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Quaderni del Gruppo di Ur XI CONSIDERAZIONI SULLO SPIRITUALISMO CONTEMPORANEO D) I Riti di Misraïm & di Memphis Ediz.: Ottobre 2006. Justitia

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Quaderni del Gruppo di Ur

XI

CONSIDERAZIONI SULLO SPIRITUALISMO CONTEMPORANEO

D) I Riti di Misraïm & di Memphis

Ediz.: Ottobre 2006.

Justitia

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Ogni quaderno del Gruppo di Ur raccoglie, in forma organica e sintetica, quanto emersonell'omonimo forum, in relazione ad un determinato argomento. In esso si trovano, perciò, siacitazioni degli autori studiati, sia commenti. I quaderni si devono considerare in continuoaggiornamento, dal momento che l'emergere di nuovo materiale sull' argomento trattato puòrendere opportuna una nuova edizione.

INTRODUZIONE

I membri dell'O.E. hanno spesso fatto parte anche di svariate strutture massoniche, alcune dellequali costituiscono dirette emanazioni di tale Ordine. Tra esse, assieme alla Société desPhilosophes Inconnus del Barone de Tschoudy e al Rito Egiziano di Cagliostro (1743-1795),troviamo i Riti di Misraïm e di Memphis. Più evidente il legame nel caso del Rito di Misraïm, piùtortuoso nel caso del Rito di Memphis, dal carattere tendenzialmente più esteriore, perchèmaggiormente connesso ad ambienti militari e politici. In ogni caso, ad un certo punto, la storiadei due riti andò ad intrecciarsi indissolubilmente. In quel che segue saranno esaminate leorigini dei due riti, la vita massonica di Giuseppe Garibaldi, che nel 1881 li unificò, per primo, inun unico rito e sarà dato un accenno alla situazione successiva ed attuale.

Origini dei Riti di Misraïm e di Memphis

Pietro Negri: In un saggio del 1906 (1), Reghini criticò l'opposizione nei confronti degli alti gradi(come quelli di Misraïm) ed espresse rincrescimento per il fallimento di Mazzini e dell'americanoAlbert Pike nel creare "un rito segreto superiore a tutti gli altri, una sorta di Massoneria nellaMassoneria, che avrebbe unificato la divisa famiglia Massonica". A questo proposito, chi scriveha già sottolineato, in altro intervento, che il passaggio dalla Massoneria Operativa a quellaSpeculativa, con la conseguente affiliazione di un più grande numero di persone, non potevache portare (per avere più tempo per testare i veramente qualificati) ad un centellinamentodell'insegnamento e perciò ad organizzazioni con molti gradi. Del resto Reghini non faceva checonfermare l'atteggiamento dell'O.E. che, a suo tempo, aveva elargito all'Ordine di Misraïm iquattro gradi (e relativi importantissimi rituali) della cosiddetta "Scala di Napoli" (Gradi 87, 88, 89e 90, detti "Arcana Arcanorum").

(1) Arturo Reghini, "La massoneria come fattore intellettuale" in Leonardo, Ott.-Dic. 1906, p.297.

Danilo Di Mambro: L'abbreviazione O.E. sta per Ordine Egizio? E' possibile conoscere altre epiù precise notizie riguardanti il Rito di Memphis e Misraïm in ordine specialmente alle sueconnessioni con la Massoneria napoletana e/o una bibliografia in merito? Grazie.Pietro Negri: Coloro che scrivono in questo Forum, hanno tacitamente convenuto di indicarel'Ordine Egizio con la semplice sigla O.E., e perciò prescindendo dalle varianti talora "Egizie",talora "Rosacrociane", con le quali tale Ordine è stato chiamato, nel corso del tempo, da parte diorganizzazioni subordinate o collaterali.Per quanto riguarda il Rito di Misraïm praticamente tutti gli autori massonici ne indicano una

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origine recente italiana ed una più antica egizia. Ad es. lo storico massonico Claude-AntoineThory (1759-1827), che pubblicò nel 1815 gli "Acta Latomorum" (1), nella "Nomenclatura deiRiti Principali" afferma: "Questa Istituzione (Misraïm) che, in Francia, data solo da qualcheanno, era assai diffusa a Venezia e nelle isole dello Ionio. Esistono molti Capitoli di Misraïm inAbruzzo e nelle Puglie. Tutti i gradi, eccetto 88, 89 e 90 hanno nomi differenti. I nomi degliultimi tre gradi non sono noti, essi sono indicati nel manoscritto che ci fu comunicato comeriservato".

(1) C.A. Thory, Acta latomorum ou chronologie de l'histoire de la franche-maçonnerie françaiseet étrangère, (2 vol., Paris 1815, reprint Slatkine Genève 1980).

Alcuni anni più tardi, e cioè in uno scirtto del 1821 (2), Jacques-Philippe Levesque parlò intermini analoghi, pur mostrando maggiore incertezza sulle date e sui luoghi: "Ritengo chequesto Rito di Misraïm si sia stabilito a Parigi da cinque o sei anni. Venne dall'Italia dove godevadi una certa considerazione nelle isole Ionie e sulle rive del Golfo Adriatico. Nacque in Egitto".

(2) J.P.LEVESQUE, Aperçu général et historique des principales sectes maçonniques qui ontété les plus répandues dans tous les pays, Paris, Caillot, 1821.

E' assai noto che il Rito di Misraïm si diffuse in Francia ad opera di Gad Bedarride e dei suoi trefigli Marc (1776-1846), Michel (1778-1856) e Joseph (1787-1840). John Yarker (1833-1913)così descrive (3) questi inizi, facendo largo riferimento ad uno scritto di Marc Bedarride (4), chefu iniziato a Cesina, una località di Capri:

"Gad Bedarride di Cavillon andò nel 1771 ad Avignone, dove (egli dice) fu iniziato nellamassoneria da un certo Israele Cohen soprannominato Carosse; e, dopo alcuni anni, ottenne(l'equivalente) 77° Grado, a Tolosa. Nel 1782 un Egiziano di nome Ananiah visitò Cavillon ediede a Gad "un aumento di salario", vale a dire un più alto grado e forse noi dobbiamo aquesto "incremento" i gradi Talmudici e Cabalistici del Rito. Nelle vicissitudini dell'epoca, Gaddivenne Capitano di artiglieria a Nizza; qui si unì al G. M. Blanc e divenne un 87° Grado; inseguito fu fatto Sovrano Gran Maestro, 90° Grado, a Napoli, dal G. M. Palambo. La grandeautorità del Rito, Marc Bedarride, insieme ai suoi fratelli Michel e Joseph, nacque a Cavillon nel1766; Marc divenne un soldato e fu iniziato a Cesina, il 5 Gennaio 1801; a Parigi ricevette il 18°grado di Rosa Croce (il suo 46° grado) ed anche il 31° Grado del Rito S. A. & A. e, egli dice, il70° Grado del Rito di Mizraim. A quell'epoca il Capo del Rito era Bro Le Changeur, di Milano,che si dice abbia sistematizzato il 90° Grado durante l'anno 1805. Sembra che Ragon abbiaesaminato un certificato assegnato a B. Clavel nel 1811 da un Capitolo di Rosa Croce che siriuniva negli Abruzzi e che Marc Bedarride firmò come 77° grado. Nel 1813 Milano assegnòpatenti del 90° Grado ad alcuni fratelli di Parigi ed il grande Oriente ne accettò l'autorità, ma il22 Dicembre, 1817, il Rito si rese indipendente. Marc Bedarride stesso dichiarò di aver ricevutoil 90° Grado a Napoli e sembra che abbia avuto parte attiva nelle Logge Massoniche di Italia eFrancia".

Gastone Ventura (5) ha voluto identificare il Patriarca "Ananiah il Saggio", Grande ConservatoreEgiziano, con Cagliostro, ma la Massoneria Egiziana di Cagliostro, pur proveniendo daimedesimi ambienti dell'Ordine di Misraïm, non era basata su un sistema di alti gradi. Con ogniprobabilità, il cognome "Palambo" è semplicemente una storpiatura di "Palomba". Il G.M. NicolaPalomba fu anche membro della Loggia Perfetta Unione di Vincenzo di Sangro ed inoltreaffiliato alla Loggia romana, denominata Rèunion des Amis Sincerès (6)

(3) John Yarker, The Arcane Schools, Belfast, 1909, Cap. XI (The System Termed High-GradeSpeculative Freemasonry).(4) Marc Bedarride, De l'Ordre Maconique de Misraïm, de son antiquitè, de ses luttes et sesprogrès, Paris 1845, Bérnard et Comp.

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(5) G.Ventura, I Riti massonici di Misraïm e Memphis, Roma, Atanor, 1975.(6) Cfr.A.Zieger, Il tramonto di Cagliostro: il processo e la difesa, Trento 1970, pp.258-69; edanche R.di Castiglione, Alle sorgenti della Massoneria, Roma, Atanòr 1988, p.126.

Secondo la testimonianza di Ragon, che fu anch'egli coinvolto nell'introduzione del rito diMisraïm in Francia, i Gradi segreti del Regime di Napoli, meglio conosciuti come ArcanaArcanorum, furono importati da Napoli dai ff.^. Joly, Gabboria e Garcia il 20 novembre 1816.L'iniziazione a questi arcani era stata loro data a Napoli nel 1813. Ma, il 21 maggio 1814, i ff.^.Bédarride avevano già istallato a Parigi il loro regime che probabilmente, per quanto riguarda iquattro ultimi gradi, non presentava fino a quel momento alcun aspetto operativo. In particolareRagon afferma: "Riproduciamo i quattro ultimi gradi del Rito di Misraïm, portato dal SupremoConsiglio di Napoli dai ff. Joly, Gaborria e Garcia. Qualunque lettore imparziale, che liconfronterà, vedrà quanto questi gradi differiscano da quelli che enunciano i ff. Bédarride".Aggiunge anche in nota: "Questa spiegazione e gli sviluppi dei gradi 87, 88 e 89, che formanotutto il sistema filosofico del vero Rito di Misraïm, soddisfa lo spirito di ogni massone istruito...Tutto questo rito si riassume infatti nei quattro gradi filosofici di Napoli...". (7)

(7) Jean-Marie Ragon, Tegolatura Generale, Parigi, Collignon, 1861, pp. 247 e 307 nota 1.

Tullio Quasimodo: A Venezia, il Rito di Misraïm era apparso, secondo la maggior parte deglistudiosi, nel 1801 ad opera di Filalete Abraham, da taluni identificato col Conte GiuseppeGiulio Cesare Tassoni Estense (Modena 19-3-1759 + Milano 14-12-1821) Signore di Medelana,Parasacco e Rovereto, Marchese di Castelvecchio, Cavaliere dell'Ordine della Corona Ferreanel 1809 e Barone del Regno Italico dal 17-9-1811. L'identificazione è però alquanto dubbia,infatti Tassoni era in quel periodo diplomatico della Repubblica Cisalpina in Toscana (1) esuccessivamente ambasciatore del Regno d'Italia presso il Regno di Napoli. Così cheimmaginarsi una sua intensa attività massonica a Venezia appare piuttosto problematico (2).Riapparso fugacemente nel 1848 con la proclamazione della Repubblica Veneta, il ramo venetodel Rito di Misraïm fu risvegliato poi nel 1865.

