2014 - gennaio 2015 e felice 2015 buon natale · don franco natale in tempo di crisi ... auguri...

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Giornale Parrocchiale della comunità S. Stefano - Bedizzole Buon Natale e Felice 2015 Periodico Dicembre 2014 - Gennaio 2015

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vita nostraGiornale Parrocchialedella comunità S. Stefano - Bedizzole

Buon Natalee Felice 2015

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Editore e Redattore: Don Franco DaganiDirettore Responsabile: Don Adriano BianchiIn redazione: Don Franco DaganiDon Battista Poli - Don Vincenzo AriciRaffaella Berardi - Giovanni De MarcoCarlo Bresciani - Vittorio BoniottiRealizzazione:TIPOLITOGRAFIA BERARDI Bedizzole

Ogni Martedi ore 8.30:S. Messa e riflessione in parrocchia

Ogni Domenica ore 18:Vespro - Breve catechesi - S. Messa

Ogni Lunedi 20.30: Lectio Divina in oratorio

IN AVVENTO E QUARESIMA:Centri di Ascolto nelle ContradeIncontro per genitori dei bambini I.C.R.F.

PARROCCHIA Don Franco Dagani030 674112 - cell. 339 6924826

ORATORIO Don Vincenzo Arici030 674842 - cell. 328 2866104

SANTUARIO di MASCIAGA Don Battista Poli 030 6870706 - cell. 320 1139663

ISTITUTO MISSIONARI DELLA CONSOLATA 030674041ISTITUTO SUORE CANOSSIANE 030 674000COMUNITÀ BACHITA INFERMERIA 030 6871419SCUOLA DELL’ INFANZIA S. FAMIGLIA 030 674025SCUOLA STATALE 030 674568SCUOLA DELL’ INFANZIA A. VOLPI 030 674375PARROCCHIA S. VITO 030 674524CASA DI SOGGIORNO PER ANZIANI 030 674213PALAZZO MUNICIPALE 030 6872711CARABINIERI 030 674222POLIZIA LOCALE 030 6872925

FESTIVIin Parrocchia:Messa festiva della Vigilia Sabato ore 18,30DOMENICA ore 8 - 10 - 11,15ore 18,15 Vespro e S. Messanelle contrade:ore 7,30 Suore Canossianeore 8,30 Frazioniore 9,00 Casa di Riposoore 9,30 Pontenoveore 16,30 Santuario di Masciaga

FERIALIin Parrocchia:ore 8.30 - 18 Rosario e S. Messanelle contrade:ore 7,00 Suore Canossianeore 9,00 Santuario di Masciagaore16,00 Casa di Riposo

CONFESSIONI Prima e dopo ogni celebrazioneSabato ore 17 - 19 Le celebrazioni dei Battesimi sono fissate solo la prima domenica di ogni mese.

orario S. Messe

Radio: 94,00 Mhz collegata con E.C.Z.Sito: www.parrocchiadibedizzole.it

Costo E 3,00 a copia.

In copertina: GIOTTO - Natività, 1303-1305, Cappella degli Scrovegni - Padova

catechesi per adulti

indirizzi utili

conosci e segui la Vitadella tua Parrocchia

e-mail: [email protected]

redazione

sommarioLa Parola del Parroco 3

Dove và la famiglia a Bedizzole?

Calendario incontri Battesimi

Corso Fidanzati

Ministri straordinari Eucarestia

Vita dellaParrocchia

Vitadell’Oratorio

Vitadella Comunità

Cammino Adolescenti

Cammino Giovani

Accendiamo un fuoco sulla Terra

L’Oratorio del Futuro

Radio ECZ Bedizzole

Lettera del Vescovo ai giovani

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Scuola Maddalena di Canossa

Nuovo servizio alla Materna A. Volpi

Scuola Materna Sacra Famiglia

Bedizzole territorio presidiato ...

Il Matrimonio una vocazione

Un ricordo della nostra Rita

COSP a Bedizzole

Casa di Soggiorno per Anzianiprogramma di Natale

SPORT a Bedizzole

Associazione Terza Età

Locanda Tre Corone rinnovata

Vieni ti racconto...La grande guerra”

Calendario iniziative Parrocchiali

Viaggio in Armenia

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Anagrafe Parrocchiale 30

Natale è ...

Auguri scomodi

Auguri dai Missionari della Consolata

Biblia Pauperum

Anno della Vita Consacrata

Nel bidone buttiamo cibo...

Vita dellaChiesa

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Grazie per la Generosità 30

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La Parola del Parroco

vita nostra

Carissimi,

Sicuramente l’attuale crisi econo-mica può aiutarci a recuperare il vero significato del Natale e a viverlo nella sua vera dimensione che è quella religiosa. Ultimamente non ne potevamo più di Natali ridotti solo a banchetti e cenoni, a regali, a panettoni, a vacanze invernali a mercatini, a luminarie, ad alberi di Natale. Per molti il Natale era solo un grande affare economico, un’occasione per fare guadagni, un appuntamento per rilanciare l’economia, un’abbuffata…La crisi ha ridimensionato un po’ tutto: è giusta la festa, servono le luminarie, è bello ritrovarsi in famiglia, il banchetto ha un suo significato … ma occorre equilibrio, non bisogna esagerare, dobbiamo tornare all’essenziale e l’essenziale è metterci davanti ad un bambino deposto in una mangiatoia, Natale è credere che quel bambino è il Figlio di Dio che ha accettato di vestire i panni dell’uomo. Ogni Natale ci mette davanti a Dio che ha voluto entrare nella storia degli uomini, ha voluto provare la povertà e i limiti dell’uomo, le sue debolezze, le sue contraddizioni, le sue paure, le sue aspirazioni. L’unica cosa che il figlio di Dio non

ha provato è stata l’esperienza del peccato, del male. Il Natale ci mette davanti ad un Dio che ha tracciato la strada all’uomo; l’uomo la deve solo seguire per uscire da tutte le sue contraddizioni e superare la difficoltà nelle quali si trova. La speranza, il futuro, la via d’uscita per l’uomo è il Bambino di Betlemme: ecco perchè Natale rimane punto di riferimento del-l’umanità.A Betlemme l’uomo e Dio si sono incontrati di nuovo, hanno fatto pace e hanno tracciato una nuova strada per l’umanità. A Betlemme si è ricominciato a parlare di pace, a recuperare quei valori che sono essenziali all’uomo, senza i quali la vita è molto povera e priva di significato.A Betlemme Dio e l’uomo hanno ricominciato a guardarsi in faccia, a parlarsi e a porre le basi di un cammino nuovo. La crisi deve farci vivere il Natale per quello che è, libero da condizionamenti, da fronzoli, da consumismo, da mercato, da tutto quello che lo ha dissacrato, snaturato.Il Natale che auguro alla mia comunità è quello religioso,

familiare, semplice, autentico, es-senziale.Auguro un Natale che lasci il segno, che ci faccia capire che se scartiamo Dio non abbiamo futuro, si spegne la speranza, viene meno la luce, andiamo in fallimento a tutti i livelli.Buon Natale, la presenza del bambino di Betlemme ci aiuti a risollevarci, a guardare avanti a tenerci sù.Con Dio, nessuna crisi può buttarci giù.

Don Franco

Natale in tempo di Crisi

Perugino - Natività

Grotta della Natività

Vita della Chiesa

4 vita nostra

La salvezza che Dio ci offre è opera della sua misericordia. Non esiste azione umana, per buona che possa essere, che ci faccia meritare un dono così grande. Dio, per pura grazia, ci attrae per unirci a Sé.[79] Egli invia il suo Spirito nei nostri cuori per farci suoi figli, per trasformar-ci e per renderci capaci di rispondere con la nostra vita al suo amore. La Chiesa è inviata da Gesù Cristo come sacramento della salvezza offerta da Dio. Essa, mediante la sua azione evangelizzatrice, collabora come strumento della grazia divina che opera incessantemente al di là di ogni possibile supervisione. Lo esprimeva bene Benedetto XVI aprendo le riflessioni del Sinodo: « È importante sempre sapere che la prima parola, l’iniziativa vera, l’attività vera viene da Dio e solo inserendoci in questa iniziativa divina, solo implorando questa iniziativa divina, possiamo anche noi divenire – con Lui e in Lui – evangelizzatori ».Il principio del primato della grazia dev’essere un faro che illumina costantemente le nostre riflessioni sull’evangelizzazione.

Evangelii Gaudium n.112

Natale è ...

Auguri scomodi ...di mons. Tonino Bello

Carissimi, non obbedirei al mio dovere di vescovo se vi dicessi “Buon Natale” senza darvi disturbo. Io, invece, vi voglio infastidire. Non sopporto infatti l’idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario. Mi lusinga addirittura l’ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati.Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli!Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio. Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio.Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla dove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finchè la vostra coscienza ipocrita accetterà che il bidone della spazzatura, l’inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.

Giuseppe, che nell’affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi

corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.

Gli angeli che annunciano la pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfratta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano popoli allo sterminio della fame.

I Poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità e la città dorme nell’indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere “una gran luce” dovete partire dagli ultimi.Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili. Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno bella figura, ma non scaldano. Che i ritardi dell’edilizia popolare sono atti di sacrilegio, se provocati da speculazioni corporative.I pastori che vegliano nella notte, “facendo la guardia al gregge”, e scrutano l’aurora, vi diano il senso della storia, l’ebbrezza delle attese, il gaudio dell’abbandono in Dio. E vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri che è poi l’unico modo per morire ricchi.Buon Natale! Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza.

5 vita nostra

Vita della Parrocchia

Il 12 Giugno 2014 Papa Francesco ha promulgato il Decreto per la Beatificazione di Suor Irene Stefani, dopo che era stato riconosciuto un miracolo attribuito al suo intervento.Si tratta della moltiplicazione dell’acqua del fonte battesinale della chiesa parrocchiale di Nipepe, nella Diocesi di Lichinga in Mozambico.Ecco cosa avvenne. All’alba del 10 gennaio 1989, durante la Messa, si udirono spari con i quali iniziava la Guerra civile, e la popolazione, raccolta in chiesa rimase sotto assedio. Oltre alle persone già presenti, ai catechisti e agli animatori della diocesi con le loro famiglie, là radunati per un corso di formazione, altre persone si rifugiarono nella chiesa per salvarsi e vi rimasero come sequestrate per più di tre giorni: in tutto erano circa 300 persone. Un ruolo importante lo ebbe P. Giuseppe Frizzi, IMC che visse con trepidazione e fede tutta la vicenda con la preoccupazione che fosse messa a repentaglio la vita dei presenti. Conoscendo la fama di santità di SUOR IRENE, Padre Frizzi invitò tutti a ricorrere alla sua intercessione. La pregarono senza sosta durante tutta la prigionia. Tutti ebbero salva la vita.Gennaio è il me-se più caldo, e durante la perma-nenza nella chiesadi Nipepe, le per-sone non ebbero altro modo per

La Chiesa di Brescia ha vissuto recentemente un’evento di grazia e di gioia nella Beatificazione di Papa Paolo VI lo scorso 19 Ottobre 2014. Nel prossimo anno, un’altra figlia della Chiesa di Brescia sarà beatificata SUOR IRENE STEFANI, missionaria della Consolata di Anfo sul lago d’Idro (Anfo 1891-Nyeri 1930). Il rito della Beatificazione sara’ celebrato a Nyeri (Kenya) il 23 Maggio 2015 e sarà la prima volta che si farà una beatificazione in quel paese. E’ bello pensare che tra i primi missionari che hanno portato la fede cattolica in Kenya ci sia stata questa giovane suora bresciana che gli Africani del Kenya chiamavano nella lingua kikuyu “Nyaatha” cioè “Madre misericordiosa” e che ora viene proclamata Beata davanti a tutta la Chiesa. Dopo la sua Beatificazione in Kenya, ci saranno delle celebrazioni nella Diocesi di Brescia delle quali sarete informati. La rivista “Andare alle Genti” delle Missionarie della Consolata e la nostra rivista “Missioni Consolata” hanno dedicato il calendario 2015 a Suor Irene, così che potremo essere ispirati dal suo esempio di santità durante tutto il 2015. A tutti auguriamo Buon Natale e Felice Anno Nuovo con queste parole di Suor Irene: “Signore, se avessi mille vite, le spenderei tutte per te” e ancora: “Quando si ama veramente non si prova fatica e tutto diventa possibile”.

Padri Pino Galeone, Mario Barbero, Giuseppe Garniga, Carlo

Laguzzi, Mario Teodori.

