discorso a parte

deve essere rivolto all‟ Ordine dei chirotteri a cui sarà necessario rivolgere una ricerca più

specifica, per ora si può affermare che sono sicuramente presenti specie del genere: Rinolophus,

Myotis, Pipistrellus e Tadarida.

La prima stesura dell' "avifauna del comprensorio di Monticchio ", comprende 104 specie (di cui 46

non Passeriformes) , appartenenti a 16 Ordini e 62 Famiglie; che costituiscono il 31% delle specie

osservate nella Provincia di Latina, il 26% di quelle nella Regione Lazio, ed il 20% di quelle

riscontrate in Italia. Le specie certamente nidificanti sono 35, altre 16 sono nidificanti possibili o

probabili, quelle solo migratrici (regolari e/o irregolari) sono 52, le migratrici-svernanti più o meno

regolarmente sono 44. Il comprensorio ospita almeno 3 specie (Assiolo, Picchio verde, Averla

capirossa) inserite tra le Specie Europee d' Interesse Conservazionistico le cui popolazioni sono

concentrate in Europa ( più del 50% della popolazione globale), ed hanno uno status di

conservazione sfavorevole. Sono 14 le specie considerate in pericolo di estinzione, vulnerabili, rare,

in base alla Direttiva "Uccelli" 79/409/CEE. 80 sono le specie elencate il cui habitat di riproduzione

e/o di migrazione necessita di misure di conservazione in base alla Convenzione di Berna; 44 quelle

elencate tra le specie che necessitano della cooperazione internazionale per la loro conservazione e

gestione, in base alla Convenzione di Bonn.

Sono presenti infine 6 specie di anfibi e almeno 7 specie di rettili.

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Sermoneta vista dalla piana

Lago dell’Acqua Turchina

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La Torre

Il piazzale di cava

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Fiume Cavata