(1) Schingo Francesco, "Il Regno d'Etruria (1801-1807) attraverso la corrispondenza di G.C.Tassoni, incaricato d'affari della Repubblica Cisalpina presso il governo toscano",1968.(2) Più probabile invece una sua funzione di collegamento con il Misraïm napoletano. [N.d.U.]

Frater Petrus: Il Rito di Memphis fa risalire, oltre che la sua origine remota, anche quellarecente proprio alla terra d'Egitto. Secondo Jacques-Etienne Marconis De Negre (1795-1868 ),che lo fondò nel 1838, egli stesso avrebbe semplicemente risvegliato (1) una trasmissioneiniziatica che alcuni Ufficiali francesi, già appartenenti ad una Loggia del Rito dei Filadelfi,avrebbero ricevuto in Egitto, durante la campagna napoleonica (1798-1801). In seguito al ritirodelle truppe francesi, essi avrebbero fondato nel 1815 a Montauban in Francia la loggia 'LesDisciples de Memphis', guidata da Samuel Honis e subito dopo (1816) dall'ufficiale di origineitaliana Gabriel Mathieu Marconis de Negre, padre di Jacques-Etienne.I detrattori di J.-E.Marconis fanno notare che egli, qualche anno prima di fondare l'Ordine diMemphis, fece parte per breve tempo dell'Ordine di Misraïm, dal quale fu espulso nel 1833 aParigi come J.-E. Marconis e successivamente a Lione nel 1834 sotto il nome di De Negre.Perciò egli avrebbe semplicemente creato una variante del Rito di Misraïm, senza avereperaltro la facoltà di trasmetterlo.Secondo John Yarker (2): "L'Antico e Primitivo Rito della Massoneria, Les Disciples deMemphis, è stato fondato come Gran Loggia a Montauban, Francia, nell'anno 1814, dagli ilustrifratelli Gabriel Mathieu Marconis de Negre, Samuel Honis del Cairo, Barone Dumas, HypoliteLabrunie, Marchese de Laroque, J. Pettitt ed altri. La base di questo sistema era il RitoPrimitivo, nel quale i Gradi non erano assolutamente definiti, poichè ogni Grado principaleaveva il potere di conferirne altri di natura simile. Le sette classi in cui il nostro Ordine è divisosono scuole per lo studio della gnosi massonica, della fisica e della filosofia e che comprende i

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rituali, il prodotto di più di un quarto di secolo di lavoro assiduo e di ricerca, riguardante tutti i Ritimassonici".Se effettivamente J.-E. Marconis aveva ereditato solo un canovaccio, limitato ai principali Gradidi Memphis, non è affatto improbabile che si sia ispirato all'impianto complessivo dei Gradi diMisraïm, nel distribuire i Gradi principali di Memphis in vari sottogradi, senza che questo infici lasua trasmissione iniziatica e il suo operato.

(1) Jacques-Etienne Marconis De Negre ,"Le Sanctuaire de Memphis, ou Hermès", 1849 - Parischez Bruyer(2) The Kneph. Official Journal of the Antient and Primitive Rite of Masonry. John Yarker, ed.Vol. VIII, No. 1, September, 1888.

Vita di G. Garibaldi fino al 1859

Afrodisia: Joseph Marie Garibaldi nacque il 4 luglio 1807 a Nizza allora francese. Infatti, nel1792, le truppe della Rivoluzione francese occuparono quella città e venne creato per la primavolta il Dipartimento delle Alpi Marittime. Nel 1814, dopo la Restaurazione, con la ricostituzionedel Regno di Sardegna, che comprendeva Piemonte, Sardegna, Liguria e Nizza, Garibaldiitalianizzò il nome in Giuseppe Maria. Era secondogenito di Domenico Garibaldi (JeanDominique Garibaldi), capitano di gran cabotaggio, e di Rosa Maria Nicoletta Raimondi diLoano. La famiglia dei Garibaldi era oriunda di Chiavari, ma il nonno di Giuseppe, Angelo, sitrasferì a Nizza, con tutta la famiglia, verso il 1780. Tra i suoi maestri G. Garibaldi conservò caroricordo, specialmente di padre Giaccone e d'un certo Arena. «Col primo trattai pochissimo» -scrisse nelle sue memorie - «più intento allora a divertirmi che ad imparare, e mi rimase quindi ilrimorso di non aver studiato l'inglese, rimorso risuscitato in ogni occasione della mia vita, in cuimi sono trovato con inglesi. Poi essendo il padre Giaccone di casa, nocevami la troppafamigliarità. Al secondo, eccellente militare, io devo il poco che so, soprattutto riconoscenzad'avermi avviato nella lingua patria colla lettura della storia romana».Già dal 1821, G.Garibaldi venne iscritto nei registri dei marinai di Nizza. Iniziò la sua carrieramarittima, come mozzo, all'età di quindici anni. Se si esclude un viaggio alle Canarie, viaggiòsoprattutto nel Mediterraneo e nel Mar Nero. In particolare, nel 1825 (anno del giubileo), si recòa Roma, con il padre, a bordo della tartana Santa Reparata, che era carica di vino. Lo studiodella storia romana, fatto con Arena, gli fece sognare, fin da quel momento, il risorgere di quellaantica e nobile città. «...La Roma ch'io scorgevo nel giovanile mio intendimento» - scrisse - «erala Roma dell'avvenire, coll'idea rigeneratrice d'un popolo conculcato dalla gelosia dei potenti,perché nato grande, perché marcato all'indice delle prime nazioni che fuor da lui furono guidateall'incivilimento!... Roma mi diventava cara sopra tutte le esistenze mondane, ed io l'adoravocon tutto il fervore dell'anima mia non solo nei superbi propugnacoli della grandezza di tantisecoli, ma nelle minime sue cose! E racchiudevo nel mio cuore, preziosissimo deposito, l'amormio per Roma, non isvelandolo se non che per esaltare caldamente l'oggetto del mio culto.Anziché scemarsi il mio amore per Roma si ingagliardì colla lontananza e coll'esilio...».Intanto, la sua esperienza marinara cresceva, e, in data 27 febbraio 1832, venne iscritto al n.289 del registro dei capitani della Direzione di Nizza. Può datarsi al 1833 la sua affiliazione alla mazziniana "Giovine Italia". Da una lettera che, annidopo, dal Brasile, Garibaldi invierà a Marsiglia, a Luigi Canessa, sappiamo che Garibaldi considerava Canessa come colui che effettivamente gli aveva dato l'investitura, qualerappresentante della Giovine Italia. Il primo a parlargli dell'organizzazione fu probabilmenteGiovanni Battista Cuneo di Oneglia (come quest'ultimo narra), durante un viaggio di quello

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stesso anno a Taganrog sul mar d'Azov (1).

(1) All'episodio accenna, senza far nomi, anche Garibaldi nelle sue memorie: "In un viaggio aTaganrog incontrai un giovane ligure che per primo mi illustrò la situazione italiana: certo nonprovò Colombo tanta soddisfazione nella scoperta dell'America, come ne provai io al ritrovarechi s'occupasse della redenzione patria"[N. d. Tarquinio Prisco.

Il 26 dicembre 1833, Garibaldi si presentò a Genova per assolvere agli obblighi di leva,usufruendo della facoltà concessa ai marinai in navigazione di prestare servizio in un momentoa scelta, purché prima del 40° anno di età. Garibaldi si arruolò, come marinaio di terza classe e(come si usava) con il nome di battaglia di "Cleombroto", nella marina piemontese, ma con ilsegreto compito di fare propaganda alla "Giovine Italia" tra i marinai savoiardi. Mazzini, cheviveva allora in Svizzera, progettò nel 1834 di invadere la Savoia assieme al generale GirolamoRamorino, mentre a Genova Garibaldi ed altri avrebbe dovuto far insorgere la città ed occupareil porto. Fallita la sommossa (4 febbraio), Garibaldi disertò (il reato cadrà in prescrizione nel1844) e, dopo una ventina di giorni di peripezie, raggiunse Marsiglia. Mentre viveva sotto lopseudonimo di "Giuseppe Pane", apprese dal n. 72 del 17 giugno della "Gazzetta piemontese"che, il 3 giugno, il Consiglio Divisionario di Guerra lo aveva condannato a morte. Per farperdere le sue tracce, il 25 giugno s'imbarcò, come semplice marinaio, sul brigantino mercantileUnion, diretto a Odessa sul Mar Nero; da questa località si diresse a Tunisi (dove vivevano circa8000 europei, un terzo dei quali italiani) giungendovi nel marzo 1835. Circa un anno prima, nel febbraio del 1834, a la Goulette, il porto di Tunisi, era morto il capitanoligure Paolo Carboso, originario di Recco. Tra le sue carte si rinvennero lettere e documenti chefecero risalire alla Vendita Carbonara degli "Amis en captivitè" che aveva la sua sede principalea Malta. Infatti, dopo l'occupazione francese di Malta del 1798-1800, molti soldati francesifurono incarcerati come prigionieri di guerra. Nel 1811, fondarono, con una patente del GrandeOriente di Marsiglia, una loggia massonica chiamata "Les Amis en Captivitè". A seguito delrimpatrio del gruppo dei prigionieri, fra l'aprile e l'agosto del 1814, i membri della loggiadivennero per lo più non-Francesi. Il 6 ottobre 1819, la loggia ottenne una patente dalla Grandeloggia Unita d'Inghilterra (UGLE) e le fu consentito di operare in lingua italiana. Nel 1820, ilGovernatore inglese dell'isola, Maitland, sospese l'attività della loggia a causa dell'infiltrazione dicarbonari. Tuttavia la loggia compare sulla lista ufficiale dell' UGLE fino al 1824 e continuòsegretamente la sua attività come Vendita Carbonara anche in seguito. Probabilmente,Carboso, con i suoi frequenti viaggi fra Tunisi, Lisbona e Malta manteneva i contatti fra gliaderenti alla Vendita, dislocati in tali località. Non a caso, lo stesso mese della morte, lo sostituìa Tunisi un profugo carbonaro, Antonio Montano di Napoli, che aveva partecipato allarivoluzione costituzionale (1820-21) e poi alla "congiura del monaco" (1832), cosiddetta perchécapeggiata dal frate Angelo Peluso. Verso la fine del 1834 riparò a Tunisi anche AntonioGallenga di Parma, affiliato alla "Giovine Italia" con il nome di "Procida". Questo fu l'ambiente incui visse Garibaldi per qualche mese. Fu la famiglia Gnecco ad ospitare il Nizzardo, nelsontuoso palazzo in via de la Comission. I sotterranei dell'edificio erano la sede delle riunioniclandestine della cellula della Giovane Italia. Intanto a Berna, il 15 aprile 1834, Mazzini costituìla Giovine Europa. Tramite Luigi Canessa, Garibaldi vi fu affiliato, nel giugno 1835, prendendocome nome di battaglia "Borel", in ricordo di Giuseppe Borel, arrestato e fucilato, in seguito allasfortunata invasione della Savoia, l'anno precedente.Di nuovo Garibaldi si portò a Marsiglia, dove, l'8 settembre 1835, si imbarcò sul brigantinoNautonier, diretto in Brasile. Nella primavera del 1836 era a Rio de Janeiro. Nel febbraio 1837,fece amicizia con il conte Tito Livio Zambeccari, (Bologna 1802-1862), esponente di spiccodella Massoneria e della Carboneria, che, a partire dal 1826, fu esule nell'America del sud,prima nell'Uruguay, poi in Argentina e dal 1831 nel Rio Grande del Sud, repubblica che si stavaallora staccando dal Brasile. Divenne segretario e Capo dello Stato Maggiore di BentoGonçalves da Silva presidente del Rio Grande. Dopo la sconfitta del Fanfa (1836), Zambeccarivenne fatto prigionero e rinchiuso nella Fortezza di Santa Cruz a Rio de Janeiro, dove si recò atrovarlo Garibaldi, che successivamente andò a combattere proprio per l'indipendenza del RioGrande, assieme a Giovanni Battista Cuneo, anch'egli esule, ed altri italiani. Zambeccari venne

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liberato nel 1839 con l'obbligo di rientrare in Italia (2).