MISSIONARI DELLA CONSOLATA

abbeverarsi, rinfrescarsi e a volteanche lavarsi - soprattutto i bambini - se non ricorrendo all’acqua del piccolo fonte battesimale che non venne mai meno. “Sembrava un albero che produceva dell’acqua” disse uno dei testimoni durante l’inchiesta diocesana a Lichinga. La sera del primo giorno di assedio nacque anche una bambina, che fu chiamata Irene, e i genitori testimoniarono che fu lavata con l’acqua del fonte battesimale.La documentazione di questo miracolo fu raccolta attraverso un processo ecclesiastico avviato nella diocesi di Lichinga che interrogò numerosi testimoni di quell’evento. Al termine di tutto l’iter processuale presso il Dicastero vaticano delle Cause dei Santi ritenne che non vi è nessuna spiegazione naturale e plausibile a questo fenomeno, tanto più che non ci fu razionamento nell’uso dell’acqua, anzi ci fu dispersion di acqua che cadde ovunque sul pavmento attorno al fonte. Si ritenne quindi che fosse avvenuto qualcosa di straordinario o so-prannaturale.

dai PADRI DELLA CONSOLATAAuguri

SUOR IRENE:IL MIRACOLO DELL’ACQUA

Vita della Chiesa

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BIBLIA PAUPERUMcatechesi con l’arte

di DonArVi

Un antico proverbio vorrebbe farci credere che “passato lo giorno, gabbato lo santo”…e così, nei lettori del giornale parrocchiale, era forse inconsciamente nata la convinzione che, tramontato l’Anno della Fede, anche i ripetuti crimini perpetrati dallo scrivente contro l’alfabeto potessero considerarsi un caso chiuso. Qualora vi foste avventurati fin qui nella lettura, vi sarete accorti che non è così. Essendo la nostra chiesa ancora ricca di opere da indagare e in attesa di riunire il materiale necessario per una nuova “rubrica”, mi accingo, di buon grado, a sparare le ultime cartucce…con la speranza di colpire nel segno!

L’IMMACOLATAE proprio di “segno” si tratta l’opera che vogliamo prendere in considerazione all’inizio di questo nuovo anno liturgico.

“Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle”. Il testo è tratto dal capitolo 12 del libro dell’Apocalisse; l’opera è quella che campeggia sul primo altare di destra per chi entra dal

portone centrale: l’Immacolata. La tela realizzata dal valente artista veronese Antonio Balestra (1666-1740) giunge a Bedizzole nel 1734, e prende posto nella nuova grandiosa chiesa che, proprio in quell’anno, era stata completata con la volta.

La confraternita della Concezione aveva commissionato la pala lasciando ovvia libertà al pittore di esprimere la propria abilità; tuttavia non avrebbe certamente tollerato un lavoro mediocre, o per lo meno, non in grado di esprimere con immediatezza la verità cristiana in questione. Il risultato fu invece soddisfacente e la bellezza di quest’opera è capace ancora di catturare lo sguardo di chi, con devozione, vi alza gli occhi.

Il Balestra ha lavorato con serenità, sapendo di non poter sbagliare; il soggetto è infatti definito con abbondanza di particolari dalla Scrittura: la figura di Maria, avvolta dalla luce (“vestita di sole”) giganteggia all’interno della tela. Il suo capo è circondato dalle 12 stelle, simbolo delle dodici tribù del popolo d’Israele, dei dodici

apostoli dell’Agnello e delle dodici porte della nuova Gerusalemme (Ap 21,12-14). I suoi piedi poggiano su nubi caliginose che rendono ancor più brillante l’argentea falce della luna. Significativo e di grande impatto si rivela il contrasto tra le due estremità della composizione: la parte superiore, abitata dalla delicatissima colomba dello Spirito Santo, si ritrova inondata di luce; luminosità che man mano si spegne fino ad arrivare al tenebroso registro inferiore ove si attorciglia minaccioso il drago descritto nell’Apocalisse che è lo stesso serpente antico della Genesi il quale, stringendo tra le fauci una mela (il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male), insidia i piedi della donna. Troviamo il fondamento di tutto ciò nel testo della Genesi: “Allora il Signore Dio disse al serpente: io porrò inimicizia tra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno” (Gen 3,15). È la drammatica conclusione del racconto della caduta, cioè del peccato originale quando “l’uomo, tentato dal diavolo, ha lasciato spegnere nel suo cuore la fiducia nei confronti del suo Creatore e, abusando della propria libertà, ha disobbedito al comandamento di Dio” (CCC 397). Da allora tutti gli uomini e le donne sono coinvolti dal peccato di Adamo. Tutti…tranne una; infatti “la beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare

Vita della Chiesa

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di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo, è stata preservata intatta da ogni macchia di peccato originale”. Con queste parole il papa Pio IX, l’8 dicembre 1854, dichiarava solennemente il dogma del concepimento immacolato di Maria, una verità fino ad allora creduta da tutta la Chiesa ma mai espressa con atto solenne. Desta curiosità e stupore notare come l’opera bedizzolese (e con questa tante altre) mostrasse chiaramente ai fedeli dell’epoca questa verità che sarebbe stata definita un secolo più tardi. Non è difficile trovare le corrispondenze tra il testo della bolla di proclamazione Ineffabilis Deus e i particolari presenti nel quadro: “Dio all’origine e prima di tutti i secoli scelse e stabilì per il suo Figlio una madre…che amò a tal punto che in lei sola si compiacque con la sua benevolenza. Per questo, ben più di tutti gli spiriti angelici (Maria è circondata da angeli che tuttavia rimangono sul fondo, in secondo piano), la rivestì di tutti i doni celesti tratti dal tesoro della divinità (il manto azzurro che l’avvolge). Del resto era cosa affatto conveniente che, del tutto immune dalla macchia del peccato originale, la Madre alla quale Dio dispose di affidare il suo Figlio unigenito, riportasse un completo trionfo sull’antico serpente (il dragone sotto i suoi piedi)”.Non solo! L’altare della Concezione, per la sua collocazione all’interno dell’aula sacra, ci comunica altri insegnamenti; anzitutto esso è posto in corrispondenza con

lo spazio riservato al fonte battesimale per ricordarci che anche per noi vi è la possibilità di essere “immacolati”, infatti “per mezzo del Battesimo sono cancellati tutti i peccati, il peccato originale e tutti i peccati personali, come pure le pene del peccato. In coloro che sono stati rigenerati non rimane nulla che impedisca loro di entrare nel Regno di Dio” (CCC 1263). Il secondo insegnamento viene reso più comprensibile grazie alla liturgia: come la festa dell’Immacolata è posta all’inizio dell’Avvento, tempo che ci prepara all’incontro con il Signore Gesù, così la tela che la raffigura ci accoglie all’ingresso della chiesa e ci invita a dirigere il nostro sguardo e il nostro cuore verso l’altare dove ogni domenica possiamo fare esperienza di Cristo.

E c’è un’ultima simpatica annota-zione: nella tela, alla destra di Maria e appena al di sopra delle ali del serpente c’è un angioletto seduto su una nube e avvolto da un pannicello rosso che si volta a rimirare estasiato la “bella Signora” e con le piccole braccia sembra imitarne la stessa posizione. Credo proprio che tale presenza si possa leggere come un invito per ciascuno di noi: all’inizio di questo nuovo anno liturgico volgiamoci verso la tota pulchra, la “tutta bella” e imitiamone la docilità a lasciarsi guidare dallo Spirito per accogliere Dio nella nostra vita, così che anche in noi la sua Parola trovi dimora.

ANNO DELLA VITA CONSACRATA«Dite che pregare non è perdere tempo, adorare Dio non è perdere tempo, lodare Dio non è perdere tempo. Se noi consacrati non ci fermiamo ogni giorno davanti a Dio nella gratuità della preghiera, il vino sarà aceto».

(Papa Francesco)

Accogliendo l’invito del Papa anche la nostra parrocchia vuole ringraziare Dio per il dono della Vita Consacrata che si concretizza

per noi nella presenza dei Padri della Consolata e delle Madri Canossiane. Per questo ogni giovedì dalle ore 20,15 alle 21,30, presso la chiesa delle Madri ci sarà l’adorazione Eucaristica rivolta a tutti. Sarà adorazione silenziosa e si potrà essere liberi di rimanere quanto vuole. L’augurio è che possa diventare il cuore della nostra comunità dove ciascuno possa incontrare la presenza del Signore Gesù.

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Vita della Parrocchia

CONSIGLIO PASTORALE: In data 23 ottobre 2014 si è riunito nel Centro Parrocchiale il C.P.P. Dopo la recita di Compieta sono stati discussi gli argomenti all’ordine del giorno: “dove và la famiglia a Bedizzole, la revisione dell’Iniziazione Cristiana, la situazione economica della Parrocchia.Il primo argomento è stato intro-dotto da don Franco. Ha innanzi tutto presentato alcuni numeri. Sono 4.897 le famiglie della nostra cittadina, 470 sono quelle di soli cittadini extracomunitari. Dal 2010 al 2014 sono stati celebrati 87 matrimoni con rito concordatario, 85 invece sono quelli celebrati fuori parrocchia. Sempre dal 2010 al 2014 sono stati celebrati in paese con rito civile 87 matrimoni.Forte il calo dei battesimi: 110 nel 2007, 70 nel 2010, 48 nel 2014.Dal 2010 al 2014 sono nati a Bedizzole 807 bambini.I numeri parlano da soli! Siamo di fronte ad un cambiamento radicale della famiglia.In paese c’è una forte povertà: lo indicano i dati offerti dai servizi sociali: molti gli sfratti in atto, 37 famiglie accedono al banco alimentare ogni settimana, 200 famiglie richiedono contributi statali, 100 famiglie con anziani sono sostenuti a domicilio con servizi vari. 70 famiglie accedono al centro caritas per chiedere viveri, vestiti, piccoli contributi.Dopo la lettura di questi dati, don Franco fa la sintesi della relazione finale sul Sinodo della famiglia.Una verità fondamentale è emersa dalla discussione dei Padri Sinodali: la fede è indiscutibile, la verità non si può stravolgere, i pilastri della famiglia rimangono, occorre però un atteggiamento nuovo, un

approccio diverso verso coloro che hanno sbagliato. Nessuno nella chiesa deve sentirsi escluso, condannato, allontanato. La chiesa guarda con speranza alle tante famiglie dove davvero c’è amore e dialogo e condivide il dolore delle famiglie segnate dalla solitudine e dallo scontro.La famiglia resta pur nelle sue difficoltà il nucleo centrale della chiesa e della società. Il Sinodo ha camminato su tre strade: l’ascolto, lo sguardo fisso su Cristo e il confronto.Ha guardato alle famiglie oggi, ha cercato di rileggere quella che Cristo sulla famiglia e il matrimonio e ha indicato alcune linee pastorali. La Chiesa non deve avere paura di annunciare il Vangelo della famiglia. Occorre una cura particolare alla famiglia segnata da ferite.Padre Mario della Consolata ha parlato dell’esperienza “Retrou-vaille” un cammino che permette alle coppie in difficoltà di rivedere il proprio rapporto e recuperare la comunione.Don Vincenzo ha invitato a fare una riflessione sul cammino di verifica dell’Iniziazione Cristiana.Positivo il coinvolgimento dei genitori, buona la partecipazione dei ragazzi al catechismo, non sempre tale alla santa messa. Non soddisfa tutti la decisione di abbinare la Cresima alla Prima Comunione. Dopo tali sacramenti molti non frequentano più la parrocchia anche se l’oratorio si impegna a coinvolgerli.Prima di concludere il consiglio, don Franco illustra la situazione economica della parrocchia, e invita a partecipare al ritiro del 7 dicembre all’Abbazia di Maguzzano dalle 15.30 alla 20.30.

Il segretario

CONSIGLIO PER GLI AFFARI ECONOMICI:

L’incontro fra i fabbriceri di tutte le chiesette di Bedizzole è avvenuto Giovedi 30 ottobre presso l’oratorio.Ogni responsabile ha fatto pre-sente i problemi, le difficoltà e la situazione del proprio luogo di culto.Il calo spaventoso delle offerte non permette grandi programmi, a fatica si va avanti con la gestione ordinaria. Il parroco ha ricordato l’urgenza di sistemare parte della facciata della chiesa di Santo Stefano e ha ricordato che l’affitto delle 3 Corone permette alla parrocchia di affrontare con più serenità i mutui contratti per il rifacimento dell’oratorio, della canonica e del centro parrocchiale.Il rappresentante del Santuario ricorda che era in programma il rifacimento del campanile ma si è preferito sostenere altre spese riguardanti il Mandorlo. L’opera è rimandata nel 2015.Per espressa volontà della curia, ora è obbligatoria l’assicurazione di ogni edificio di culto. Dal 2015 si stipulerà un’assicurazione con la società Cattolica riguardante il furto, l’incendio e la responsabilità civile di ogni chiesetta.

