12 calabria fotografia passato e presente il racconto fotografico si è svolto nell’area grecanica...

12 Il paesaggio del vino: nuove forme di conoscenza del territorio

“Sostegno ai giovani talenti”. Progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale.

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Passato e presentedi Giuditta Marino

Il racconto fotografico si è svolto nell’area grecanica della provincia di Reggio di Calabria. Esso intende cogliere gli stretti, quasi invisibili ma attuali legami esistenti tra la costa ionica del reggino, la Grecia e il vino. Seguendo una precisa direzione narrativa, servendosi di suggestioni e dettagli, l’autrice riesce a contestualizzare all’interno dei paesaggi tipici dell’area grecanica elementi che narrano della produzione vitivinicola, la cui presenza fa quasi da sottofondo ad un’area geografica in cui il cui presente pare indissolubilmente legato alla grandezza del passato.

13Il paesaggio del vino: nuove forme di conoscenza del territorio




Giuditta MarinoGiovane fotografa calabrese. Si forma frequentando il Master di I° livello alla Scuola di Fotografia “Il cerchio dell’immagine” nel 2016 e frequenta workshop tenuti da professionisti come Massimo Mastrorillo, Graziano Panfili, Lina Pallotta, Lynn Johnson. Svolge nel 2017 uno stage presso uno studio fotografico, occupandosi di fotografia di eventi e cerimonie, di postproduzione fotografica ed impaginazione. Continua a svolgere una ricerca fotografica personale, i suoi racconti sono caratterizzati da una visione soggettiva e particolare della realtà.



“Una vigna che sale sul dorso di un colle fino a incidersi nel cielo, è una vista familiare, eppure le cortine dei filari semplici e profonde appaiono una porta magica.Sotto le viti è terra rossa dissodata, le foglie nascondono tesori, e di là dalle foglie sta il cielo.”– Cesare Pavese, Feria d’agosto, Einaudi, Torino 1946

Dialogo tra uomo, natura e produttivitàdi Alessia Rita Palermiti

Il percorso intrapreso per il percorso fotografico legato al progetto dell’Associazione Città del Vino resta legato alla mia ricerca fotografica territoriale. Il progetto fotografico illustra il rapporto tra paesaggio produttivo (legato alla viticoltura) e paesaggio costruito urbano, dalla costa tirrenica alla jonica. Ho fotografato i territori tra costa jonica e tirrenica, confrontandomi con i produttori e diverse professionalità che entrano in campo, da enologi ad agronomi, o storici locali. La morfologia del territorio calabrese dalla Costa Viola all’area Jonica presenta delle peculiarità che incidono fortemente sulla struttura dei vigneti e di conseguenza anche sulla qualità e caratteristiche organolettiche dei vini prodotti.

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COSTA VIOLA, BAGNARAVista dalla strada provinciale per Solano.

COSTA VIOLALa Costa Viola è la costa del litorale tirrenico di Reggio Calabria, che comprende i territori di Villa S.G., Bagnara C., Palmi, Scilla e Seminara, è caratterizzata dai terrazzamenti costituitidal tipici muri a secco chiamati “armacìe”, dove la viticoltura è praticata su forti pendenze o a strapiombo sul mare, il terreno è molto ricco ed abbastanza morbido, i vigneti hanno una buona esposizione e le aree risultano ben ventilate. I terrazzamenti sono costituiti da muri a secco ed acquidocci in pietrame, sui quali la coltivazione della vite è costituita da sistemi a pergola e/o pergola alta, recentemente è diffusa la struttura a spalliera con potatura a Guyot ed a Cordone speronato.



I PALMENTI DI FERRUZZANOPalmenti collinari, scavati solo in aree dove il terreno era sciolto e sorgevano a ridosso di antiche strade selciate, origine rialente al periodo della Magna Grecia, costituiti da vasche accoppiate con funzionispecifiche, nella vasca superiore si calcava l’uva e si facevano fermentare le vinacce, mentre in quella inferiore più piccola si raccoglieva il mosto

MOMENTI DI VENDEMMIAOriginariamente ad ogni vigneto era annesso un palmento per la lavorazione, oggi i palmenti “familiari” sono molto meno diffusi, e ancora persistono piccole realtà.Momento di unione familiare e geneazionale, in cui tutti sono chiamati a partecipare, in cui il ritorno alla terra fortifica il rapporto ed il rispetto per questo territorio che ancora in pochi hanno.



COSTA IONICA, PELLAROVista da proprietà privata.

COSTA JONICANell’area jonica mi sono concentrata sull’area di Palizzi, borgo rinomato per la produzione del Vino. La costa jonica è caratterizzata da terreni di matrice argillosa e calcarea, con un forte clima caldo e ventilato, che favoriscono la produzione di vini rossi di alta gradazione, sapidi e minerali. Le produzioni collinari sono molto diffuse, tutto il litorale è disegnato dai vigneti, che si affacciano sempre sul mare. I viticoltori calabresi anno conservato uno straordinario patrimonio di varietà autoctone, che ancora oggi sono alla base dei vini più famosi della Regione.



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di Glauco Canalis

Le immagini qui presenti sono un estratto del mio progetto svolto in collaborazione con l’Associazione nazionale Città del Vino. Il progetto è intitolato “Diario di un viaggio in Calabria: Un racconto per immagini”Con questo diario propongo un approccio flaneurista al paesaggio Calabrese, con uno sguardo ai territori in cui si vinifica ed i suoi abitanti. Seguendo il metodo dei viaggiatori inglesi come Edward Lear, ho scelto di visitare, soffermandomi, cogliendo nozioni di storia e cultura in vari luoghi della provincia di Reggio Calabria, e lasciando che queste permeassero le mie riflessioni e percezioni in merito al paesaggio, al vino, ed in particolare al Mediterraneo.Ritengo che spesso il paesaggio sia sufficiente a parlare da sè. Istruisce ed informa i suoi abitanti, così come chi vi è di passaggio. La produzione del vino è per me il prodotto di un rapporto secolare tra l’uomo e il territorio, raffinato dalla storia, dal passaggio di culture, metodi e conoscenze che si sono susseguiti nel mediterraneo. Una simbiosi tra uomo, territorio e paesaggio Esplorare il territorio del vino corrisponde dunque ad un viaggio nella storia.

Diario di un viaggio in Calabria.Un racconto per immagini



Glauco Canalis, 1990, Piazza Armerina – Sicilia. Fotografo Documentarista, I l mio lavoro investiga i l concetto di identi tà e luogo attraverso piccole comunità e minoranze ed i l loro rapporto con i l paesaggio mediterraneo.

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