(2) L'8 ottobre 1859 fu tra i fondatori a Torino della R.L. Ausonia. Fu Gran Maestro ad interimdel Grande Oriente d'Italia dal 8-X-1861 al 1-III-1862.

Garibaldi dopo vittorie e sconfitte, nell'aprile 1841 riparò in Uruguay. Il 26 Marzo 1842, si sposòcon la sua compagna Anita Ribeiro Da Silva, dalla quale aveva già avuto un figlio. Durante taleperiodo, su invito di amici, si iscrisse alla loggia "Asilo de la Virtud" di Montevideo nonriconosciuta però dal Grande Oriente di Francia, a cui tutti i corpi massonici "regolari" del tempofacevano riferimento. Da rilevarsi che, dal 1813, esistevano in Calabria due logge con ilmedesimo nome (L'asilo della Virtù), una ad Aiello Calabro ed una a Scalea.Il 24 Agosto 1844, si affiliò ad un'altra loggia di Montevideo, fondata nel 1827 e riconosciuta dalG. O. di Francia, denominata "Les Amis de la Patrie". Frater Petrus: Del passaggio di Garibaldi, a Montevideo, dalla Loggia Asilo de la Virtud allaLoggia Les Amis de la Patrie, alle dipendenze del Grande Oriente di Francia, riferì AdolpheVaillant, corrispondente nel 1861 della rivista Le Monde Maçonnique (1858-1885) di Parigi. Sesi analizza meglio la storia di queste due logge, si potrà notare che la maggior "regolarità" dellaseconda rispetto alla prima non fu probabilmente il motivo principale, che mosse Garibaldi.

L' Asilo de la VirtudNel 1825 un gruppo di sudditi statunitensi fondarono, a Buenos Aires, la Loggia Estrella Sureña(Southern Star) con una Carta Costitutiva della Grande Loggia di Pennsylvania, che abbandonòil Rito americano di York, per seguire il sistema del R.S.A.A. . A questa Loggia si affiliò donBernardino Rivadavia (1780-1845), iniziato in Inghilterra e ministro di Martín Rodríguez. Laloggia operò fino all'anno 1829, quando iniziò la dittatura di Juan Manuel Ortiz de Rosas e isuoi affiliati furono perseguitati. Molti di loro, tra i quali Jorge Tornquist, si videro obbligati ademigrare a Montevideo, dove fondarono, assieme a Gabriel José Pérez (Montevideo,1795-1868), la Loggia Madre Asilo de la Virtud, che iniziò la sua attività il 21 Gennaio 1830. Il25 gennaio 1831 richiesero la regolarizzazione alla Grande Loggia di Pennsylvania, che inviòloro la Carta Costitutiva in data 2 marzo 1832. Poco tempo dopo la Loggia Asilo de la Virtud, assieme alla Loggia Constante Amistad,passarono a operare , con l'autorizzazione delle Grandi Logge di Pennsylvania e di Filadelfia,all'obbedienza del Grande Oriente del Brasile, in ragione della maggior vicinanza. Il 3 novembre1834, con l'appoggio della Loggia Asilo de la Virtud venne creato il "Supremo Tribunal DelGrado 31°", il cui presidente divenne Gabriel Pérez, con segretario Manuel Oribe, che pochimesi dopo sarebbe stato eletto 2° Presidente Costituzionale dell'Uruguay. Questo SupremoTribunale di Giustizia massonica fu il primo ad operare nell'area del Rio de la Plata. A partire dal1836, a causa della situazione politica tra Uruguay e Argentina, sia l' Asilo de la Virtud, sia laConstante Amistad decisero di sospendere i loro lavori regolari, allo scopo di evitare discordietra confratelli Massoni, allineati a differenti correnti politiche. Gli affiliati alle due loggecontinuarono ad operare in forma silenziosa e nascosta, per giungere ad un accordo tra le partibelligeranti. E' dunque da ritenersi che Garibaldi passò alla Loggia Les Amis de la Patrie, nontanto per una questione di "regolarità", quanto perchè in quel periodo l' Asilo de la Virtù non eraufficialmente operante e non poteva perciò iniziarlo ufficialmente.

Les Amis de la PatrieNel 1827, a Montevideo, un gruppo di emigranti francesi fondarono la Loggia Hijos del NuevoMundo (Les Enfants du Nouveau Monde), sollecitando una Carta Costitutiva alle Grandi Loggedel Rio Grande e di Francia, ma non gli venne concessa. Entrarono a far parte della Loggiapersonalità come Ignacio Chouciño, Manuel Otero, il già citato Gabriel José Pérez, FranciscoLecocq (Montevideo, 1795-1880 ) e Joaquìn de la Sagra y Périz (1784-1851, fratello maggioredi Ramón), assieme all'amico medico ligure Bartolomeo Odicini, che fu in seguito chirurgo dellaLegione Italiana di Garibaldi. Nel 1842, la medesima Loggia sollecitò la sua regolarizzazionepresso il Grande Oriente di Francia, che gliela concesse il 16 luglio 1844 (un mese primadell'affiliazione di Garibaldi) assieme al nuovo nome Les Amis de la Patrie. La Loggia funzionerà

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ininterrottamente all'obbedienza del Grande Oriente di Francia, fino al 1937.

Firmata la pace nell'ottobre 1851 con l'Argentina, anche l' Asilo de la Virtud ed altre logge furonoriorganizzate. Il Supremo Consiglio del Brasile aiutò a formare un Consiglio Supremouruguaiano del R.S.A.A. nel 1855, e l'anno seguente fu creato, con dodici logge, il GrandeOriente dell'Uruguay.

Afrodisia: Anche in Uruguay, Garibaldi riprese a combattere, in favore di quel paese, chelottava contro l'Argentina. Comandante di alcune flottiglie, in questo periodo creò la LegioneItaliana, che condusse, vestita di quelle camicie rosse, che un giorno diverranno leggendarie, indiverse valorose azioni, come i combattimenti del Cerro, del Salto e sul fiumicello S. Antonio.Dopo quest'ultima battaglia, il l6 febbraio 1846 il generale Pacheco y Obes, in nome delgoverno, nominò Garibaldi generale comandante di tutte le forze di difesa. Il 10 marzo, Garibaldirifiutò il grado, rimanendo colonnello comandante della Legione italiana.Il 4 settembre, a Montevideo, arrivò dall'Italia Giacomo Medici (Milano 1817- Roma 1882), che,assieme al padre emigrato con lui, aveva combattuto contro i Carlisti a Oporto (Portogallo) nel1836. In seguito fu a Londra dove conobbe Giuseppe Mazzini e Aurelio Saffi. Medici recavanotizia dei nuovi imminenti moti, che si intendevano avviare e che necessitavano della presenzain Italia di Garibaldi.Nel 1847, Garibaldi continuò a dirigere la difesa di Montevideo, ma era amareggiato a causadelle rivalità interne dei capi uruguayani e già a dicembre inviò in Italia moglie e figli.Nel febbraio 1848, inviò Giacomo Medici in Italia, per prendere contatto con i patrioti e infine il15 Aprile, Garibaldi stesso partì con i legionari sul brigantino Bifronte, ribattezzato Speranza (3).Tarquinio Prisco: Il 13 marzo 1848, poco prima di abbandonare l'America Latina, Garibaldiinviò il saluto di commiato ai Fratelli della Loggia "Les Amis de la Patrie" di Montevideo, per iltramite di Adolphe Vaillant: "Mio caro Fratello - scrisse - poiché i miei impegni m'impediscono di soddisfare il desiderio diandarmi a congedare di persona dai miei carissimi Fratelli della Loggia, vi prego di voler averela bontà di presentare voi stesso al loro rispettabile consesso i miei addii, i miei auguri per laloro felicità e la mia speranza di conservarmi, in qualunque parte del mondo io mi trovi, lorodevoto Fratello e sempre pronto a dedicarmi al Sacro Rito, al quale ho l'onore di appartenere".Adolfo Vaillant, emigrato dalla Francia in Uruguay, dal 1843 fece parte della compagnia "laCoqueta" del 3° battaglione (Baschi Francesi) della Legione Francese di Montevideo. Terminatala guerra con l'Argentina, fu eminente sociologo ed economista e ricoprì diversi incarichi ufficiali.Nel 1860, i suoi studi permisero di creare in Uruguay il Registro Statistico. Nel 1861, divennecorrispondente del Monde Maçonnique di Parigi. Nel 1863, fondò la rivista di economia "ElSiglo", un giornale il cui comitato di redazione comprendeva intellettuali come José PedroRamírez, Elbio Fernández, Fermín Ferreira, Carlos María Ramírez, Julio Herrera y Obes, JuliánAlvarez e Pablo de María. A partire dal 1872, per sua iniziativa, fu iniziata la pubblicazione dei"Cuadernos de la Dirección General de Estadística". Nel 1875 tenne a Montevideo un ciclo diconferenze sul cooperativismo, che vennero effettuate nei locali della loggia "Les Amis de laPatrie" e della "Società Francese di Mutuo Soccorso". Esse ebbero successo anche inArgentina dove, nel medesimo anno, si creó la "Sociedad Cooperativa de Producción yConsumo de Buenos Aires", che si ispirava alle teorie di Vaillant. Nel 1876, fece parte dellacommissione governativa, che stabilì i valori di cambio delle monete estere, che circolavano inUruguay.Tra i suoi scritti ricordiamo:- Apuntes Estadísticos y Mercantiles sobre la Republica Oriental del Uruguay, ImprentaNacional, Montevideo, 1863.- La Republica Oriental del Uruguay, América del Sur; en la Esposicion de Viena, La Tribuna,Montevideo, 1873.Di argomento massonico:- Estudios Historicos Y Simbolicos Sobre La Franc Masoneria, Ediciones de la Imprentatipográfica a vapor, Montevideo, 1864 (Tradotto in italiano, da Natalia Soffiantini, con il titolo: ITre Gradi della Libera Muratoria; L'essenza dell'iniziazione Massonica attraverso la sua storia, i

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suoi limiti, i riti, i misteri, i simboli ; Ediz Giovanni Bolla, Milano, 1959. Ristampe anastatiche: Foggia, Bastogi, 1986 e 1994).Ad Adolfo Vaillant è anche attribuito lo scritto anonimo:- Folleto descritivo dunha ceremonia masónica, Montevideo, 1859.