“DOVE VA’ LA FAMIGLIAA BEDIZZOLE”?

9 vita nostra

Vita della Parrocchia

Giovedì 8 Gennaio 2015 ore 20,30:PERCHE’ MI SPOSO IN CHIESA? ( Don Franco Dagani)

Giovedì 15 Gennaio 2015 ore 20,30:LA FAMIGLIA: PROGETTO DI DIO (don Battista Poli)

Giovedì 22 Gennaio 2015 ore 20,30: FEDELTÀ, INDISSOLUBILITÀ, UNICITÀ: CARATTERI DEL MATRIMONIO CRISTIANO(Don Sergio Passeri)

Giovedì 29 Gennaio 2015 ore 20,30VIVERE IN COPPIA(prof. Maurizio Ronca)

CALENDARIO DI INCONTRI in PREPARAZIONE alla CELEBRAZIONE DEL BATTESIMO1. Poichè il battesimo è libera-

mente domandato dai genitori ( o da chi ne fa le veci) è grave dovere per essi e per i padrini/madrine prepararsi alla cele-brazione del Battesimo

2. È bene che la preparazione sia fatta già prima della nascita, per dare ai genitori e padrini la possibilità di parteciparvi senza difficoltà.

3. Per tutti è necessario che l’iscrizione agli incontri di preparazione sia fatta da uno dei due genitori presso il Parroco, in canonica (tel. 030 674112 oppure 3396924826). I genitori che non fossero sposati religiosamente devono entrambi incontrarsi con il Parroco prima di iscrivere il proprio figlio al battesimo.

4. Il Battesimo si celebra di norma nella chiesa parrocchiale pro-

pria dei genitori, nei giorni fissati dal calendario liturgico della parrocchia, e comu-nitariamente. NON sono am-messe celebrazioni singole fuori dal calendario.

5. Per l’iscrizione al Battesimo servono: il certificato di nascita a garanzia dei dati anagrafici, la scheda dei padrini (che viene consegnata agli incontri di preparazione) e la frequenza agli incontri.

6. Per ammessi al compito di Padrini/Madrine è necessario:

• Avercompiutoil sedicesimo anno di età • Esserecattolico, aver ricevuto il Battesimo, la Cresima e l’Eucaristia

• Nonesserecolpitoda nessuna pena canonica • Condurreunavita conforme alla fede e al compito che si assume, in particolare: non trovarsi in nessuna di quelle condizioni (es: essere conviventi, sposati solo civilmente, risposati dopo il divorzio…) indicate dalla C.E.I. nella Nota Pastorale del 28/04/1979.7. Non sono ammessi né due

padrini né due madrine; sono invece ammessi un padrino insieme ad una madrina. Non possono essere padrini e madrine i genitori del battezzando.

INCONTRI DI PREPARAZIONE(presso il Salone del Centro Parrocchiale):

Gennaio Domenica 11 - 18 Ore 15.00Marzo Domenica 08 - 15 Ore 15.00Maggio Domenica 10 - 17 Ore 15.00Settembre Domenica 13 - 20 Ore 15.00Novembre Domenica 08 - 15 Ore 15.00

CELEBRAZIONE DEL BATTESIMO

Gennaio Domenica 04 Ore 11,15Febbraio Domenica 01 Ore 11,15Aprile Sabato santo 04 Ore 21.00Maggio Domenica 03 Ore 11,15Giugno Domenica 02 Ore 11,15Luglio Domenica 05 Ore 11,15Agosto Domenica 02 Ore 11,15Settembre Domenica 06 Ore 11,15Ottobre Domenica 04 Ore 11,15Dicembre Domenica 06 Ore 11,15

NB. In un giorno antecedente il battesimo, normalmente il sabato alle ore 17.00, i genitori e i padrini sono invitati ad un incontro di preparazione immediata alla celebrazione.

CORSO dei FIDANZATIGiovedì 5 Febbraio 2015 ore 20,30:ASPETTI MORALI DEL MATRIMONIO (don Diego Facchetti)

Giovedì 12 Febbraio 2015 ore 20,30: ESPERIENZE DI VITA MATRIMONIALE(alcune coppie)

Giovedì 19 Febbraio 2015 ore 20,30:IL SACRAMENTO E RITODEL MATRIMONIO(don Vincenzo Arici)

Giovedì 26 Febbraio 2015 ore 20,30: ASPETTI GIURIDICIDEL MATRIMONIO(Avv. Paganuzzi)

Giovedì 5 Marzo 2015 ore 20,30: CELEBRAZIONE PENITENZIALE

Domenica 8 Marzo 2015 ore 10: CELEBRAZIONE DELL’EUCARESTIA – PRANZO

Il Corso si tiene presso il Centro Parrocchiale di Bedizzole Via Rimembranze 2 – tel. 030674112

Le iscrizioni si ricevono presso le Madri Canossiane (030/674000) e presso il Parroco la sera d’inizio.

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Vita della Parrocchia

Madre FERRARI MARIA

Madre TURELLI ANNA

Madre URGNANI BRUNA

Madre SIMONETTI ANNAMARIA

Madre CASAROTTI ANTONIETTA

Madre GAFFURINI PIERINA

Madre LONGARATO TERESA

Madre VACCARI ROSANGELA

ROSSI ANNUNZIO

PINI ELISA

REPETTO SALVADORIVINCENZINA

MARCA MARIA VITTORIA

SORRENTINO VENTUROLI VIRGINIA

Quanti bedizzolesi si trovano nella condizione di vivere o frequentare ammalati, infermi, anziani bisognosi di assistenza che vivono nella loro stessa comunità? Mi riferisco a tutte quelle persone che abitano vicino a noi e che magari sono parte dellafamiglia, che ricevono il nostro aiuto in termini di assistenza sanitaria o familiare, ai quali ci premuriamo di assicurare il necessario benessere corporeo. Il tempo dedicato a loro mira a soddisfare i bisogni materiali, le esigenze di autonomia, ma chisi preoccupa della “salute” dell’anima?Se ne preoccupano i sacerdoti, nella loro qualità di esercenti i ministeri per l’«essere» della Chiesa (essenziali, in quanto senza di essi la Chiesa non è tale); Se ne preoccupano gli esercenti i ministeri per il “benessere” di fatto (coloro che sono impegnati nella pastorale in forza della loro generosità e della buona volontà), gli esercenti i ministeri riconosciuti (catechista, salmista, ostiario, coniugi), gli esercenti i ministeri istituiti (il lettorato e l’accolitato), nonché fra quest’ultimi i ministri straordinari della «Santa Comunione».L’apostolo Giacomo ci descrive bene la situazione dei malati, siano essi vecchi o giovani che hanno ancor più necessità rispetto ad altri

del sacramento della confessione, dell’unzione degli infermi e della Santa Comunione.Chi tra voi è nel dolore, preghi; chi è nella gioia salmeggi.Chi è malato, chiami a sè i presbiteri della Chiesa e preghino su di lui, dopo averlo unto con olio, nel nome del Signore.E la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo rialzerà e se ha commesso peccati, gli saranno perdonati.Confessate perciò i vostri peccati gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri per essere guariti. Molto vale la preghiera del giusto fatta con insistenza. (Gc 5, 13-16).Di tutti coloro che dalla Chiesa sono stati chiamati e incaricati di provvedere agli infermi i meno conosciuti sono i ministri straordinari della Santa Comunione, la cui figura scaturisce dalla carità apo-stolica verso gli anziani e i malati, ma soprattutto da un sentimento di profondo rispetto verso l’Eucaristia, quale «dono ineffabile», «di tutti il più importante», «mistero così grande», «culmine e centro del culto cri-stiano», «grande Sacramento», «Santa Comunione», «Convito eucaristico».I ministri straordinari della Santa Comunione, sono persone che si sono assunte l’impegnano di

frequentare un corso e su richiesta scritta da parte del Parroco, ricevono mandato dal Vescovo della Diocesi di riferimento durante un Rito liturgico di Istituzione (cfr. BENEDIZIONALE, nn. 2004-2008, pag. 820 - 828) celebrato dal Vescovo o dall’Ordinario diocesano. Nella diocesi di Brescia l’ultimo rito si è svolto domenica 21 settembre 2014. Il ministero svolto dai ministri straordinari della Santa Comunione, come del resto quello di tutti gli altri, non è una gratificazione o un privilegio personale accordato a chi ne è investito, ma un sevizio alla comunità cristiana, che risponde ad una necessità dei fedeli, soprattutto infermi, ed è legato allacelebrazione dell’Eucaristia.Il Ministro straordinario presta il suo servizio durante la S. Messa o fuori di essa. Nel primo caso aiuta nella distribuzione della Eucaristia (nella nostra Diocesi il MS non indossa alcuna veste liturgica, ma abiti decorosi, a meno che non stia svolgendo nella S. Messa un servizio

Ministri straordinari dell’Eucaristia

La Chiesa al servizio degli infermi

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Vita della Parrocchia

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liturgico). In casa del malato, negli ospedali o nelle case di cura, preferibilmente la domenica, giorno dell’Eucaristia o anche il primo venerdì del mese, il ministro straordinario al termine della S. Messa, porta la S. Comunione ai fratelli o alle sorelle infermi. Costui è mandato dall’intera comunità, attraverso il sacerdote che ha

celebrato, quasi a prolungare nelle case, negli ospedali o nelle case di cura l’Eucaristia celebrata in parrocchia. I ministri straordinari della «Santa Comunione» a casa del malato o altrove, prestano il servizio della Parola e del Sacramento e, quando occorra, anche il ministero della Carità. Con questo dono di squisita bontà, la

Chiesa avvicina Gesù ai malati non solo per mezzo dei presbiteri, ma anche con il prezioso ausilio dei Ministri straordinari della Santa Comunione, affinchè i sofferenti non restino privi della luce e del conforto nell’incontro con Gesù Eucaristia.

Elisa e Vittoria

26 DICEMBRE 2014FESTA PATRONALE DI SANTO STEFANO

ORARIO FESTIVO(è sospesa la Messa delle 11,15 e nelle frazioni)

ore 18,30 Solenne Concelebrazionepresieduta da Mons. Tino Clementi

Arciprete di ManerbioCanonico onorario della Cattedrale

Presentazione dei Comunicandi eCresimandi alla Comunità.

Si richiede la presenza dei genitori e dei padrini. Dopo la Messa: APERITIVO in Piazza offerto dagli alpini.

