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Milano, 19 settembre 2012

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•  La rete è per tutte le imprese, senza distinzione: ciascuna deve trovare il “proprio” modo di stare in rete. L’importante è non farsi ossessionare dai numeri: quanti fan ho?

La rete è per le imprese B2C

•  Se utilizzati con intelligenza e strategia corretta i SM sono strumenti di comunicazione e di relazione per tutte le aziende. Tutto sta nel trovare il media corretto per quel che si vuole fare

I social media non si addicono all’azienda

•  Ormai la crescita della presenza di over 50 in rete ha tassi di crescita superiori a quelli delle altre fasce di età: 45-55 = oltre 5 mio

•  55-64 = quasi 3 mio (+11 )

La rete è un “paese” per giovani

(sfaccendati)

•  Stare in rete significa esporsi La rete è pericolosa

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Più target a cui indirizzare la comunicazione

•  Non più solo media •  .. ma anche canali social (FB, Twitter, community, etc) •  …i blogger •  … e gli utenti finali

Approccio diverso a seconda dei target:

•  Non più solo linguaggio tradizionale •  ..ma anche un linguaggio meno formale

Utilizzo di diversi strumenti

•  Cs tradizionale •  SMR •  Article Marketing •  Post/Tweet •  Video/Foto

La comunicazione si moltiplica e si fa più complessa. Maggiore è la concertazione migliore è l’efficacia

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Notizia/Messaggio

aziendale Testo SMR

Testo Article MKTG

Testo Blogger Tweet

FB

Multimedia

(youtube, vimeo, Flickr,

QRcode)

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…

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L’article marketing è un efficace metodo per pubblicizzare prodotti e servizi di un’azienda. Se scritto in maniera corretta, aumenterà notevolmente la vostra visibilità sul Web.

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Uguali •  Per tutti le relazione è alla base di ogni proficua

collaborazione •  Sono entrambi in cerca della notizia •  Anche i blogger a volte non sono “indipendenti” Diversi •  Per i blogger spesso la disponibilità di orario è

limitata (molti lavorano) •  Ai blogger non piace partecipare alle conferenza

stampa tradizionali •  I blogger vogliono conversazioni genuine che

generino dialogo e interazione

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I dialoghi e i fan non crescono da soli

Maggiore è la possibilità di partecipare e più viva è la conversazione

Mettersi sempre nei panni del nostro interlocutore

Creare un contenuto che soddisfi un’esigenza

Farsi trovare, farsi leggere, farsi condividere, coinvolgere e, in ultima analisi, generare qualche forma di ritorno (call to action)

Ci vogliono attività e budget dedicati

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Monitoraggio

Mappatura profonda •  Individuare gli

“snodi” cruciali delle conversazioni

Mappatura selettiva •  Detrattori •  Sostenitori •  Neutri

Intervenire •  Dimenticare i

detrattori •  Coinvolgere i

sostenitori •  Dialogare con i

neutri

PR

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Costanza

Leggerezza

9

Fantasia

Nervi saldi