Afrodisia: Garibaldi e i suoi arrivarono a Nizza il 21 Giugno, quando già le truppe di CarloAlberto erano in marcia contro gli Austriaci. Il re non lo volle inquadrare nell'Esercito. Dopo lasconfitta di Carlo Alberto, Garibaldi cercò inutilmente di organizzare la resistenza in Lombardia.Si recò quindi, con una legione di volontari, in appoggio al governo provvisorio di Roma e funominato comandante delle truppe dopo la proclamazione della Repubblica Romana. Battè iFrancesi a Porta San Pancrazio e i Napoletani a Palestrina. Resistette ai successivi attacchisferrati dai Francesi, ma il 2 luglio 1949 il Governo della Repubblica romana decise per la resa.Garibaldi e le sue truppe dovettero ritirarsi, tentando inutilmente di raggiungere Venezia. Mortala moglie il 4 Agosto, durante la ritirata, Garibaldi, con l'aiuto di diversi patrioti, riuscì araggiungere Portovenere (pr. di La Spezia), ma il governo sardo, onde evitare comprensibilicomplicazioni di natura politica, lo costrinse ad emigrare.Il 16 Settembre si imbarcò da Nizza per Tunisi dove giunse il 19 settembre. Il Bey, questa volta,si rifiutò di farlo sbarcare e la nave che lo trasportava, comandata dal maddalenino FrancescoMillelire, ebbe ordine di sbarcarlo a La Maddalena, in attesa di determinazioni. Il 25 settembre amezzogiorno Garibaldi fu a La Maddalena, ospite del comandante militare tenente Falchi. Il 24ottobre, con il brigantino Colombo, salpò per Tangeri, città del Marocco sullo Stretto diGibilterra, dove soggiornò per 6 mesi. Il 12 giugno 1850, Garibaldi partì, da Tangeri, per l'Inghilterra; dal 13 al 15 sostò a Gibilterra e il22 sbarcò a Liverpool, dove alloggiò all'Hotel Waterloo. Il 27 giugno salpò per New York dovearrivò il 30 luglio con il piroscafo Waterloo. Fu accolto dalla comunità italiana e da esuli socialistifrancesi e inglesi. Lavorò prima nel salumificio di un certo Bovi e poi nella fabbrica di candele diAntonio Meucci. Garibaldi, grazie ad Antonio Meucci, conobbe Gaspar Betancourt Cisneros, Cirilo Villaverde eJohn Anderson, che era un commerciante di tabacchi simpatizzante dell'unificazione italiana, ilquale era stato diverse volte a L'Avana e conosceva a fondo la situazione politica di Cuba. Nelnovembre, Garibaldi partì da New York per Cuba. Justo Zaragoza, storico spagnolo per nientefavorevole all'indipendenza di Cuba, scrisse nel suo libro Insurrezioni a Cuba che Garibaldi eraarrivato a L'Avana nel 1850, in una nave a vapore di nome ‘Georgia'.Il patriota Juan Arnao, emigrato poi a Tampa in Florida, nella sua opera storica, menziona unfatto avvenuto appunto nel 1850, quando Garibaldi tentó di organizzare a L'Avana un nucleo dicospiratori, in una farmacia situata all'incrocio tra San Ignacio ed Obrapía, proprietá dellospagnolo liberale Salvador Zapata, che piú tardi donò la casa suddetta all'AssociazioneEconomica degli Amici del Paese. Sbarcando a L'Avana, sicuramente Garibaldi esibì documenti falsi, giacchè le autorità spagnolenon gli avrebbero permesso il soggiorno, nel caso si fosse presentato con la sua vera identitá.Tullio Quasimodo: Qui in Italia la parte più nota della vita di Garibaldi è sempre stata quellarelativa alle imprese militari nel nostro paese. Recentemente qualche telenovela ha attiratol'attenzione (ma tramite un'informazione romanzata) sui periodi americani della sua vita. Traquesti, quello più difficile da studiare, per qualunque storico, è quello relativo al viaggio a Cuba,anche al fine di stabilire se si tratti del medesimo viaggio, che condusse Garibaldi in Nicaraguae in Perù.

Può forse aiutarci l'esame dei punti storiograficamente "fermi" del periodo newyorkese diGaribaldi, che sono i seguenti:

185027 Giugno : Giuseppe Garibaldi parte da Liverpool (Inghilterra) per New York, a bordo delpostale statunitense Waterloo.Notte 30-31 Luglio : Garibaldi arriva a New York. Dopo avere passato il prescritto periodo diquarantena, è accolto in Staten Island, dove rimane per alcuni giorni, per curarsi da una

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affezione reumatica.4 Agosto : Garibaldi è condotto a Manhattan per consultare il medico Dott. Valentine Mott Jr.Al traghetto riceve i saluti di un certo numero di amici italiani e tedeschi. Prosegue in carrozzaper Hastings-on-Hudson un villaggio a 15 chilometri da New York, ospite di un amico dicognome Ferrero.Nei giorni successivi si trasferisce a Manhattan, al 26 di Irving Place, in una casa di affitto diproprietà del livornese Giuseppe Pastacaldi.7 agosto: Su consiglio del giudice John W. Edmonds, Garibaldi scrive al Comitato Italiano,manifestando il suo desiderio di annullare un riconoscimento pubblico, previsto per il successivogiorno 10, causa malattia e chiede che non si faccia alcun clamore a riguardo.8 agosto: Il New York Tribune stampa la lettera del Garibaldi.10 Agosto : L. Mossi, Ambasciatore del Regno di Sardegna a Washington, s'incontra conMassimo D'Azeglio, Ministro degli affari esteri a Torino. Argomenti della discussione: il nuovoGoverno degli Stati Uniti, il problema della schiavitù, la situazione di Cuba, e l'accoglienza diGaribaldi a New York.12 Agosto: Gli italiani di New York partecipano ad un meeting al Monteverde's Restaurant inBarclay Street. Con il Dott. Mott, che funge da presidente e Quirico Filopanti (pseudonimo diGiuseppe Barili) da segretario, scelgono di donare i fondi monetari, non usati per festeggiareGaribaldi, al dottor Bovi, che ha perso una mano durante l'assedio di Roma.13 Agosto: Anche il Gazette di Cincinnati stampa la lettera di Garibaldi.14 Agosto: Il senatore degli Stati Uniti Lewis Cass scrive a Garibaldi da Washington, Distrettodi Columbia, dandogli il benvenuto in America.19 Agosto: Primo Ranchivecchi, Delegato Toscano Straordinario a Livorno, scrive ai consoli delsuo governo a Londra e New York, chiedendo conferma che Giuseppe Mazzini e Garibaldisiano nelle due città e chiedendo che siano sorvegliati per attività rivoluzionarie.1 Settembre: Garibaldi va a Manhattan per il funerale della moglie del suo amico Avezzana.2 Settembre: La lettera di Garibaldi è fatta girare al teatro Concordia di Torino.1 Ottobre: Garibaldi si sposta in casa Max Maretzeck, affittata da lui e da Antonio Meucci, nelvillaggio di Clifton a Staten Island. Qui lavora prima nel salumificio di Bovi e poi nella fabbrica dicandele di Meucci.10 Ottobre: Giuseppe Garibaldi scrive al suo amico Specchi a L'Avana, descrivendo la sua vitaa Staten Island.27 Novembre: Moses Hicks Grinnell, presidente della camera di commercio di New York, scriveal suo amico, Segretario di Stato, Daniel Webster, chiedendo un impiego di governo perGaribaldi.

1851Gennaio: La nave S. Giorgio del patriota italiano Francesco Carpanetto parte da Genova,diretta a Lima in Perù. Carpanetto si fermerà a New York per parlare con Garibaldi.10 Febbraio: Giuseppe Garibaldi scrive a Specchi a L'Avana, lamentandosi del freddo e dellelimitazioni di caccia a Staten Island.10 Marzo: Il New York Evening Post smentisce certi rapporti dei governi italiani, insinuanti cheGaribaldi stia preparando, a New York, una forza di invasione.11 Marzo: Anche il Boston Daily Evening Telegraph smentisce le voci su Garibaldi.28 Aprile: Garibaldi parte sul veliero di linea Prometheus con il suo amico Franceso Carpanetto,per un viaggio di affari in Nicaragua .

Come si può osservare, non sono note attività di Garibaldi, a New York, tra il 10 Ottobre 1850(prima lettera a Specchi a L'Avana) e il 10 Febbraio 1851 (II lettera a Specchi a l'Avana). Le duelettere sono probabilmente scritte in codice: la prima annuncia l'arrivo di Garibaldi all'Avana. Laseconda annuncia all'amico l'avvenuto ritorno a New York. Il periodo passato a Cuba (fine 1850)coincide con quello indicato da Juan Arnao e Justo Zaragoza.In questa ipotesi, l'azione (segreta) a Cuba deve scindersi dal successivo viaggio (ufficiale) inNicaragua iniziato, da New York, il 28 Aprile 1951.Pietro Negri: Alcune incertezze sono sorte, tra gli studiosi, riguardo alla nave che trasportò

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Garibaldi a Cuba. Infatti, Justo Zaragoza dice che si trattò della "Georgia", o più esattamente SSGeorgia (SteamShip Georgia) un vapore in legno con ruota laterale, costruito nei cantieri Smithe Dimon di New York, per la United States Mail Steamship Company. Varata nel 1848, operòcome nave di linea tra New York e Chagres (Istmo di Panama) tra il 28 Gennaio 1850 e ilFebbraio 1854, quando si spezzò parzialmente.Altri autori dicono, invece, che Garibaldi giunse a Cuba sulla St. George o sulla S. Giorgio. Perquanto riguarda la St. George è da notare che non esisteva alcuna nave americana, con quelnome, che percorresse quella rotta in quegli anni. Perciò è da ritenersi che St. George sia o lacorruzione di SS Georgia o la traduzione dell'italiano S. Giorgio.In merito alla S.Giorgio, essa era la nave dell'amico di Garibaldi, Francesco Carpanetto, cheperò partì da Genova solo all'inizio di Gennaio. In tempo per il viaggio in Nicaragua, ma troppotardi per l'impresa di Cuba. Occorrerebbe spostare quest'ultima al 1851, in coincidenza con ilviaggio in Nicaragua, ma è accertato (1) che, in quell'occasione, Garibaldi e Carpanetto usaronola Prometheus e non la S.Giorgio.