20 DICEMBRE ore 20,30CONCERTO della Corale S. Stefano

in Santuario

6 GENNAIO 2015 ore 16,30Concerto del Coro

“Amodonostro” in Santuario

Durante le Feste Natalizie è allestita nel Corettouna mostra su Paolo VI, preparata dalle Acli Bresciane

a cura di A. Fappani e L. Bregoli

Vita della Chiesa

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All’Expo Gate di Milano è stato presentato dal presidente di Last Minute Market, Andrea Segrè, il Rapporto 2014 di Waste Watcher, sul tema dello spreco domestico nel nostro paese. Lo spreco complessivo di cibo, dai campi alla filiera alimentare al bidone della spazzatura domestico, vale 8.1 miliardi di euro all’anno, ovvero 6.5 euro settimanali a famiglia per 630 grammi circa di cibo sprecato. La tendenza individua una lieve riduzione dello spreco di cibo che ammontava a 8.7 miliardi di euro nell’ottobre 2013. La diminuzione è anche dovuta all’andamento generale di riduzione dei consumi.Il rapporto si articola in cinque ambiti di indagine: l’approccio allo spreco alimentare, le abitudini alimentari degli italiani, la misurazione dello spreco alimentare domestico, gli strumenti per contrastarlo e il profilo dei nuclei familiari tra attenzione e disattenzione allo spreco.Lo spreco domestico in Italia, nel complesso, sembra attestarsi a livelli inferiori rispetto a quello monitorato in altri paesi europei: nei quali, tuttavia, si utilizza un sistema di rilevazioni legate ai diari alimentari e alla quantificazione dei rifiuti nel bidone della spazzatura, strumenti che portano a censire secondo la letteratura scientifica di settore uno spreco doppio rispetto alla sola percezione degli intervistati. In generale, l’atteggiamento riguardo allo spreco alimentare varia in base all’età, alla sensibilità per l’ambiente, al tempo disponibile, ai figli, alle responsabilità sociale dell’intervistato.Anche a causa della crisi economica, gli italiani sembrano

essere più attenti allo spreco alimentare: il 63% degli intervistati desidera un’Italia vigile contro gli sprechi, prima ancora di un’Italia equa (39%), solidale (22%), tollerante (12%), sicura (42%) e in generale rispettosa dell’ambiente (47%). Ma c’è di più: l’81% degli italiani controlla se il cibo scaduto è ancora buono prima di gettarlo (era il 63% solo pochi mesi fa, nel gennaio 2014) e il 76% porta o vorrebbe portare a casa il cibo avanzato al ristorante: il 30% degli intervistati lo fa con una certa frequenza, il 46% vorrebbe farlo ma non trova i contenitori al ristorante o è troppo timido per chiederli.Il cibo, secondo gli italiani (60%), è il comparto su cui maggiormente si concentra la piaga dello spreco: più che per l’acqua (37%) o l’energia elettrica (20%). Coerentemente, in un’ottica di risoluzione dello spreco ma anche di svolta culturale sulle tematiche ambientali connesse, gli italiani chiedono provvedimenti. In particolare auspicano (8.3 in scala da 1 a 10) una vera e propria campagna di educazione alimentare nelle scuole, oltre a informazioni diffuse sul tema (le considera utili il 94% degli italiani), a partire dai danni che lo spreco di cibo provoca anche rispetto all’ambiente. Le etichette giocano un ruolo chiave, in quanto gli intervistati sollecitano un sistema chiaro per le modalità di consumo. Il 90% afferma di leggerle sistematicamente, per verificare la scadenza dei prodotti e l’83% dichiara di conoscere la differenza tra data di scadenza e preferenza di consumo. Ma solo il 67% di chi ritiene di saperlo

(54%) del totale dei campioni ha dimostrato di conoscere realmente il significato. Anche la tecnologia entra in campo come guida di riferimento per contenere lo spreco: fra le innovazioni auspicate degli intervistati primeggiano latecnologia intelligente per gli im-ballaggi del cibo, con packaging che virano di colore e possono monitorare la freschezza dei cibi (76%); ma anche sistemi di controllo delle temperature del frigorifero (75%) e di pianificazione della spesa (67%).Il rapporto 2014 individua infine sei tipologie di consumatori che compongono il quadro comples-sivo dell’opinione pubblica, seg-mentando l’universo dei nuclei familiari. Il gruppo più numeroso è costituito dagli attenti (27%), persone vigilanti sullo spreco, ma con qualche licenza, sensibili ai temi ambientali ma con un’intensità di impegno minore rispetto a quella di altri gruppi numericamente più ristretti.

NEL BIDONE BUTTIAMO CIBO PER OTTO MILIARDI

La CARITAS Parrocchialemette a disposizione

delle Badanti ogni giorno festivo, per trascorrereuna giornata insieme,

una stanza pressoil Centro Parrocchiale di via XX Settembre

dalle ore 8,30 alle ore 19

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Vita in Oratorio

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Vita in Oratorio

Quando Don Vincenzo ci ha chiesto se volevamo scrivere un articolo sulla Celebrazione dei Sacramenti, ci siamo trovati a dover fare una “selezione” tra le tante cose che avremmo voluto raccontarvi, accadute in una giornata a dir poco speciale: quella del 16 novembre, data tanto attesa della Prima Comunione e Santa Cresima

16 NOVEMBRE

ACCENDIAMO UN FUOCOSULLA TERRA!

Celebrazione dei sacramentidella Confermazione ed Eucaristia

con la presenza di Mons. Luciano Monari

di 61 ragazzi. Stati d’animo, gesti e parole...ecco cosa serve per ricreare l’atmosfera di questa domenica di festa. L’emozione è quella colta negli sguardi tesi dei bambini, nelle tenere rassicurazioni dei loro parenti, nelle nostre mani che torturano gli appunti per non dimenticare nulla...insomma uno stato d’agitazione collettiva

che tutti, grandi e piccoli, hanno cercato, invano, di dominare fino alla fine della giornata!L’arrivo del Vescovo Luciano sembra tranquillizzare gli animi ma,l’ingresso in chiesa, volutamente buia e gremita all’inverosimile, scatena un’esplosione di emozioni fortissime. I ragazzi percorrono la navata centrale accompagnati

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Vita in Oratorio

Nel 1988 il vescovo Foresti consegnò il progetto educativo diocesano per gli oratori e da lì partì un grande processo di attuazione nei singoli oratori. Adesso è arrivato a conclusione un lavoro di revisione e aggiornamento durato due anni. Il 14 e il 15 novembre a Casa Foresti ci sarà spazio, alla presenza del Vescovo, per le ultime modifiche prima della consegna ufficiale del documento prevista per sabato 22 novembre a Concesio. Lo strumento vuole essere molto operativo: sul sito degli oratori ci saranno alcune parti sui santi bresciani dell’oratorio e su alcune scelte concrete rispetto ai luoghi dello’oratorio. Ci sarà anche una sezione dedicata alle singole realtà per aiutarle a costruire i rispettivi progetti. Dopo la presentazione ufficiale all’istituto Paolo VI di Concesio, don Marco e i collaboratori dell’Ufficio gireranno nei vari oratori per raccogliere le prassi educative e metterle a commento dello strumento. Nel testo si precisa, se mai ce ne fosse bisogno, che l’oratorio è pensato e vive per i bambini, i ragazzi, gli adolescenti e i giovani: progressivamente e accompagnando la loro crescita, l’oratorio diventa luogo accoglien-te, propositivo, capace di offrire occasioni per mettere in gioco le proprie qualità, stimolante e liberante rispetto alle proposte culturali, luogo dove imparare a diventare protagonisti della propria vita e della vita della propria comunità. Oggi, e innegabile, gli oratori devono ritrovare la capa-cità di accompagnare i ragazzi, senza perdere di vista la forza educativa di quella che deve essere, con delle regole precise, la casa di tutti. Le strutture (si pensi agli investimenti nelle cucine e nelle feste) sono pensate anche per accogliere le famiglie e gli adulti, ma è opportuno vigilare, affinchè i tempi e spazi d’uso delle strutture da parte degli adulti non rendano difficile o scoraggino la presenza dei più piccoli. E non si può neppure fare sconti a chi presta servizio in

dai padrini e dalle madrine, portando un cero acceso che lasciano sui gradini e la loro luce si unisce al fuoco, al pane e al vino che sovrastano l’altare, donando calore e invitandoci al grandioso banchetto che Dio Padre ci ha preparato per questo giorno.I gesti, che fino ad oggi abbiamo visto innumerevoli volte, assumono una nuova veste ed importanza ora che i nostri ragazzi ne sono protagonisti e li vivono in prima persona; le parole sono quelle pronunciate da loro stessi ora che vengono chiamati ad essere “soldati di Cristo” e suoi fieri messaggeri nel mondo ma, sono anche quelle rivolte loro dal nostro Vescovo che li incoraggia a desiderare sempre il meglio, il giusto, il bello e il buono dalla loro vita, perchè se i loro desideri avranno come “motore” queste caratteristiche, i nostri figli saranno adulti felici e appagati. Ecco perchè ai ragazzi che, nei giorni successivi, ci hanno chiesto: “Ma ora è tutto finito?” abbiamo risposto :”NO! E’ PROPRIO ORA CHE TUTTO COMINCIA!”. Dobbiamo essere consapevoli che a noi catechisti, ai genitori e a tutta la comunità è affidata una grande responsabilità: quella di non far disperdere le potenzialità che questi ragazzi hanno in sè e dar loro modo di essere davvero sale della terra e luce del mondo.Ringraziamo chi ha organizzato in modo esemplare la celebrazione: don Vincenzo in primis , don Franco, la Corale “S. Stefano” di Bedizzole….e tutti coloro che hanno contribuito a renderla bella e partecipata.Vi salutiamo concludendo con il messaggio di buon auspicio che abbiamo lasciato ai nostri ragazzi:RENDETE LA VOSTRA VITA LUMINOSA CON LA SUA PAROLASCALDATE IL VOSTRO CUORE CON IL SUO AMOREE SCOPRIRETE LA BELLEZZA DEL VIAGGIO STRAORDINARIO CHE STATE COMPIENDO....BUON CAMMINO!!!

i vostri catechisti

oratorio. Anche chi non appartiene in modo completo alla comunità cristiana o fatica a prendere parte in modo consapevole alla comunità educativa dell’oratorio, ma offre il proprio servizio e le proprie competenze, viene accolto e valorizzato. L’oratorio, partendo da questa disponibilità, lo inviterà a farne parte in modo sempre più consapevole. Ogni adulto che presta servizio in oratorio ricopre per i ragazzi un ruolo educativo, è bene valutare con attenzione, serietà e prudenza la compatibilità tra il servizio richiesto e la situazione personale dell’adulto. Si sentiva quindi la necessità di riflettere nuovamente sull’essere e sul fare oratorio. C’era sicuramente spiega il direttore dell’ufficio per gli oratori, don Marco Mori da rivedere qualcosa, ma c’era anche il biso-gno di rilanciare quella voglia di progettualità nata nel 1988 e che si è concretizzata in più di 100 progetti negli oratori della nostra diocesi. Del vecchio progetto abbiamo tenuto quello che ci serviva, cioè le idee fondamentali, ma abbiamo rivisto la parte dei percorsi educativi dei ragazzi perchè risultavano, ormai, fuori dal tempo. Quali sono le caratteristiche del documento?Rispetto al vecchio, questo pro-getto è molto più snello, aiuta la progettualità ma anche il desiderio di fare oratorio. Viviamo un mo-mento di difficoltà educativa, vivia-mo la difficoltà di credere nello strumento educativo e nella pro-gettazione educativa. Nello stesso tempo abbiamo sottolineato alcuni aspetti.C’è un tema su cui le piace soffermarsi?L’oratorio è, fondamentalmente, un luogo di missione, nel senso che non forma per se stesso, non forma perchè i ragazzi rimangano all’interno, ma perchè vadano all’esterno e facciano delle scelte e si prendano delle responsabilità. Ecco questa accentuazione era meno presente nel precedente progetto educativo.

L’ORATORIO DEL FUTURO

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Vita in Oratorio

La nostra parrocchia, come molte altre parrocchie della diocesi, ha aderito al progetto di Radio ECZ di Castenedolo che permette di trasmettere via radio le funzioni religiose della parrocchiale.Ma sulle frequenze della radio parrocchiale si possono ascoltare anche alcuni programmi radiofo-nici realizzati da alcuni adolescenti (e non solo...) di Bedizzole.

Tutto iniziò qualche anno fa quando alcuni ragazzi si buttarono in questa esperienza creando praticamente da zero una radio, sia dal punto di vista del gruppo sia dal punto di vista tecnico, dato che man mano hanno trasformato ed elaborato la stanza appositamente pensata per diventare la sede della radio parrocchiale, facendola diventare un vero e proprio studio radiofonico all’interno dell’oratorio.Da allora numerosi ragazzi hanno fatto parte del gruppo Radio e ora, dopo aver attraversato qualche difficoltà e un naturale ricambio generazionale, il gruppo Radio tra speaker, registi e collaboratori conta di una quindicina di persone che permettono la messa in onda di 5 programmi a settimana.L’intenzione è quella di far crescere ad allargare il gruppo ed ampliare

l’offerta cercando di mettersi sempre più a disposizione del nostro oratorio.La possibilità di partecipazione è aperta a tutti, dai più piccoli ai più grandi.Per informazioni potete rivolgervi al don o contattarci (vedi contatti).

Intanto l’invito è quello di ascoltare e interagire con le nostre trasmissioni che non hanno niente da invidiare a quelle delle radio più conosciute.