(1) Lo ha fatto ad es. Basilio Catania, grande biografo di Antonio Meucci, nel secondo volume di"Antonio Meucci. L'inventore e il suo tempo", intitolato "New York 1850-1871" (Seat, Torino,1994 e 1996).

Chi ha pensato alla S.Giorgio ha immaginato che Garibaldi operasse con una nave d'appoggioitaliana, il che sarebbe stato veramente azzardato, vista la situazione che regnava a Cuba inquel frangente e che andiamo ad esaminare.Nel 1847, venne fondato il Club de La Habana, un'associazione segreta contraria alladominazione spagnola, alle cui riunioni partecipavano intellettuali, professionisti e piccoliproprietari terrieri. Vennero raccolti fondi per favorire l'annessione dell'isola agli Stati Uniti, conl'aiuto di soldati dell'esercito dell'Unione, che avevano combattuto contro il Messico. A NewYork, fu istituita una "Junta pública promovedora de los intereses políticos de Cuba",patrocinata da Gaspar Betancourt Cisneros (El Lugareño), Miguel Teurbe Tolón e da altri.L'opuscolo "Idea sull'incorporazione di Cuba agli Stati Uniti", pubblicato nel 1848 da CisnerosBetancourt, costituisce la principale esposizione teorica di questa tendenza. Il periodico "LaVerità", edito anch'esso sotto l'orientamento del Lugareño, era poi introdotto e distribuito aCuba. La cospirazione di Manicaragua o della Mina de la Rosa Cubana, scoperta nel 1848 aLas Villas, era connessa con il Club de La Habana e, a capo, vi era il venezuelano di nascita.già distintosi nella guerra carlista, Narciso López, che scappò negli Stati Uniti.Agli inizi del 1850, Narciso López fu nominato presidente della suddetta "Junta" newyorkese,con segretario Cirillo Villaverde.A New Orleans (Louisiana), Narciso López organizzò una spedizione di seicento uomini, per lopiù statunitensi, che sbarcò nella baia di Cárdenas il 19 maggio 1850. Lì sventolò la bandieracubana, disegnata da Teurbe Tolón - una prima versione dell'attuale vessillo cubano - ma, dopoalcune ore, reimbarcò il suo equipaggio e rientrò negli Stati Uniti, perchè non trovò appoggionella popolazione dell'isola. Qualche giorno dopo, il 25 Maggio 1850 (circa due mesi primadell'arrivo di Garibaldi) l'organo di stampa della colonia italiana di New York, L'Eco d'Italia,inserì nelle sue pagine una allocuzione, scritta in un inglese tra il fervente e il maccheronico,incitando gli Italiani d'Amèrica a iscriversi ad una spedizione a Cuba e a combattere perl'indipendenza di questo paese. Il curioso proclama così recita:The time has come, Italian brethren, to avenge the wrongs done by Spaniard ladronez to theRepublic of Rome.The cause of Cuba is the same for which the Italians ... have so long fought.Yes, we believe that it is the duty of every free man not only to sympathize for Cuba, but toenlist in the ranks of her patriots ... .

Agli inizi dell'Agosto 1850, un corrispondente periodico, da New York, del Diario de la Marina deLa Habana annunciava che la nuova spedizione, preparata dal generale Narciso Lòpez,coinvolgeva anche l'italiano José Garibaldi.Secondo quanto risulta dal diario personale di Cirillo Valverde, Domenica 16 Agosto, Narciso

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Lòpez, Gaspar Betancourt Cisneros e Miguel Teurbe Tolòn fecero visita al generale JoséAvezzana (2), che rappresentava Garibaldi.

(2) Giuseppe Avezzana (Chieri 1797 - Roma 1879) era stato ministro della guerra dellasfortunata Repubblica Romana, caduta la quale, si recò a New York con Garibaldi. Avezzanaaveva già vissuto a New York, dove sposò una donna irlandese, a partire dal 1834, ma eratornato in Italia, in occasione dei moti del 1848. La moglie di Avezzana morì un paio disettimane dopo l'incontro narrato da Villaverde e Garibaldi partecipò al suo funerale.

Dunque Garibaldi, attraverso Avezzana, era in contatto con la "Junta", la quale non aveva peròalcun motivo di ritenere che uno sbarco dell'italiano, non ancora abbastanza noto a Cuba,potesse avere maggior successo di quello di Lopez. Come se non bastasse, il 2 Settembre1850, The New Orleans Weekly Delta scrisse che si preparava una spedizione di seicentouomini al comando di Garibaldi. Con gli Spagnoli ampiamente avvisati, uno sbarco in forze aCuba sarebbe stato un vero suicidio.Si trattava, invece, di preparare la popolazione all'insurrezione, in attesa di un secondo sbarcodi Lopez, che avrebbe potuto avere così miglior esito del precedente. In una pagina del suodiario, Villaverde scrive che Garibaldi disse ad Avezzana che gli sarebbero bastati 1000 Cubani,per far trionfare la rivoluzione a Cuba.Del resto che Garibaldi non avesse una nave d'appoggio è confermato dalle memorie delpatriota Juan Arnao (3) che, tra le altre cose, dice: "Garibaldi si trattenne alcuni mesi a Cuba,continuamente assillato dalla necessitá di sfuggire alla vigilanza degli agenti coloniali". Un arrivosolitario dunque o con pochi compagni, inaspettato dagli Spagnoli, su una comune nave dilinea, la SS Georgia, come indicato da Justo Zaragoza.

(3) Arnao, Juan. Páginas para la historia de la isla de Cuba. La Habana: Imprenta La Nueva,1900.

Ma in che giorno partì Garibaldi? Se ammettiamo che la lettera, apparentemente innocente, del10 Ottobre a Specchi, all'Avana, servisse in realtà a dare indicazioni sul suo arrivo, la primapartenza utile della SS Georgia fu quella del 20 Novembre. The Daily Picayune di New Orleans(4) ne annunciò la partenza, dal molo 11 del porto di New York, con rotta Charleston,Savannah, Havana e Chagres, fornendone l'elenco passeggeri. Con che cognome si imbarcòGaribaldi? Nell'elenco non è presente nè il suo, nè quello di Giuseppe Pane, pseudonimo giàadoperato nel 1934 e che, come ha indicato Basilio Catania egli utilizzerà anche durante ilviaggio, dell'anno seguente, per il Nicaragua. In generale, sarebbe stato poco conveniente uncognome anglosassone, perchè Garibaldi, come dice egli stesso nelle sue Memorie, nonconosceva bene l'inglese. La sua conoscenza delle lingue neolatine rendeva più idoneo uncognome appartenente alle medesime. Ciò restringe di parecchio il campo di ricerca, perchè gliunici cognomi di questo tipo, presenti nell'elenco, si riducono ad una quindicina, che tuttaviasono ancora troppi. Ci viene in aiuto un fatto singolare: dei 314 passeggeri in partenza, 26cognomi vengono omessi dall'elenco. Uno viene indicato semplicemente comeamico-accompagnatore (friend) del Reverendo H. de Luynes. Gli altri 25 vengono indicatisemplicemente come passeggeri della "steerage", cioè della terza classe economica. EraGiuseppe Pane il misterioso accompagnatore di De Luynes? e i 25 della steerage erano i suoicompagni?

(4) Nella rubrica Ship & Wagon Train Passengers for California. Infatti Chagres, sull'istmo diPanama era una meta abituale, per chi volesse andare in uno stato sul Pacifico come laCalifornia.

Come sappiamo, nonostante i suoi sforzi, Garibaldi non potè combinare molto. Essendobraccato, rimase solo un paio di mesi (Dicembre 1850-Gennaio 1851) come dimostra la suaseconda lettera a Specchi, inviata verosimilmente appena tornato a New York, del 10 Febbraio1851.

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Nonostante ciò, Narciso López, nel medesimo anno, organizzò un'altra spedizione. Questavolta sbarcò nella parte occidentale, a Pinar del Río. Sconfitto, fu catturato e giustiziato aL'Avana, il 1° Settembre 1851.

Taluni si son chiesti perchè l'impresa di Garibaldi a Cuba sia rimasta largamente ignorata, finoa fine Ottocento, da quasi tutti gli storiografi. Il motivo non è difficile a comprendersi. QuandoGaribaldi compì quella missione, Cuba si trovava sotto il dominio spagnolo, e vi rimase finchèegli fu in vita. Perciò, anche un solo accenno, da parte sua, avrebbe potuto compromettere ipatrioti cubani ancora operanti nella clandestinità. Egli, dunque, non ne fece menzione nelle sueMemorie, nè in altre occasioni.I biografi di Garibaldi, che alle sue pagine in genere si riferirono, di conseguenza non ne parlanoanch'essi. Solo negli ultimi anni del secolo XIX, quando Cuba divenne indipendente, l'episodiofu portato alla luce. Infatti la terza e decisiva fase della guerra di indipendenza cubana iniziò nel1895, dopo che il poeta José Martì - che doveva cadere in combattimento - fondò negli StatiUniti il partito rivoluzionario cubano, ispirato ai princìpi mazziniani. José Martì, pochi giorni primadi morire, scrisse: "Dalla Patria, come da una madre, nascono gli uomini. La Libertà, madre delgenere umano, ebbe un figlio: quegli fu Giuseppe Garibaldi". Nel 1898 la bandiera spagnolaveniva ammainata a L'Avana. Fu solo allora che Juan Arnao, ormai decano dei patrioti cubani,rilasciò, quasi cinquant'anni dopo, la sua indiscutibile testimonianza dell'evento.

Afrodisia: Secondo una testimonianza (1) del Generale Federico Tinoco (1870-1931) che fuPresidente del Costarica dal 27 Gennaio 1917 al 13 Agosto 1919, suo padre aveva conosciutoa Puntarenas, sulla costa del Pacifico, Garibaldi, che era ivi di passaggio.

(1) Arié, Adriano. "Relación histórica de la Colonia Italiana en Costa Rica". En: Varios Autores,República de Costa Rica. Su historia y desenvolvimiento cultural, agrícola e industrial. SanJosé: Imprenta Gutenberg, 1935.