Ciao a tutti… “parla” Radio ECZ Bedizzole.Da settembre la radio ha rincominciato a trasmettere in una forma tutta nuova!!Siamo un gruppo di ragazzi (qualcuno non più) che hanno voluto iniziare questa nuova avven-tura. Abbiamo molto entusiasmo, allegria e amiamo la musica. Queste sono le cose che ci hanno spinto a dedicare parte del nostro tempo alla radio del nostro paese.La programmazione è varia e per tutti i gusti.La settimana inizia con “The way of the sound” che attraverso canzoni e curiosità segue un tema che cambia di settimana in settimana Il martedì è il giorno de “l’Almanacco di Tina e Gina” con l’almanacco della settimana, seguiti da “El tg deì roncaì” con notizie da Bedizzole e dintorni simpaticamente lette e commentate (spesso in dialetto).Il mercoledì sera è la volta delle “Chipettes” con le loro notizie, curiosità, dediche, top ten, ecc...Mentre il sabato sera si chiude la settimana con i consigli su libri, film, moda e musica di “Alive for the Music”. Siamo anche social!Ci potete trovare su skype (radioeczbedizzole) e interagire

con noi grazie alla nostra pagina Facebook “RadioEczBedizzole”. Aspettiamo i vostri commenti, i vostri suggerimenti e le vostre dediche. Vi aspettiamo sempre numerosi sui 94,0 MHz.

Martina

RADIO ECZ BEDIZZOLE

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Vita in Oratorio

Fate della vostra vitaun capolavoroLa lettera del Vescovo Monari ai Giovani

“Camminate insieme: molte cose si vedono soloattraverso gli occhi degli altri; aiutatevi a vicenda,senza gelosia e invidia, a crescere”.

Carissimi giovani, ho scritto questa lettera (si può scaricare anche dal sito della diocesi) con il desiderio (il sogno) di aiutarvi ad amare la vita, ad assumerla personalmente con la vostra intelligenza e col vostro cuore. In tutti questi anni ho cam-minato in alcuni momenti con lena, in altri con fatica, in altri mi sono trovato fuori strada. Posso però dire, parafrasando le parole di san Poli-carpo, che Gesù non mi ha mai fat-to del male, non mi ha mai tradito, non mi hai mai impedito di deside-rare e di compiere cose buone”. Nelle ultime righe della sua lettera ai giovani il Vescovo Monari apre le porte del suo cuore e della sua esperienze, si confida come fa un nonno con un figlio al quale vuo-le consegnare i “segreti” del buon vivere. Ancora una volta Monari ri-badisce la sua fiducia e la fiducia della Chiesa nei giovani. Già Paolo Vi l’8 dicembre del 1965, al termi-ne del Concilio, aveva affermato con forza, rivolgendosi ai giovani: “La Chiesa vi guarda con fiducia e con amore. Ricca di un luogo passato sempre in essa vivente, e camminando versa la perfezione umana nel tempo e verso i destini ultimi della storia e della vita, essa è la vera giovinezza del mondo. Essa possiede ciò che fa la forza e la bellezza dei giovani: la capacità di rallegrarsi per ciò che comincia, di darsi senza ritorno, di rinnovarsi e ripartire per nuove conquiste”. A quasi 50 anni di distanza e all’inizio dell’Anno montiniano che segue la beatificazione di Paolo VI, Monari

fa sue le parole e le esortazioni di quella lettera: “Vi esortiamo ad ampliare i vostri cuori secon-do le dimensioni del mondo, ad ascoltare l’appello dei vostri fratelli e a mettere arditamente le vostre giovani energie al loro servizio”. “La vita - scrive Monari - è un patrimonio che riceviamo senza poterlo meritare; ma, una volta ricevuta, diventa compito che ci dobbiamo assumere re-sponsabilmente. Siamo persone intelligenti, consapevoli di noi stesse; abbiamo perciò la libertà di scegliere la nostra strada tra le tante possibili . Naturalmente, dobbiamo tenere conto della realtà in cui ci muoviamo. Il mon-do esisteva prima di noi e ha una forma precisa nella quale alcune cose sono possibili, altre no. (...) Non possiamo partire da zero e non possiamo andare in-differentemente in qualsiasi dire-zione; alcune possibilità ci sono date ed altre negate; alcune scelte ci sono possibili e altre no. E tuttavia, questo non toglie che abbiamo la libertà di fare una cosa od ometterla, di andare in una direzione o in un’altre. Il primo passo decisivo, perciò, è scegliere di “vivere” e di non “la-sciarsi vivere” . (...) Per dare un senso alla vita bisogna inevitabil-mente porsi la domanda: “Che cosa voglio fare della mia vita? Quali obiettivi intendo raggiun-gere?”. La risposta a questa do-manda è preziosa perchè mette ordine nei valori che dirigono le scelte; se so verso dove voglio andare, avrò un criterio prezioso per distinguere quello che è utili (perchè contribuisce ad avvici-narmi alla meta) da quello che

è nocivo (perchè finisce al allonta-narmi dalla meta); quello che è più importante da quello che è meno importante. Potrò anche ricono-scere la rilevanza di scelte che, sul momento, possono sembrare non necessarie, ma che aprono delle strade nuove per il futuro. (...) La persona che ama trasmette agli altri il desiderio di amare, mostra la bellezza di un cuore semplice che non nasconde doppi fini. Ver-so questo obiettivo deve dirigersi l’esistenza di ogni persona umana se vuole essere degna di questo nome. (...) Che cosa aggiunge a questo progetto il fatto di credere, e di credere in Gesù Cristo? Il pro-getto della società degli uomini è irrealizzabile senza un ricco patri-monio di fede (di fiducia) che per-mette all’uomo di uscire dalle sue paure, di allacciare rapporti con gli altri, di collaborare con gli al-tri al bene di tutti. Se l’uomo fosse dominato dalla paura del mondo, del futuro, degli altri, tenderebbe a rinchiudersi sempre più in se stesso in un atteggiamento di sospetto e di difesa. (...) Per questo la fede (fi-ducia) in Dio contribuisce anche al bene dell’uomo: se il mondo è cre-ato da Dio, la fiducia in Dio facilita anche una fiducia di fondo verso il mondo; se la storia non sfugge al potere di Dio, si può guardare con speranza verso il futuro ... e così via. Soprattutto la fiducia in Dio per-mette di superare meglio i “punti morti” che sono prodotti dai nostri errori e dai nostri peccati. (...) Per un cristiano Gesù Cristo è il dono di Dio agli uomini”. (...) Il Vescovo conclude con un auspicio: “Mi pia-cerebbe che diventaste migliori di noi, migliori della mia generazione. Sappiate scegliere”.

Vita della Comunità

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SCUOLA PRIMARIA ”MADDALENA DI CANOSSA”

UNA BELLA ESPERIENZA

Durante il mese di ottobre nella classe quinta canossiana è stato approfondito un particolare testo informativo: la cronaca. Sfogliando i vari quotidiani nazionali e locali gli alunni hanno approfondito la stesura di un articolo. Per rafforzare le nozioni ricevute è stata organizzata l’uscita didattica al Giornale di Brescia.Ecco l’articolo scritto dai “giornalisti di quinta”.

Eccoci al Giornale di BresciaLa magica nascita del nostro

quotidiano locale

Il 12 novembre, noi alunni della scuola Maddalena di Canossa abbiamo avuto la grande opportunità di visitare la sede del Giornale di Brescia. Appena entrati nell’imponente edificio siamo stati accolti da Paolo Venturini, un giornalista e guida didattica molto professionale. Ci ha mostrato gli spazi redazionali, chi si occupa di cronaca nera, chi di sport... La gentile guida ci ha illustrato le varie fasi per la stesura degli articoli di cronaca ed insieme abbiamo scritto la prima pagina di un giornale usando le informazioni ricevute dalle agenzie, come l’a.n.s.aSuccessivamente l’emozione di visitare gli studi televisivi di Teletutto;

ci è stato possibile entrare in studio, provare l’ebrezza di stare d’avanti alle telecamere, purtroppo spente, di uno studio televisivo, e una nostra compagna ha anche annunciato una notizia! Grazie a questa prima parte della visita abbiamo capito quanta dedizione deve avere un giornalista quando svolge il suo lavoro.Sulle scale della redazione ab-biamo realizzato la fotografia di classe, che l’indomani sarebbe stata pubblicata sul quotidiano locale. La seconda parte della visita didattica ha richiesto il trasferimen-to ad Erbusco, al Centro Stampa, dove abbiamo potuto ammirare i potenti macchinari utilizzati quoti-dianamente per la stampa di numerosi giornali. Abbiamo visto un video che ci ha introdotto a ciò che, dopo poco, avremmo scoperto con i nostri occhi.Lo stupore più grande si è manifestato quando abbiamo potuto osservare un enorme magazzino contenente km e rotoli, rotoli e km di carta di ogni possibile colore e spessore. Un calcolo veloce ci ha permesso di scoprire che la carta lì presente ricopre l’intero diametro terrestre! Ogni pagina scritta nella redazione di Brescia, trasferita via web alla stampa di Erbusco viene impressa sul menabò, una lastra di metallo che funge da matrice per ogni facciata da stampare. Camminando abbiamo visto ilmacchinario che, tramite i colo-ri primari, inchiostra in modo indelebile la carta trasformandola in una pagina di informazione. Abbiamo visto che anche l’ Avvenire è stampato nella nostra provincia, quindi l’inserto Popotus, che abbiamo letto più volte a scuola, è stampato a pochi chilometri da Bedizzole…quante scoperte in poche ore di gita!La gita scolastica si è conclusa con lo stupefacente inseguimento di grovigli di nastri sospesi per il trasporto dei quotidiani. Uscendo dall’azienda abbiamo

potuto osservare le storiche mac-chine utilizzate per la stampa dei giornali tra cui la “Linotype”.Il giornalista ci ha lasciato con un serio insegnamento: “E’ un bene che voi guardiate internet per le vostre ricerche, ma non tralasciate mai il libro cartaceo perchè questo vi permette di valutare e scegliere meglio le informazioni”.Sul pullman, al rientro dall’uscita didattica, questo è stato il com-mento: ”E’ stata una visita molto interessante, abbiamo imparato a non dare tutto per scontato perchè dietro ad un semplice quotidiano, stampato con carta riciclata, ci sono tante ore di lavoro, molta fatica da parte di ogni addetto!”

I GIORNALISTI DELLA CLASSE QUINTA

Vita della Comunità

19 vita nostra

Nuovo servizio alla scuola dell’Infanzia A. Volpi: asilo nido a partire dai 6 mesi

Alcuni alunni delle classi terza, quarte e quinta della scuola primaria canossiana hanno parte-cipato al laboratorio, gratuito e facoltativo, intitolato “In quel di Bedizzole”. Il laboratorio è stato pianificato ed interamente realizzato dalle insegnanti Molinari e Scalmana.Il progetto ha trovato la sua mo-tivazione nella necessità che ogni comunità avverte di recuperare la propria identità, attraverso lo studio

e la conoscenza delle proprie radici e tradizioni. Con questo spirito abbiamo intrapreso un percorso esperienziale con tappe ben precise e sempre significative riguardo vari aspetti: religioso, laico, artistico, conviviale.Nei dodici incontri gli alunni hanno visitato e approfondito alcune realtà locali:- il Castello- la frazione di Sedesina- la frazione di San Tommaso- la frazione di San Rocco- la flora nei pressi di Valpiana

- il Mulino del fiume Chiese- il Municipio, intervistando la massima autorità.

I piccoli cittadini di Bedizzole hanno mostrato alto interesse, ar-ricchendosi dell’intervento di ogni volontario che ha donato tempo, cultura popolare e ruolo sociale.A tal proposito cogliamo l’occa-sione di ringraziare: il Sindaco Giovanni Cottini, Duina Giordano, Scalmana Franca, Sergio Rovetta, Rinaldo Bignotti, la famiglia Berardi, Stefano Ambrogio e i nonni vigili.

“IN QUEL DI BEDIZZOLE”

Dopo tre anni di lavori presso la scuola dell’infanzia Angela Volpi, finalmente l’impalcatura se ne è andata lasciando il posto al nuovo nido. I lavori si sono svolti, infatti, proprio per ampliare il nido esistente. Il comune di Bedizzole ha vinto un bando emesso dalla Regione Lombardia ed in questo modo la regione ha finanziato gran parte della struttura che è stata costruita. Il tutto è stato possibile grazie alla collaborazione tra il Comune e gli amministratori dell’Angela Volpi. Insomma la storia sarebbe lunga e complicata da ripercorrere ma ciò che conta è che i bedizzolesi avranno a disposizione, con il nuovo anno, un nido pensato per i bambini dai 6 mesi di età.Dalla fine del mese di gennaio tutto sarà pronto ad accogliere i piccoli bambini. Per la data precisa non esitate a chiamare la segreteria della scuola.L’aspetto esterno è sicuramente perfettibile ma l’interno è diventato un vero e proprio luogo costruito a misura di bambino dove i cuccioli potranno trovare un ambiente favorevole e stimolante in cui passare dei meravigliosi momenti mentre le loro mamme saranno al lavoro.L’obiettivo è proprio quello di aiutare le mamme che lavorano o che non hanno una famiglia allargata che possa essere un

sostegno per loro. Un obiettivo ancora più grande sarà quello di far diventare, nel prossimo anno, quella struttura marrone un luogo dove le nuove mamme potranno trovare con-fronto ed aiuto in un momento così complicato e così bello della loro vita. Perchè avere un figlio è una sfida, un’esperienza complicatamente bella che, a volte, ha bisogno di aiuto per essere compresa al meglio.