Tinoco non precisa la data, ma è noto che Giuseppe Garibaldi visse per un certo periodo nel1851 a Granada sul Grande Lago Nicaragua, in un'umile casa a un piano, a pochi passi dallacattedrale. Lo ricorda anche una targa posta dall'Instituto Nicaraguense del Turismo. Granada èil più importante centro commerciale di quell'area, perchè il lago Nicaragua è connesso con ilMar dei Caraibi (sulla costa atlantica) e si trova a soli 18 km dalla costa dell'Oceano Pacifico.Garibaldi vi giunse per la stessa via utilizzata un tempo dai bucanieri, che arrivarono esaccheggiarono più volte Granada, dopo aver risalito, venendo dai Caraibi, il rio San Juan e illago Nicaragua. Dunque, quando lo aveva conosciuto il padre di Tinoco, Garibaldi giungeva contutta probabilità dal Nicaragua.Arrivò a Callao il porto di Lima (Perù) il 5 ottobre 1851 e soggiornò sia presso la VillaSchiantarelli a Callao, sia a Lima nella casa della famiglia Malagrida, nell'angolo tra Palacio ePolvos Azules. Il giornale El Comercio festeggiò il suo arrivo con il seguente commento:"Salutiamo con piacere il felice arrivo in questa capitale dell'illustre guerriero sostenitoredell'indipendenza della Repubblica dell'Uruguay e dell'unità e indipendenza Italiana ". Uno degli emigrati italiani, Pedro Denegri (Pietro de Negri di Nizza) gli offrì il comando dellaCarmen per andare in Cina. Intermediario di questa operazione fu Emanuele Solari, nativo diChiavari e cugino di Mazzini (sua madre Maria Camilla Mazzini era sorella di Giacomo, padre diGiuseppe Mazzini), arrivato a Lima nel 1840. Il 15 ottobre Garibaldi, dopo aver conseguito dallacapitaneria di porto Callao il grado di 2° Capitano di Altura, assunse il comando della Carmen eil 31 ottobre partì per le isole Chincha a 300 chilometri a sud di Callao per caricare guano; il 24novembre tornò a Callao.Il 10 gennaio 1852 partì, diretto in Cina, con la Carmen che, costruita in California, battevabandiera peruviana.Due mesi più tardi, e precisamente il giorno del suo onomastico (19 Marzo), durante latraversata, ebbe un sogno telepatico: si trovava a Nizza, in lutto, di fronte ad una processionefunebre che veniva verso di lui. Come seppe in seguito, esattamente in quello stesso giorno eramorte la madre. Non festeggiò mai più l'onomastico.

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Dopo aver superato le isole Hawaii, Garibaldi entrò, per lo stretto di Luzon tra Formosa e leFilippine, nel mare della Cina. Racconta che, giunto a Cantón, fu inviato a Amoy in quanto inquel luogo non poteva vendere il guano. Dopo si recò a Manila, con un altro carico, e ritornò aCantón dove, per intraprendere il ritorno a Lima, fu necessario riparare la nave, cambiando glialberi e il rame della chiglia. La Carmen attraversò il Mar delle Indie in direzione dell'Australia per fermarsi ad una delle isoleHunter (stretto di Bass tra Australia e Tasmania) a imbarcare acqua dolce. Attraversò lo strettodi Cook (in Nuova Zelanda) e puntò verso la costa occidentale dell'America. Dopo unatraversata di 100 giorni, Il 24 gennaio 1853, la Carmen gettò l'ancora a Callao dove Garibaldi fuospite in casa del genovese Michele Canessa, fabbricante di sapone. Durante il viaggio in Cina,Canessa era stato da lui incaricato di controllare la corrispondenza che gli fosse arrivatadall'Italia. Un fatto poco conosciuto è il vincolo che ha legato Garibaldi alla società massonica peruviana. Il20 settembre 1849, i residenti a Callao avevano fondato la loggia Unión, con l'appoggio dellaMarina Peruviana. Desiderando, in seguito, darle un nome più significativo, secondo quantoinforma El Heraldo Masonico, consultarono anche Garibaldi, che propose Cruz Austral inomaggio alla splendente costellazione di stelle, che lo aveva guidato durante il viaggio in Asia.Si optò infine per il nome Concordia Universal. Tra gli aderenti alla loggia c'era ancheFrancisco Bolognesi, discendente di italiani che sarebbe poi diventato il grande eroe nazionaleperuviano, nella guerra contro l'invasione cilena.Garibaldi rimase a Lima fino al 1 marzo dello stesso anno, data in cui andò a Valparaiso (Cile),dove la Carmen fu noleggiata, perché trasportasse un carico di cotone fino a Boston. Ritornò inPerù, nel porto di Islay, per imbarcare anche lana e dopo un movimentato passaggio di CapoHorn, giunse a Boston il 6 settembre 1853. Da Boston Garibaldi raggiunse New York in treno e ritornò venerdì 23 settembre. Ai primi dinovembre lasciò il comando della Carmen. Risiedette a Baltimora e visitò Washington.Pietro Negri: Comunemente si sente dire che Giuseppe Garibaldi si affiliò alla LoggiaTompkins n° 471 a Stapleton e che ciò avvenne nell'anno del suo arrivo a New York, cioè nel1850.Dimostreremo che in questa affermazione vi sono due errori: uno relativo all'anno di affiliazionee uno relativo al numero della loggia. A Staten Island, esisteva la Loggia Richmond fin dal1825, ma non è mai esistita una Loggia Tompkins prima che, il 6 dicembre 1853, Isaac Lea,Maestro Venerabile, Jack B. Wood, Primo Sorvegliante e James Harcour, SecondoSorvegliante, ricevessero l'autorizzazione a fondare, a Stapleton, una Loggia denominataTompkins n° 145 (1). Tra i primi atti di questa loggia vi fu, per l'attività massonica svoltasoprattutto in Uruguay e in Perù, l'elevazione al grado di Maestro di Giuseppe Garibaldi, cheera tornato dal Perù il 6 Settembre dello stesso anno e che stava per ripartire per l'Europa il 16gennaio 1854.

(1) In onore di Daniel Decius Tompkins (1817-1825) che fu Gran Maestro della Massoneria diNew York e Vice Presidente degli Stati Uniti.

Come mai il numero attuale della Loggia Tompkins è 471 e non più 145? Il primo luogo diriunione della Tompkins n° 145 fu il Liceo Tompkins. Nel 1856 si spostò alla Masonic Hall,situata nelle allora Front e Minthorne Streets a Tompkinsville. L'anno dopo l'edificio fu distruttoda un incendio e la Loggia perse ogni cosa. Non sono note sue ulteriori attività sotto quelladenominazione. Solo il 31 marzo 1859 una nuova Patente emessa dal Gran Maestro John L.Lewis autorizzava Isaac Lea, Maestro Venerabile, Henry Crabtree, Primo Sorvegliante, e MarkCox, Secondo Sorvegliante, alla rifondazione della loggia. Nel giugno successivo la CartaCostitutiva ridenominava la Loggia "Tompkins n° 471".

Nonostante la distruzione, nell'incendio del 1857, degli atti della Tompkins n° 145, si sadell'elevazione a Maestro di Garibaldi in quella sede, perchè egli stesso ne parlò al fratelloGiambattista Fauché (che mise a disposizione i vapori "Lombardo" e "Piemonte" per laspedizione dei Mille), al quale fece dono della sciarpa di Maestro. Fauchè, affiliato alla loggia

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"Trionfo Ligure" di Genova (2), a sua volta, ne fece dono il 24 Gennaio 1883 alla Massoneriagenovese.

(2) Dopo che i governi costituzionali del Piemonte e della Toscana autorizzarono l'apertura dellelogge del Grande Oriente di Francia. La "Trionfo Ligure" fu costituita, a Genova, sotto il suddettoGrande Oriente, il 21 maggio 1856, ad opera di alcuni patrioti, la maggior parte uomini di mare,iniziati nelle logge francesi o brasiliane. Il 1° dicembre 1858 ne entrava a farne parte ancheGerolamo Bixio (Nino), col numero 105. Il 7 Marzo 1862 la Loggia Trionfo Ligure nominòGiuseppe Garibaldi suo Fratello Onorario.

Afrodisia: Il 16 gennaio 1854, al comando della nave "The Commonwealth", battente bandieraamericana, con un capitano di bandiera e un carico di grano, Garibaldi salpò da Baltimora e l'11febbraio ormeggiò al West Indian Dock di Londra. Durante la permanenza londinese, Garibaldivenne affiliato alla Grand Lodge Of Philadelphes di Londra, dipendente dall'Ordine diMemphis. La loggia, fondata agli inizi degli anni '50, era in rapporto stretto con i proscrittifrancesi della Commune révolutionnaire, fondata nel 1852 da Félix Pyat, Caussidière e Boichot.Il 17 marzo Garibaldi fu a Tjnemouth e a New Castle, per imbarcare carbone; il 20 si trovava aShields Harbour; visitò Blajdon, 6 chilometri a ovest di New Castle e il 24 partì per Genova,ripassando da Londra. Pietro Negri: La Loggia Philadelphes fece presto discutere di sè e può perciò esser utile dirnebrevemente. Nel 1850, era stata fondata a Londra la loggia Les Sectateurs de Ménès del Rito diMemphis, che accolse diversi rifugiati francesi. Dopo il colpo di stato di Napoleone III, il Rito diMemphis venne soppresso in Francia e Les Sectateurs de Ménès divenne la Grande Loggiadel Rito, prendendo il nome di Grand Loge des Philadelphes (Grand Lodge of Philadelphes).Tra il 1853 e il 1856 altre logge del medesimo Rito furono aperte a Londra (Gymnosophistes;Fraternité des Peuples; Disciples d'Hermès; Conseil des Grands Régulateurs de la Maçonnerie)e Birmingham (L'Avenir). La Grand Lodge of Philadelphes, fondata il 31 Gennaio 1851, avevacome Gran Maestro Jean-Philibert Berjeau, uno scrittore socialista, che era stato codirettore,assieme a Théophile Thoré, nel 1848-49 (dopo l'abdicazione del re Louis-Philippe) del giornaleLa Vraie République. Fu durante il granmaestrato di Berjeau che venne dunque affiliatoGaribaldi, al quale questa Loggia londinese non fece mai mancare il suo appoggio, dopo il suoritorno in Italia.Nel 1852, era stato iniziato nella medesima Loggia un altro esiliato, l'editore BenoîtDesquesnes. Questo personaggio non riuscì a comprendere il significato degli Alti Gradi diMemphis, ma li trovò antidemocratici e in attrito con gli ideali di uguaglianza. Nel 1856, pubblicòun Vade Mecum litografato che illustrava il suo progetto di un Reformed Rite of Memphis,contenente solo tre gradi. Egli fu appoggiato da parecchi membri della Loggia e il Gran MaestroBerjeau tentò allora di scioglierla. I dissidenti, in maggioranza, scelsero come nuova guidaEdouard Benoît. La Loggia Gymnosophistes di Londra e L'Avenir di Birmingham rimasero conBerjeau, fino al 1866, anno in cui vennero sciolte.Intanto, l'8 Aprile 1857, Benoît promulgò una nuova serie di statuti, sopprimendo gli alti gradi eattuando così il progetto del Reformed Rite of Memphis di Desquesnes.Nell'Ottobre 1859 W. Grey Clarke, Grand Secretary della Grand Lodge of England, inviò unacircolare diretta ai Maestri delle Logge inglesi affinchè nessuno dei membri del "Reformed Orderof Memphis, or Rite of the Grand Lodge of Philadelphes" fosse ammesso in alcuna Loggiadipendente dalla Grand Lodge of England e raccomandò che non si avesse alcun contatto conessi, pena l'espulsione e il pericolo di essere processati, per aver preso parte a riunioni disocietà segrete fuori legge.Garibaldi, dunque, già elevato al grado di Maestro a New York, fu iniziato al Rito di Memphis nel1854 a Londra. Ciò avvenne prima della descritta scissione dei Philadelphes. Ciònonostanteegli venne "riiniziato" al rito di Memphis, come sappiamo, nel 1860 a Palermo. La scissione noninterferì nei rapporti tra i Philadelphes e Garibaldì. Benoît Desquesnes nel suo EsquisseAutobiographique (1888) parla, ad es., di una raccolta di fondi, effettuata nel 1864 in favore diGaribaldi. Dopo la deposizione di Napoleone III (1870), i rifugiati francesi cominciarono atornare in patria e, anche per le divergenze tra massoneria inglese e francese, la Loggia

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Philadelphes si dissolse alla fine degli anni 1870.Venvs Genitrix: In che misura dunque i politici, iscritti alla Loggia Philadelphes, compresero ilmessaggio iniziatico della Massoneria "Egizia"?Pietro Negri: La Massoneria Egizia aveva, a quell'epoca, due "poli": Misraïm era il polomaggiormente "sacerdotale" e "iniziatico"; Memphis era il polo maggiormente "guerriero" e"politico" e ciò fin dalle sue origini, se è vero che il "seme" di questo Rito fu gettato durante lacampagna napoleonica d'Egitto e perciò nell'ambito di "Logge di Guerra". Una Loggia di Guerrafu, in sostanza, anche la Philadelphes di Londra, formata in larga parte da rifugiati politici. Laloro comprensione fu ovviamente varia, a seconda degli individui. Certo, una struttura a moltigradi risulta difficile da gestire in una situazione d'emergenza. Il problema, da un punto di vistainiziatico, non è "in quante fette si taglia la torta" (cioè quanti sono i gradi), ma se si possiedel'intera torta (cioè l'intero insegnamento iniziatico), prima di tagliarla.Di conseguenza, una riduzione o un aumento del numero dei gradi può essere effettuatolegittimamente soltanto da chi è ai vertici del Rito e perciò possiede l'intero insegnamento.Legittima cioè, in ambito iniziatico, è solo quella che Evola definiva una "Rivoluzione dall'Alto".Ciò non fu il caso dei Philadelphes, che si ribellarono al loro Gran maestro. Se la cosa non fuperseguita più di tanto è perchè era un'epoca in cui occorrevano ancora "organizzazioniintermedie", sul modello della Carboneria e della Giovine Europa. Si lasciò che la LoggiaPhiladelphes giocasse questo ruolo. Del resto, le Logge di Guerra, per la loro naturacontingente, sono soggette ad una più o meno rapida scomparsa, come fu il caso dellaPhiladelphes, terminato il suo scopo.Afrodisia: Il 7 maggio 1854, Garibaldi fu a Genova ospite di Paolo Angier. L'anno dopo, 8agosto 1855, il Re Vittorio Emanuele II nominò Garibaldi Capitano di 1a classe di lungo corsodella marina mercantile. In quel medesimo anno, l'esule in Inghilterra Antonio Genesio MariaPanizzi (1797-1879), che diventerà poco dopo direttore del British Museum, aveva acquistatouna nave, «L'Isola di Thanet», e aveva progettato, insieme con il fratello di Lord Palmerston, SirWilliam Temple, ambasciatore a Napoli, e grazie ai finanziamenti di Lord Gladstone ePalmerston, di convincere Garibaldi a dirigere un'audace operazione per liberare i prigionieripolitici napoletani Settembrini e Poerio da Ponza. Garibaldi, il 29 dicembre, grazie all'ereditàavuta da suo fratello Felice (1813-1855) trattò l'acquisto di alcuni terreni nell'isola di Caprera. Quindi, nel gennaio 1856, si recò a Londra per prendere accordi diretti con Panizzi. Anche acausa dell'affondamento dell'Isola di Thanet non se ne fece niente e l'operazione venne poieffettuata da Carlo Pisacane (1857). Garibaldi, acquistata un'imbarcazione (un "cutter"),battezzata Emma in onore di una sua fidanzata inglese (Emma Roberts), fece ritorno in Italia.Dopo accordi con Cavour, partecipò alla vittoriosa II Guerra di indipendenza (1859) comeMaggior Generale comandante del corpo dei "Cacciatori delle Alpi" e successivamente comevice comandante dell' "Esercito collegato dell'Italia Centrale". L'impresa dei Mille era ormai alleporte.

Durante e dopo l'Impresa dei Mille

Pietro Negri: Nel 1860, Giuseppe Garibaldi organizzò e comandò, per la conquista del Regnodelle Due Sicilie, la spedizione "dei Mille", con ufficiali e volontari che erano, per la maggiorparte, massoni. Durante l'occupazione della Sicilia, Garibaldi ed alcuni suoi Ufficiali, tra i qualiFrancesco Crispi, vennero iniziati, a Palermo, nella Loggia "I Rigeneratori" del Rito di Memphis.Tra le attività meno note di Garibaldi in questo periodo si può ricordare il Memorandum allePotenze d'Europa, scritto subito dopo la battaglia del Volturno (1-2 Ottobre 1860), in cui sipropugnava un'Europa unita in senso federalista. Non era una idea nuova per Garibaldi: l'annoprecedente, il 30 agosto 1859, mentre era a capo delle formazioni volontarie italiane inRomagna, aveva scritto ad un amico inglese, prospettandogli la sua idea di una confederazionetra Inghilterra, Francia, Italia, Grecia, Spagna e Portogallo. I provvedimenti di grande incidenzasociale, approvati durante i suoi due mesi di Dittatura Meridionale (7 Settembre - 9 Novembre

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1860), furono: i sussidi ai disoccupati napoletani, il blocco degli sfratti dalle case di abitazione,l'abolizione del carcere per debiti, riforme nel campo della scuola, la separazione dei detenutigià condannati da quelli in attesa di giudizio, l'abolizione del lotto che sarebbe dovuta entrare invigore a partire dal 1° Gennaio 1861, ma non fu messa in atto dal successivo governo sabaudodi Luigi Carlo Farini, dopo la partenza di Garibaldi. Egli, infatti, non avendo ottenuto dal reVittorio Emanuele un anno di governo nell'Italia meridionale, partì per l'isola di Caprera. Se nevidero le conseguenze: non solo vennero svuotate le casse degli stati annessi, ma balzelli che,in un sol colpo, aumentarono del 40% quelli pagati sotto l'ultimo Borbone, provocarono unarivolta nelle campagne del meridione, che mise in crisi il giovane stato unitario. Dovetteintervenire l'esercito e soltanto con la forza si riuscì a debellare le bande di contadini divenuti'briganti'. Comunque, una prima conseguenza dei contatti di Garibaldi con la Massonerianapoletana si ebbe il 10 agosto 1861 quando, proprio a Napoli, per iniziativa dell'arcipretecalabrese Domenico Angherà, furono fondati la Gran Madre Loggia La Sebezia ed il G. O. diNapoli, alle dipendenze di un Supremo Consiglio del R.S.A.A. della Valle del Sebeto. In quelperiodo l'O.E. era diretto da Pasquale de Servis e il suo 'delfino', Giustiniano Lebano, era ilPrimo Sorvegliante della Sebezia.Occhi di Ifà: Ai provvedimenti di "grande incidenza sociale", emanati da G. Garibaldi, non fuestraneo, guarda caso, proprio l'Avv. Giustiniano Lebano. Questi, il 9 Settembre 1860 (duegiorni dopo l'arrivo di Garibaldi a Napoli) accettò da Liborio Romano (Patù,1793-1867), cheGaribaldi aveva confermato nella carica di Ministro dell'Interno, la carica di Assessore comunaledi Napoli per gli alloggi dell'esercito garibaldino. L'11 dello stesso mese, ebbe la presidenzadella Commissione municipale per i 12 asili infantili dell'ex capitale borbonica e la detenne finoal 1861. Il 5 Ottobre, Lebano divenne presidente della Commissione cittadina incaricata diprovvedere all'assistenza e al trasporto, da Caserta agli ospedali di Napoli, dei garibaldini feriti.Il 26 Ottobre ebbe da Andrea Colonna di Stigliano, sindaco di Napoli, la direzione dellaCommissione municipale per gli alloggi delle truppe piemontesi giunte in città. Lebano ebbeparte attiva nell'attuazione dei decreti di Garibaldi, anche dopo la partenza di questi per Caprera(9 Novembre). Dal 19 Novembre, presiedette la Commissione comunale che dovevaprovvedere alla costruzione di quattro scuole statali fruibili gratuitamente. Il 16 Dicembre,divenne Presidente della commissione comunale di assistenza ai poveri e successivamente ilMinistro dell'Interno Raffaele Conforti lo scelse quale deputato della Commissione Filantropicadell'Esercito Garibaldino.Sadescan: Il Supremo Consiglio del R.S.A.A. della Valle del Sebeto, con questo stesso atto, siera posto in concorrenza con il G. O. di Torino e con due gruppi "scozzesi" palermitani. NelFebbraio 1862, vennero inviate a Napoli due balaustre massoniche, dirette al Venerabile dellaGran Madre Loggia la Sebezia, con le quali si invitava il predetto Venerabile all'elezione delnuovo Gran Maestro dell'Ordine, che si sarebbe tenuta a Torino. Il Grande Oriente di Napoli, consapevole di tutto il valore della propria iniziazione massonica, amezzo di balaustra del suo Venerabile, rispose che, finché l'Italia non fosse stata in possessodella sua legittima capitale, Roma, i figli della Gran Madre Loggia La Sebezia non intendevanoriconoscere altro Grande Ordine al di fuori di quello di Napoli. In realtà, questa rispostamomentanea celava la volontà di affrancarsi completamente dalla massoneria di tipo inglese,che poco o nulla aveva a che spartire, sul piano iniziatico, con il latomismo partenopeo. Fu cosìche, nel Giugno del 1863, la maggior parte dei Massoni affiliati alla Sebezia decisero diabbandonare il rito scozzese, fondando il Grande Oriente Egizio Nazionale di Misraïm -Scala di Napoli. Si associarono a questa iniziativa altre due logge: la Madre Potenza el'Osiride, quest'ultima fondata nel medesimo anno da Giuseppe Ricciardi 2° Conte di Camaldoli.Da un punto di vista iniziatico, l'atto era perfettamente legittimo, dal momento che i gradi dellaScala di Napoli erano stati, anche in passato, conferiti all'Ordine di Misraïm dall'O.E.Mentre De Servis ed altri membri dell'O.E. rimasero nell'ombra, alcuni presero parte attiva alG.O.E.N.M.S.N. Tra questi, oltre a Lebano, si possono ricordare ad es. Gaetano Petriccione(Morienus) uno dei futuri capi dell'O.E. e il colonnello Pasquale Antonio de Santis, nato nel 1827a Campobasso, nonno di quel Dott. Antonio de Santis, che scriverà in Ur come "Primo Sole" ein Introduzione alla Magia come "Nilius".