Il nido rappresenta, in linea gene-rale, uno stimolo sia per il bambino che lo frequenta sia per i genitori che lo scelgono. Frequentare il nido significa per entrambi (bambino e genitori) sviluppare una socialità variegata, stimolare la curiosità e le “esplorazioni” e quindi favorirne l’intelligenza.Questo perchè quando dei geni-tori frequentano il nido iniziano a diventare parte di una struttura

sociale più ampia, mostrano la loro “arte” genitoriale, si confrontano, si conoscono e diventano, ancora più consapevolmente, genitori. Nell’esperienza di gestione della scuola dell’infanzia e del nido ci è capitato di vedere come i genitori si trasformano, trasformano la loro arte, frequentando la scuola.Il nido è un luogo in cui i bambini crescono attraverso stimoli, espe-rienze, relazioni. La relazione con leeducatrici verrà costruita lenta-mente in funzione dei ritmi dei bambini e tenendo conto delle esigenze delle mamme. Insomma, cari genitori, potremmo raccontarvi tantissime altre cose, dirvi le numerose esperienze che abbiamo pensato di fare insieme ai vostri bambini, ma preferiamo davvero dirvelo a voce, sedendoci insieme. Vi aspettiamo, quindi, per pre-sentarvi il nostro progetto, per farvi vedere i nostri spazi e per farvi conoscere il nostro personale, natu-ralmente in via Bontacchio 2, vicino al polo scolastico di Bedizzole. Se avete bisogno di parlare con noi potete contattarci al numero telefonico: 030.674375 oppure via mail: [email protected]

E mentre vi aspettiamo, vi augu-riamo un felice Natale ed un ottimo inizio anno…noi intanto torniamo a finire le ultime cose…il nuovo nido ci aspetta!

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Scuola Materna Sacra Famiglia

Com’è noto dal 7 gennaio, si dovrà procedere all’iscrizione dei propri figli/e, alla scuola materna. A Bedizzole diverse sono le possibilità, numerose sono le scuola materne e tutte di ottima qualità. Anche la nostra scuola materna, riconosciuta paritaria, rientra in questa categoria, infatti, il nostro personale docente ècostantemente impegnato nell’ag-giornamento didattico, nel rispetto delle normative sulla sicurezza e di tutti gli indirizzi che gli organi superiori dispongono. La nostra mensa è rigorosamente interna, ovvero niente arriva precotto, tutto èelaborato nella nostra attrez-zatissima cucina, anche questo è un nostro punto d’orgoglio, si ritiene che un’alimentazione sana e corretta faccia parte dell’arte dell’educare. Come si evince dal no-me che porta, è una scuola di ispirazione cristiana, pur rispettosa di tutte le fedi e culture, nel rispetto di tutti. Il momento socio-culturale che stiamo vivendo richiede un forte impegno valoriale, infatti i principi che noi portiamo nella didattica puntano alla costruzione dell’uomo integrale cioè valori che sono sì di identità ma soprattutto di tolleranza, rispetto degli altri e di linee guida per una persona umana cristianamente impegnata, rapportato ed adeguato all’età dei nostri alunni. Particolare attenzione po-niamo, non solo ai bambini, come ovvio, ma di accompagnamento anche dei genitori nel loro crescere come primi educatori dei propri figli, organizzando incontri formativi con psicologi, pedagogisti, sacerdoti e educatori variamente impegnati. La sintesi del Piano dell’Offerta Formativa che pro-poniamo si può reperire presso la scuola come pure sono visitabili gli

ambienti, previo appuntamento con la direttrice Maestra Maria Teresa. Le nostre rette sono in linea con le altre scuole, se non inferiori, ed abbiamo adottato il criterio del tutto compreso, ovvero non si chiedono altre spese per laboratori, incontri, materiale ecc, ad eccezione di iniziative extra curriculari (es. gite o altro che è comunque accettato dai rappresentanti dei genitori e che sono facoltative). Pertanto nel valutare e nel scegliere la scuola dell’infanzia, tenete presente anche la nostra istituzione, saremo ben lieti di collaborare con voi nell’educazione dei vostri figli.

Il segretario

Devo scegliere la scuola dell’infanzia dei miei figli:perchè alla scuola Materna Sacra Famiglia?

17 dicembre OPEN DAY alla MATERNA ore 16 - 18

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Famiglia.... quale parola migliore per ricordare a tutti come la scuola materna “Sacra Famiglia” vive ogni esperienza, confronto e collaborazione... proprio come una famiglia; La Sacra FAMIGLIA che tra pochi giorni andremo a festeggiare con l’Avvento del Santo Natale.Al fine di rendere vero e Santo questo Natale, vissuto senza consumismo e banalità la scuola materna credendo nei valori cattolici, propone ai bambini forti momenti di preghiera a scuola, attraverso impegni settimanali:- L’Accoglienza- Capacità di salutare- Donare a chi è meno fortunato (attraverso la raccolta di generi alimentari a lunga scadenza)- La preghieraLa nostra scuola d’ispirazione Cattolica ritiene importante il con-fronto territoriale a l’accoglienza generazionale, ecco perchè ai bambini viene proposta una visita agli ospiti della casa di soggiorno per anziani, i bambini realizzeranno un piccolo dono di Natale per gli ospiti, allietando la mattina con canti e poesie.Riteniamo essenziale il confronto e

la formazione delle famiglie, ecco perchè viene sempre proposto un momento di riflessione a scuola nel periodo dell’Avvento.- Non meno importante per i bambini l’attesa di S. Lucia!Quest’anno in un clima di col-laborazione, molte mamme e non-ne si sono dilettate a realizzare a scuola un “mercatino” Natalizio con: Angioletti, portacandele e ogni sorta di meraviglia (tutto rigorosamente fatto a mano), pro-ponendo anche un “mercatino” del libro , in collaborazione con la“libreria dei ragazzi” di Brescia.QUESTO È LO SPIRITO DI UNA “VERA FAMIGLIA”Verrà inoltre organizzata in Par-rocchia, il giorno 19/12/2014 alle ore 18,00, la festa di Natale animata dai bambini, con la rappresentazione della natività, canti, poesie ed infine un dolce rinfresco.Ricordiamo a chi fosse interessato, residente e non residente, che dal giorno 07/01/2015 dalle ore 8,30 saranno aperte le iscrizioni: alla scuola materna “Sacra Famiglia” che accoglie i bambini dai 3 anni e all’asilo nido “Tana dei cuccioli” che accoglie i bambini da 1 anno,

per l’anno scolastico 2015/2016 la coordinatrice sarà a disposizione per ogni informazione.

LA NOSTRA FAMIGLIA:

BAMBINI, PRESIDENTE, AMMINISTRATORI,

INSEGNANTI E PERSONALEAUGURANO A TUTTIUN SERENO NATALE

L’asilo Nido “La Tana dei Cuccioli” accoglie bambini da uno a tre anni. La sezione è suddivisa in tre gruppi: Gamberetti con maestra Luisa, Polipetti con maestra Elisa e Cavallucci marini con maestra Antonella. Quando il bambino abita la scuola si sente appartenere a quell’ambiente, si percepisce protagonista attivo delle prime relazioni che intesse in quel luogo, quindi il bambino deve trovare al nido spazi riconoscibili, spazi da vivere, spazi personalizzabili e sopratutto spazi sicuri. Il bambino deve “abitare” lo spazio e non semplicemente “occuparlo”, perchè all’interno di esso vive, gioca, lavora, si diverte. Il Nido dovrebbe offrire quindi piacere, sia ai bambini che agli adulti. La nostra è un’ampia sezione suddivisa in ANGOLI:Angolo morbido: è l’angolo del relax, della coccola.Angolo del gioco simbolico:comprende la cucina, l’armadio dei travestimenti, l’angolo delle macchi-

nine e delle costruzioni e l’angolo delle bambole e della “bellezza”.Angolo delle granaglie: un mo-bile a misura di bambino, per stimolare la fantasia del travaso. Angolo delle costruzioni e degli animali: un angolo tutto morbido per i più piccoli che ancora non camminano.Angolo dell’attività grafico-pittorica: è l’angolo dove si svolgono tutte le attività di “pasticciamento”. Tempera a muro, a terra, a tavolino, disegno con i gessi, con le matite, con i pennarelli; manipolazione di pasta di sale, zucchero colorato, didò, sapone colorato...Abbiamo una stanza dedicata al gioco euristico e una palestra utilizzata per dare sfogo alla nostra voglia di motricità.Quest’anno la nostra programmazione didattica annuale è divisa in due parti e viene svolta nei mesi di novembre e nei mesi di marzo e aprile.La prima parte è dedicata alla stimolazione sensoriale:

TOCCO IL MONDO INTORNO A ME... E LO FACCIO INSIEME A TE!!! Quest’anno abbiamo voluto porre l’attenzione sull’aspetto manipolativo, insieme costruiremo delle tavolette ludiche e tattili dove i bambini potranno poi sperimentare insieme i vari materiali. In questa età è risaputo che la manipolazione è lo strumento fondamentale per la conoscenza e la scoperta del mondo che li circonda, quindi proporre loro materiali grezzi- rivisitati fa si che sperimentino nuove emozioni e sensazioni, attività differenti che in casa non tutti potrebbero vivere.Per quanto riguarda la seconda parte, stiamo ancora programmando per rendere il tutto più speciale possibile.Luisa, Elisa e Antonella vi aspettano a visitare la struttura SABATO 13 dicembre 2014 dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 16.00.

Vi ricordiamo il nostro sito internet: www.latanadeicuccioli.webnode.ite… la nostra pagina Facebook: Asilo Nido la tana dei cuccioli.

Sacra Famiglia: Una scuola che merita fiducia

IL NIDO

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ABBONAMENTO IL GIORNALE DELLA PARROCCHIA

Non poteva avere un nome più appropriato il Giornale della Parrocchia, si chiama “Vita Nostra”.Racconta la vita di Bedizzole,

della Comunità Parrocchiale in-nanzitutto: degli eventi straordinari che la caratterizzano, del Cammino di fede, della vita dell’oratorio – dei gruppi – delle associazioni – delle scuole cattoliche – dei tempi liturgici – delle feste – dei momenti belli e tristi – delle gite – delle feste..

di tutto ciò che succede in una parrocchia.Una comunità cristiana è inserita però in un paese, fa parte di una società … ecco perchè “Vita Nostra” parla pure del paese, dei suoi problemi, di ciò che accade nella nostra cittadina.

Bedizzole è un comune dove la vivi-bilità è buona. Sono concordi le tre cariche più alte in materia di sicu-rezza nell’affermare che Bedizzole sia un paese sicuro. Il sindaco e i co-mandanti delle stazioni dei Carabi-nieri e Polizia locale si sono espressi pressochè all’unisono nell’afferma-re che Bedizzole non sia più perico-loso di altri paesi simili per dimensio-ni e densità di abitanti.Si registrano gli stessi problemi evi-denziati anche in altri comuni affini e il numero di denunce presentate consente di delineare un quadro positivo in merito alla quantità e alla qualità dei reati commessi.Insomma Bedizzole non si com-metterebbero più reati che altrove e le denunce registrate alle forze dell’ordine riguarderebbero reati non gravissimi, anche se percepiti come molto fastidiosi dall’opinione pubblica, per lo più furti o tentativi di furto.Il Maresciallo Maurizio Caserta,comandante della stazione dei Carabinieri, spiega che addirittura il numero dei reati commessi in pae-se sarebbe tutto sommato basso, se relazionato a quello degli abitanti: le cifre ufficiali possono giungere solo dalla prefettura, chiarisce, ma è evidente dell’esigua quantità di denunce raccolte che la situazione

BEDIZZOLE, TERRITORIO PRESIDIATOANCHE SE CON MOLTA DISCREZIONEIl livello di scippi e borseggi è mediamente basso,anche se segnali di preoccupazione riguardano i furti nelle abitazioni

sia tutt’altro che allarmante.Per Patrizio Tosoni, Comandante della locale che opera tra Bedizzo-le e Lonato, la situazione rispetto a qualche anno fa è migliorata mol-to anche grazie al grande impe-gno che mettiamo nella presenza sul territorio, presenza che spesso non viene percepita dalla popo-lazione ma che ha risvolti positivi sia in termini di prevenzione, sia di repressione dei reati. Inoltre, per il Comandante Tosoni, se si confron-ta il numero di interventi quotidiani effettuati su Bedizzole con quello di Lonato, appare chiaro che il livello di vivibilità in termine di ordine pub-blico di Bedizzole sia molto elevato.È dello stesso avviso pure il sinda-co Giovanni Cottini che evidenzia

comunque la necessità di tranquil-lizzare i cittadini su un tema così ur-gente come quello della sicurezza.In merito ai furti, Cottini parla di fatti a dir poco odiosi che creano un forte disagio nella popolazione, seppur la situazione sia normale per un paese come il nostro.Il sindaco sottolinea poi la fortuna di avere sul territorio due forze di polizia che collaborano e dialoga-no costantemente e annuncia che l’amministrazione sta verificando la possibilità di installare telecamere agli ingressi del paese, in modo che le automobili in entrata possono es-sere eventualmente identificate.Un modo per potenziare la sicurez-za dei cittadini e far si che si senta-no concretamente più protetti.

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Il giorno 11 ottobre 2014 alle ore 17,30 presso il Santuario di Mascia-ga, si è celebrato il 30° anniversario di matrimonio di Loretta e Emilio.E’ stata una celebrazione Eucaristi-ca molto partecipata e vissuta con commozione da parte dei figli, dei tantissimi amici, dei parenti e del sacerdote celebrante don Sandro Tuccinardi, carissimo amico di Lo-retta e Emilio.Questa celebrazione è stata l’oc-casione che ci ha permesso di ri-flettere, alla luce della Parola, sulla nostra comune vocazione: il matri-monio. Ringraziamo il Signore per ciò che siete stati per tutti noi: pre-senze vive e significative.

Ogni domenica era in chiesa con noi a Pontenove, alla Messa delle 9.30. Era sempre lei che metteva il giornalino della Parrocchia nelle nostre cassette della posta.Rita, una presenza forte, ma delicata e discreta, una testimonianza vera, di quelle che non hanno bisogno di essere sbandierate ai quattro venti, ne’ vociate con il megafono.Rita è stata forte di Fede e di Speranza e per questo noi di Pontenove ci sentiamo di ringraziarla come comunità cristiana e la ricordiamo così, mentre con noi era riunita intorno alla Mensa eucaristica della Domenica. Con lei abbiamo condiviso anche la sofferenza e

Un ricordo della nostra Ritala preoccupazione dei momenti difficili per la sua salute sempre più vacillante, anche senza gesti eclatanti, anche solo pregando forte per lei. Il tempo della prova per Rita è stato lungo e doloroso, ma ogni volta che la incontravi e le chiedevi “come va?”, sorrideva e, dopo un breve scambio di parole, lei concludeva con un “andiamo avanti”.In effetti, lei è proprio andata avanti, tanto avanti da raggiungere la méta. Ora la pensiamo nella Pasqua eterna. Ora lei sta “oltre” e così lontana dalla nostra quotidiana frenesia, dai nostri affanni inutili, ora lei sta nella casa del Padre. Siamo certi di questo, anche se ci manca tanto.

Grazie per la vostra generosa ami-cizia e testimonianza di coppia, di sposi e genitori cristiani.Ci e vi auguriamo che i momen-ti vissuti insieme, si prolunghino nel tempo, facendoci pregustare la

gioia e arricchendone il ricordo.Che il vostro amore non venga mai meno e arricchisca la vita di chi in-contrerete sulla vostra strada.

I vostri amici

Il matrimoniouna vocazione

Sarebbe troppo riduttivo se “Vita Nostra” raccontasse solo di ciò che avviene in sacrestia, delle messe, delle celebrazioni.Quindi continuerà a raccontare di tutto e di tutti, pur sapendo che non incontra l’approvazione di tutti, che mette alcuni di fronte alle

loro responsabilità, non approva le scelte di qualcuno, denuncia certi comportamenti, sottolinea certe ingiustizie. “Vita Nostra” è una voce che scomoda, fa riflettere, richiama, approva, disapprova, non pretende di avere l’approvazione di tutti.Ringraziamo quanti continuano a

sostenerci, ad incoraggiarci, ad esserci vicini.

L’abbonamento è sempre di Euro 25,00.E’ bene consegnarlo all’incaricata con il numero di dicembre.

La redazione

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COSP Bedizzole verso il trentesimo Correva l’anno 1985 quando un primo manipolo di persone diede vita al Centro Operativo Soccorso Pubblico Bedizzole. L’anno 2014 che tra poche settimane si conclude, apre le porte a quello che sarà il trentesimo anno di attività per gli attuali oltre 120 volontari dell’Associazione. 30 anni di crescita, tra momenti di gioia e difficoltà ma che oggi i Volontari guardano col sorriso dei numeri che generano: 8 mezzi di soccorso che percorrono quasi 100.000km ogni anno (83.000km a fine ottobre), oltre 2.300 interventi di soccorso svolti 24h su 24h ma sopratutto la gioia di rendersi utili al prossimo, senza distinzione d’età, di razza e di condizione sociale ed economica. Dove c’è bisogno di soccorso e aiuto sanitario, il COSP c’è: sia per le emergenza, per le assistenze alle manifestazioni sportive che per gli innumerevoli servizi di trasporto per visite mediche, accompagnamenti e dimissioni.

Il sodalizio guidato dal presidente Luigi Apostoli, la vicepresidente Michela Laffranchi, la segretaria

Valentina Perlotti, la tesoriera Isabella Cargnoni, affiancati dai consiglieri Matteo Bertè, Andrea Biemmi e Claudio Bottarelli, può oggi contare su 5 ambulanze di rianimazione, 1 automedica, 1 autovettura ed 1 furgone logistico, ma può soprattutto contare su oltre 120 soccorritori formati da 5 istruttori della Regione Lombardia guidati da Giovanni Piccinali, 3 formatori di autisti e un ampio stuolo di istruttori interni che erogano corsi di formazione, dalle scuole elementari, medie ad aziende, società sportive e realtà del territorio. Senza dimenticare l’annuale corso che da settembre sviluppa le sue oltre 120h di programma fino a giugno, quando gli allievi affronteranno l’esame di certificazione regionale Soccorritore.

Sempre disponibile con le ultime notizie dell’associazione è il sito www.cospbedizzole.org

Centro Operativo Soccorso Pubblico - Bedizzole via Mons. Bontacchio, 1 25081 Bedizzole (Brescia) Tel. 0306870550 - Fax. 0306871208 www.cospbedizzole.org

COSP - BedizzoleDALLA CASA DI SOGGIORNO

PER ANZIANI - Onlus

Lunedi 24 Novembre ore 15.30Castagnata e Vin brulè con il

gruppo alpini di Bedizzole

Mercoledi 10 Dicembre ore 15.30Grande Tombolata di S. Lucia

(Salone Animazione - 1° piano RSA)

Giovedi 11 Dicembre ore 10.00Visita e scambio di auguri agli

ospiti da parte dei bambini della Scuola Materna Sacra Famiglia

Martedi 16 Dicembre ore 10.30Concerto canoro degli ospiti del

Centro Diurno Integrato

Venerdi 19 Dicembre ore 15.30“Le canzoni del Trio Lescano”

concerto

Martedi 23 Dicembre ore 15.30Festa di Natale della Fondazione

con la celebrazione della S.Messaanimata dal coro degli ospiti e a seguire il buffet e l’estrazione dei

biglietti vincenti della Lotteria (Salone Animazione - 1° piano RSA)

Sabato 17 Gennaio ore 16.00“Il saggio dei nonni”

spettacolo dell’Associazione Liberi Pensionati Attivi

Nel periodo Natalizio riaprela Pesca di beneficienzaa cura delle volontarie

e torna la Lotteria per finanziare iniziative a favore degli ospiti

della Casa di Soggiorno

Programma Natale

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25 vita nostra

SPORT

SCUOLA CALCIO IN ORATORIOIn un oratorio che è “scuola di vita, di fede, di educazione” ci sta bene anche una “scuola calcio”, una scuola che non insegna semplicemente a vincere una partita di calcio ma la partita della vita.Aiuta perciò a fare squadra, ad accogliersi, a perdonarsi , ad essere educati, a rispettarsi …La Scuola calcio dell’Oratorio punta più alla partita della vita che a quella del campo!!!!Un grazie particolare allo sponsor: Meccanica PIERRE

Il Basket Bedizzole esiste dal 1979, quando la volontà di pochi l’ha fatto nascere ed iscrivere al campionato di Prima Divisione Maschile ed ha aperto le porte a molti ragazzi delle allora Scuole Medie ad uno sport allora poco conosciuto (compreso l’attuale Sindaco Giovanni Cottini). La passione di quei giorni arriva ai giorni nostri, con il sempre verde Giampiero Cominelli alla Presidenza. Attualmente, anche attraverso la stretta collabo-razione con Basket Più, iniziata tre anni fa, sono oltre cento i piccoli atleti di Bedizzole, e qualcuno ormai già più grande, che si allenano e giocano nelle palestre, divisi tra Minibasket (Pulcini, Scoiattoli, Aquilotti e Esordienti) e Campionati Ufficiali (Under 13, Under 14 e Under 15), sotto la guida degli Istruttori Fabio Tosoni, Andrea Pasini e Diego Sguaizer. Il prossimo passo, ora che il settore giovanile ha ripresto corpo e numeri è la volontà del “Cicci” è di avere al più presto una prima squadra nella quale far giocare anche i nostri giovani. Ovviamente, per chi volesse provare l’esperienza di fare due tiri in un canestro le palestre sono sempre aperte. Buon Basket a Tutti !!!

BASKET Esordienti

Aquilotti S. Vito Scoiattoli Bedizzole

Under 13 Scoiattoli S. Vito

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L’Associazione Terza Età fu fondata nel lontano 1990 da un gruppo di volenterosi Bedizzolesi, coordinati dai servizi sociali del comune, che avevano a cuore le necessità degli anziani e promuovere tante iniziati-ve a loro favore.La sede storica utilizzata per mol-ti anni era situata in Via F.lli Chiodi presso la ex farmacia comuna-le. Successivamente, nell’anno 1999/2000, l’Associazione venne posizionata in Via Libertà n. 36 dove attualmente utilizza i locali del Co-mune di Bedizzole, locali adeguati alle necessità occorrenti per svol-gere e raggiungere gli scopi previsti dallo statuto, (iniziative assistenziali, sociali, formative, culturali, ricreati-

Associazione terza età Onlusve, diretta al potenziamento delle capacità presenti nelle persone anziane, e con gruppi di volontaria-to esistenti sul territorio). Lo statuto venne formalizzato nel 1998, debi-tamente registrato all’ufficio Impo-ste di Lonato e tuttora in Vigore.Il Direttivo è composto da 9 perso-ne che al loro interno nominano i vari responsabili e che durano in carica per tre anni, rinnovabili.Attualmente l’Associazione è iscrit-ta presso la Provincia di Brescia al Centro Volontariato e presso la Re-gione Lombardia quale organizza-zione di volontariato. Fra le tante iniziative ricordiamo che nell’anno 2011/2012 abbiamo contribuito a ristrutturare l’organo del Santuario

di Masciaga con una cifra impor-tante.Altre iniziative sono state indirizza-te ad aiutare alcune famiglie che si trovano in difficoltà. I nostri iscritti sono 317 e frequentano il Centro assiduamente, che propone diver-se iniziative (giochi, incontri con medici, tombolate, pranzi sociali, gite culturali con contributo ed il ballo domenicale).L’attuale Presidente è la Sig.ra An-giola MELCHIORI coadiuvata dal Vice Presidente Elleno RAVELLI e da altre volontarie e volontari.Chi vorrà frequentare il nostro Cen-tro, come sempre sarà ben accolto dal personale volontario.

Locanda Tre Corone: un’ambiente parrocchiale completamente rinnovato

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Conoscere una guerra non significa violenza ma al contrario; conosce-re una guerra serve a capire il vero significato della pace.Pace vuol dire amore, la pace vuol dire sperare, la pace vuol dire pregare, la pace è una parola im-portante, una parola lodevole, un sogno incantevole, che tutti noi dobbiamo imparare ad apprezza-re. Per meglio dare un senso a que-ste parole, domenica 2 novembre 2014, grazie alla collaborazione tra il Gruppo Alpini di Bedizzole e il Comune è stata inaugurata nel-la Sala Disciplina in Piazza Vittorio Emanuele II la mostra di cimeli del-la collezione privata della Signora Carla Sandonà intitolata: “Vieni ti racconto una storia vera ... la Gran-de Guerra”. La realizzazione della mostra ha dato inizio alle comme-

morazioni per il centenario della Grande Guerra cercando di sen-sibilizzare i cittadini bedizzolesi ... e soprattutto le nuove generazioni, cercando di avvicinarli a queste nostre tristi pagine di storia, attra-verso l’esposizione di fotografie e cimeli esclusivamente utilizzati nella Grande Guerra da giovani soldati che hanno dato la loro vita lascian-do migliaia di madri, padri e spose in un lutto che cento anni non sono ancora bastati ad alleviare il do-lore. Le presenze sono state molto gratificanti per tutti quelli che han-no creduto in questa iniziativa sin dal momento dell’inaugurazione e ha ripagato l’impegno per i pre-parativi da parte del Gruppo Alpini di Bedizzole e della Signora Carla Sandonà. Si è già pensato di ripe-terla in un futuro per far si che non

“Vieni ti racconto una storia vera ...la Grande Guerra”

vengano dimenticati i nostri Cadu-ti per una giusta causa e che tutti noi abbiamo avuto come grande e importante eredità. Nella settima-na successiva, dal 3 al 9 novembre, oltre ... ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado be-dizzolesi hanno visitato la mostra di cimeli, reperti e documenti della collezione privata, avendo modo di vedere fotografie e oggetti inerenti il primo conflitto mondiale in un al-lestimento che rispetta i criteri tem-porali e tematici di un evento che ha rivestito grande importanza, non solo dal punto di vista storico. Con-cludendo: i nostri più sentiti ringra-ziamenti a tutti i cittadini bedizzolesi per la vostra graditissima visita alla mostra “Vieni ti racconto una storia vera ... la Grande Guerrra”

Auguri a Nonna Gina

Festa degli Anniversari di Matrimonio

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28 vita nostra

DICEMBRE 2014

MARTEDI 16 INIZIO NOVENA DI NATALE• ore 8.30 Messa e confessioni per gli adulti

MERCOLEDI 17 • ore 16.30 Confessioni elementari in chiesa

parocchiale

GIOVEDI 18 • ore 19.00 Messa presso la sede Bcc per i

dipendenti• ore 20.30 Celebrazione per tutte le famiglie

dei ragazzi dell’ICFR in parrocchia

VENERDI 19 • ore 16.15 Confessioni ragazzi medie in

parrocchia• ore 18.00 Preghiera “Aspettando il Natale”

per bambini e genitori scuola materna Sacra Famiglia

SABATO 20 • ore 10.00 Preparazione al Natale per alunni

e genitori scuola elementare Maddalena di Canossa

• ore 18.30 Preparazione al Natale per tutti gli sportivi e auguri in oratorio

DOMENICA 21 IV DI AVVENTO

LUNEDI 22 Giornata Penitenziale• Confessioni in Santuario per le parrocchie

dell’unità pastorale (ore 9-12 e ore 15-18)• ore 20.30 Liturgia penitenziale e confessioni

per le parrocchie dell’unità pastorale in Parrocchia

MARTEDI 23 • ore 8.30 e ore 18.00 Messa e confessioni• ore 15.00 Messa presso il Centro Sociale• ore 15.30 Natale presso la casa di soggiorno

per anziani• ore 20.30 Liturgia penitenziale e confessioni

per adolescenti e giovani dell’unità pastorale in Santuario

MERCOLEDI 24 VIGILIA DI NATALE• Confessioni ore 9-12 e ore 15-19• Ore 23.15 Veglia di preghiera (animata dagli

adolescenti) e Messa di Mezzanotte – auguri in piazza

GIOVEDI 25 NATALE DEL SIGNORE• Messe con Orario Festivo• ore 11,15 Messa solenne con la corale Santo

Stefano• ore 16.00 Vespro e Messa in Santuario• ore 17,00 Messa a Pontenove – Monteroseo –

Cogozzo – Macesina• ore 18,00 Messa a Cantrina• ore 18,00 Vespri solenni e Messa in Parrocchia

VENERDI 26 S. STEFANO PATRONODELLA PARROCCHIA

• Messe con orario Festivo (sospesa la messa delle 11,15 e nelle frazioni)

• ore 18,30 Solenne Concelebrazione presieduta da Mons. Tino Clementi Arciprete di Manerbio – Presentazione alla comunità dei Comunicandi e Cresimandi accompagnati dai genitori e dai padrini - Aperitivo in piazza offerto dagli alpini

DOMENICA 28 FESTA DELLA SACRA FAMIGLIA S. TOMMASO BECKET

• Ore 18.30 Messa a San Tommaso – Festa Patronale

MERCOLEDI 31 S. SILVESTRO• ore 18,30 Messa – Benedizione eucaristica -

Ricordo dei Battesimi del 2014 canto del “Te Deum”

• Festa dell’Ultimo dell’Anno in Oratorio per le famiglie della Scuola Materna Sacra Famiglia

GENNAIO 2015

GIOVEDI 1 SOLENNITÀ DI MARIA MADRE DI DIO – GIORNATA DELLA PACE

• Messe con orario festivo (sospesa la Messa delle ore 11,15)

• ore 16,00 Vespri e Messa in Santuario• ore 18,30 Messa solenne di Inizio Anno –

benedizione eucaristica e canto del “Veni Creator”

SABATO 3 PRIMO SABATO DEL MESE• Campo invernale per adolescenti

DOMENICA 4 SECONDA DOMENICA DOPO IL NATALE

• Messeconorariofestivo• Ore 11.15 Celebrazione dei battesimi

Calendario delle principali iniziative Parrocchiali

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29 vita nostra

MARTEDI 6 EPIFANIA DEL SIGNORE GIORNATA MONDIALE DELL’INFANZIA MISSIONARIA

• Orario festivo• Ore 15.00 Benedizione dei bambini e arrivo dei Magi • Ore 16.00 Vespro e messa solenne in Santuario

animata dal Coro Gospel “Amodonostro”• Ore 18.30 Messa con la Corale Santo Stefano

GIOVEDI 8 • Inizia il corso di preparazione al matrimonio presso

il centro parrocchiale

DOMENICA 11 FESTA DEL BATTESIMODEL SIGNORE

SABATO 17 S. ANTONIO ABATE• Benedizione delle stalle• Ore 19,00 Messa a Pontenove per gli agricoltori -

Cena

DOMENICA 18 INIZIA LA SETTIMANADI PREGHIERA PER L’UNITÀDEI CRISTIANI

• Ore 18,30 Inizia il Triduo dei defunti

Lunedì 19 – Martedi 20 - Mercoledì 21 TRIDUO DEI DEFUNTI

• Ore 8,30 Messa in suffragio dei defunti• Ore 15,30 Adorazione per gli adulti• Ore 16,15 “30 Minuti per Gesù”

Adorazione per tutti i ragazzi del Catechismo

• Ore 20.30 Messa in suffragio dei defuntiDOMENICA 25 FESTA DI SAN GIOVANNI BOSCO PATRONO DELLA GIOVENTU’

• Ore 10.00 Messa per ragazzi e famiglie – festa in oratorio

1° Giorno : ... EREVAN – VOLO NON DIRETTO DA COMUNICARE IN SEGUITO 2° Giorno : EREVAN Arrivo previsto nelle prime ore del mattino, disbrigo delle formalità doganali e trasferimento in hotel. Prima colazione. Tempo a disposizione per il riposo. Pranzo in ristorante. Pomeriggio dedicato alla visita panoramica della città. Si visiteranno (ingressi inclusi) l’Istituto dei Manoscritti antichi Matenadaran, dove sono conservati importanti manoscritti di illustri studiosi e scienziati ed i primi libri stampati in Armenia risalenti al XVI sec.; visita del Memoriale e del Museo del Genocidio. Cena e pernottamento. 3° Giorno : EREVAN - KHOR VIRAP - NORAVANK – EREVAN Prima colazione in hotel. Partenza per Khor Virap e visita del famoso Monastero che sorge nel luogo di prigionia di San Gregorio Illuminatore, a cui si deve la conversione dell’Armenia. Dal Monastero si gode di una splendida vista del biblico Monte Ararat. Proseguimento per il Villaggio di Areni, e visita della sua Chiesa. Terminata la visita, proseguimento per il Monastero di Noravank (XII-XIV), in spettacolare posizione sulla cima di un precipizio. Pranzo a pic nic. Nel pomeriggio, rientro a Ereven. Cena e pernottamento. 4° Giorno : EREVAN - ASHTARAK - AMBERD – EREVAN Prima colazione in hotel. Partenza in pullman per Ashtarak e visita della cittadina famosa per le sue chiese secolari. Proseguimento per Amberd, un complesso-fortezza con la chiesa costruita sul pendio del Monte Aragats; Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita al Convento di Hovhannavank e al complesso religioso di Sasmosavank. Rientro ad Erevan. Cena e pernottamento. 5° Giorno : EREVAN - ALAVERDI – EREVAN Prima colazione in hotel. Partenza in pullman per la città di Alaverdi, una città con miniere di rame situata nella valle del fiume Debed, nell’ Armenia nord-orientale. Si visiteranno (ingressi inclusi) : il Monastero Aghpat (X-XIII sec.) in posizione splendida sulla gola del fiume Debed; il Monastero di Sanain (eretto tra il X e il XIII secolo), suggestivo complesso con chiese, tombe e moltissime Khatchkar. Pranzo. Rientro a Erevan. Cena e pernottamento. 6° Giorno : EREVAN - ETCHMIADZIN – EREVAN Prima colazione in hotel. Mattinata dedicata alla visita del Complesso di Etchmiazdin (ingresso incluso), vero e proprio centro spirituale del Cristianesimo in Armenia: visita della Cattedrale. Visita alle chiese di S. Gasane e San Shoghagat. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, visita alle chiese di Santa Hripsime e Santa Gayané. Rientro a Erevan. Visita del Mercato all’aperto di Erevan, molto particolare per colori e profumi. Cena e pernottamento.7° Giorno : EREVAN - LAGO SEVAN - HAGHARDZIN – EREVAN Prima colazione in hotel. Partenza in pullman per il Lago Sevan, lago principale dell’Armenia che si trova a circa 2.000 metri al di sopra del livello del mare, importante per l’agricoltura del paese. Arrivo, e visita del Complesso religioso di Haghardzin e Goshavank. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita alle Chiese di Peninsula a Noraduz, dove vi si trovano monumenti di varie epoche e una vasta quantità di “khachkars”, croci in pietra, una delle manifestazioni più originali della cultura e del costume religioso armeno. Arrivo a Erevan, cena e pernottamento. 8° Giorno : EREVAN - GARNI - GEGHARD- EREVAN Prima colazione in hotel. Mattinata dedicata alla visita all’Arco di Yeghishe Charents da dove si ha una splendida vista del Monte Ararat; continuando con la visita al Tempio pagano di Garni, dalle classiche linee ellenistiche, l’unico del genere esistente in Armenia. Proseguimento per il Monastero di Gheghard, noto nell’antichità come quello delle Sette Chiese o della Lancia, nome derivato dalla reliquia che si narra ferì al costato Gesù. In tempo utile trasferimento in aeroporto per il volo di rientro in Italia.

PARROCCHIA SANTO STEFANO - BEDIZZOLE propone viaggio in ARMENIA

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stelle;- assicurazione medico-bagaglio.

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PAPA PIERINO di anni 88

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Caldera Arianna di Roberto e Salaorni Paola

Da Silvia Ruano Gabriel di Carlos e Facchetti Desirè

Menegatti Ilaria di Cristian e Milanesi Alice

Marchetti Diletta Maria di Claudio e Botta Roberta

Sono nuovi Figli di DioAntonioli Ares di Ettore e Pompei Simona

Del Bono Andrea di Gianluca e Zani Erica

Panada Giovanni di Claudio e di Pintossi Milena

Solarino Dario di Orazio e di Caldana Francesca

25° di Matrimonio Coniugi Liloni

Dal primo numero del 2015 verranno pubblicate sul bollettino le fotografie dei nostri cari defunti.Invitiamo perciò a portare le foto subito dopo il funerale.

Battesimi di Dicembre

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