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(1) Un testo recente (L'Arcano degli Arcani di Giuseppe Maddalena Capiferro e Cristian Guzzo,Viareggio, 2005) assegna erroneamente a Pasquale Antonio lo ieronimo Filaletes Iatricus, cheinvece fu proprio solo del nipote Antonio.

Tullio Quasimodo: L'esempio napoletano venne seguito due anni dopo, cioè nel 1865, aVenezia. Curiosamente, due anni dopo, nel 1867, tanto Napoli, quanto Venezia assonnarono ilrito. A Venezia, come riporta un documento datato 20 aprile 1867, l'assonnamento avvenne"nelle sole prime 16 Classi e 86 gradi". Il rito rimase dunque operativo esclusivamente negliultimi quattro gradi: un'altra importante conferma di tutto il valore iniziatico dei quattro gradidella Scala di Napoli. Apparentemente, il documento sembra ignorare il contemporaneoassonnamento napoletano e addirittura l'esistenza del G.O. di Napoli. Segno probabile di unarottura di contatti tra i due rami del Rito, maturata durante precedenti periodi di assonnamento.Nel 1869, Giustiniano Lebano e il Conte Ricciardi risvegliarono nuovamente il Rito di Misraïm aNapoli. A Venezia invece la situazione rimase ancora per molto tempo la stessa.

Tullio Quasimodo: Cosa era avvenuto nel frattempo al Rito di Memphis? Frater Petrus: E' del 1856 la costituzione ad Alessandria di un Sublime Consiglio dell'Ordine diMemphis, sotto la denominazione di Grande Oriente d'Egitto. La Carta stabilita da J.-E.Marconis conferiva tutti i poteri per costituire un Sovr\Sant\. Venne nominato Gran Maestro ilmarchese Joseph de Beauregard.Tullio Quasimodo: Nel 1862, il rito di Memphis si collegò al Grande Oriente di Francia che loammise nel suo grande collegio dei riti. In Luglio, il Grande Ierofante Marconis concesse unapatente per la costituzione negli Stati Uniti di un Sovrano Santuario sotto il Gran Maestrato delFr. Seymour. Questa patente fu ratificata dal G.O. di Francia, il 3 Settembre, e registrata nel suoGran Libro dei Sigilli, con il numero 28.911. Per facilitare la corrispondenza dei gradi con quellidel G.O., i gradi del rito di Memphis furono nominalmente e temporaneamente ridotti da 95 a33.Pietro Negri: Fu dunque lo stesso Marconis a proporre una riduzione dei gradi da 95 a 33 eperciò sbagliano nettamente quegli autori massonici che attribuiscono a G.B. Pessina questariduzione.Tullio Quasimodo: Nel Giugno 1863, il Sovrano Santuario degli Stati Uniti fu effettivamentestabilito.Il 26 Agosto 1865, i FF. Giuseppe Garibaldi, 33, ex Gran Maestro del G.O. d'Italia, e Francescode Luca, 33, Gran Maestro, furono eletti membri onorari del Sovrano Santuario degli Stati Uniti.Il 20 Dicembre, il Sovrano Santuario degli Stati Uniti adottò la riduzione a 33 gradi del rito diMemphis, conformemente all'accordo stipulato tra il G.O. di Francia e il Grande IerofanteMarconis.Nel 1866, il Gran Maestro per l'Egitto (dove il Rito era stato istituito dieci anni prima) dichiaròche l'atto con il quale il Grande Ierofante Marconis aveva abdicato i suoi diritti a favore del G.O.di Francia non era stato controfirmato dal Grande Cancelliere del Rito e rifiutò pertanto diriconoscerne la legittimità, mantenendo la sua organizzazione in 95 gradi.Nel 1868, morì il Grande Ierofante Marconis. Il 20 marzo 1869, anche il Sovrano Santuario degliStati Uniti ruppe le relazioni con il G.O. di Francia, perché quest'ultimo aveva riconosciuto, sottoil nome di Consiglio Supremo, un corpo di muratori della Luisiana, violando così il diritto el'autorità della Grande Loggia legittima di Luisiana. Dopo la morte di Marconis, il governosupremo del Rito passò in Egitto, con il Marchese di Beauregard come capo del Rito.Il 4 giugno 1872, il Sovrano Santuario degli Stati Uniti consegnò una Patente al Fr. John Yarker,per la fondazione di un Sovrano Santuario in Inghilterra ed in Irlanda. L'8 Ottobre, il Fr.Seymour, a Londra, costituì definitivamente il sovrano Santuario di Gran Bretagna e d'Irlanda,con il Fr. John Yarker, come Gran Maestro Generale. Il nuovo Santuario nominò il generaleGaribaldi, membro onorario.Nel 1873, il Misraïm di Napoli, risvegliato come abbiamo visto nel 1869, fu nuovamente messoin sonno. Il 21 Marzo dello stesso anno, il Fr. Salvatore A. Zola fu eletto e proclamato GranMaestro del Sovrano Santuario di Memphis in Egitto.L'11 Gennaio 1874, il G. M. Zola fu autorizzato ad assumere il titolo di Grande Ierofante del rito.

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Il 23 Giugno, poichè il Fr. Seymour si dimise dalle sue funzioni, il Fr. Alexandre B. Mott glisuccesse come Gran Maestro Generale del Rito negli Stati Uniti. Poco dopo, si produsse peròuna scissione. Un certo numero di FF. Americani, poco soddisfatti della riduzione dei gradi a 33,organizzarono il Rito Egiziano di Memphis, presieduto da Calvin C. Burt.Il 25 Ottobre 1876, il G.O. nazionale dell'Egitto del Rito di Memphis conferì, all'Ill. Fr. Garibaldi igradi 95 e 96, con il titolo di Gran Maestro Onorario "ad vitam". Nello stesso anno,Giovanbattista Pessina, essendo il Rito di Memphis di Palermo temporaneamente in sonno, lorisvegliò, aprendo in Catania un Rito Riformato di Menphiis in 33 gradi, secondo quanto era giàavvenuto oltralpe e oltre oceano. Pessina fu criticato dalla rivista del G.O.I. diretta da UlisseBacci, che non gli riconobbe l'autorità di una tale iniziativa. Tuttavia Garibaldi, collegato comesappiamo, dall'epoca della campagna di Sicilia, proprio al Memphis di Palermo, non ebbe nullada ridire.Pietro Negri: Infatti, salvo "catastrofi" impossibilitanti, un rito che va in "sonno" elegge di solitodei "Conservatori", che possano risvegliarlo quando le condizioni sono opportune. Se Pessinanon fosse stato l'effettivo Conservatore (o uno di essi), quelli veri si sarebbero fatti avanti e loavrebbero sconfessato. Non solo non ebbe nulla da ridire Garibaldi, che era in quel momentouno dei massimi rappresentanti del Rito di Memphis a livello internazionale, ma neppure l'alloraoperante loggia memphitica La Riforma all'Oriente di Genova. Che Pessina avesse fatto partein passato del Rito Scozzese non giustificava l'ingerenza di Bacci.Tullio Quasimodo: Il 24 Novembre 1877, il Sovrano Santuario d'Inghilterra conferì i gradi dellamassoneria d'adozione alla Sig.ra Blavatsky. Nel 1880, Pessina fu contattato dall'O.E., cheintendeva rilanciare il Misraïm a livello internazionale e, nello stesso tempo, occultaremaggiormente la figura di G. Lebano, ormai ufficialmente prescelto per succedere a De Servis,come capo dell'Ordine. Pessina partì da Catania per Napoli, dove fondò il Rito di "MisraïmRiformato" anch'esso di 33 gradi. Pietro Negri: Infatti l'O.E., Potenza Originaria che emanò il Misraïm, può risvegliarlo quandovuole, nella forma che vuole, con chi vuole.Tullio Quasimodo: Il 13 Settembre 1880, il sovrano Santuario d'Inghilterra del Rito di Memphisriconobbe, come suo rappresentante a Napoli, proprio G.B. Pessina. Nel Settembre1881, isovrani Santuari degli Stati Uniti, dell'Inghilterra e dell'Italia (sia il Memphis Riformato, sia ilMisraïm Riformato del Pessina) elevarono il generale Garibaldi al grado 97° di GrandeIerofante. Ma l'Egitto rifiutò di riconoscere la legittimità di questa nomina, poichè riconoscevaquesta carica solo a Zola. È sotto il Gran Maestrato di Garibaldi che i Riti di Memphis e diMisraïm, che avevano nei paesi stranieri per lo più gli stessi alti dignitari, furono fusi, a Napoli, inun unico ordine massonico, il Rito Antico e Primitivo di Memphis-Misraïm. Il SovranoGrande Consiglio Generale del Rito di Misraïm per la Francia rifiutò di entrare nellaconfederazione del rito unificato di Memphis-Misraïm, e conservò la sua gerarchia di 90 gradi,come Rito Orientale di Misraïm, con P. Fr. Osselin come G.M.. Pietro Negri: Come riferisce Galtier (1): "La maggior parte dei commentatori è d'accordonell'affermare che i gradi fondamentali di Misraïm sono i tre o quattro ultimi (dall'87° al 90°), dettiArcana Arcanorum ... Ma questi gradi molto segreti sono stati a volte sconosciuti agli stessimisraïmiti. Così sembrano essere stato assenti dal rito di Misraïm praticato in Francia sotto lagiurisdizione di Osselin (erano sostituiti da gradi amministrativi)". La loggia madre "Arc en Ciel",diretta da Jules Osselin, fu comunque messa in sonno nel 1899.

(1) Galtier Gérard, Maçonnerie égyptienne rose-croix et neo-chevalerie, Ed. du Rocher, 1989, p.92.

Tullio Quasimodo: Non è noto neppure un riconoscimento da parte di quella PotenzaMisraïmitica che, dal 1867 come già sappiamo, lavorava a Venezia nei soli quattro ultimi gradicon il Supremo Gran Conservatore Alberto Francis.Pietro Negri: La perdita dei contatti tra Venezia e Napoli, pur non inficiando l'attività iniziaticadelle due sedi, fu però causa di successive incomprensioni. Tullio Quasimodo: Il 2 Giugno 1882, Garibaldi morì e Gianbattista Pessina si autoproclamòGran Ierofante, senza tuttavia essere riconosciuto dai Sovrani Santuari stranieri.

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Nel frattempo, il 15 novembre 1876, il G\O\ d'Egitto rilasciò a Salvatore Sottile, Gran Maestro aPalermo, una carta costitutiva di un Sovrano Consiglio Generale amministrativo dell'Ordine diMemphis per l'Italia e la valle di Palermo. Il "risveglio" del Rito di Memphis a Palermo fu operatoda Salvatore Sottile il 15 Giugno 1890 (1) ed egli divenne il Gran-Maestro del SovranoSantuario per l'Italia. Gli succederanno, il 26 Marzo 1900 Salvatore Mortorana, il 21 Novembre1901 Paolo Figlia (che era perciò il Gran-Maestro in carica al momento dell'iniziazione di ArturoReghini), nel 1903 Benedetto Trigona, che rassegnò le sue dimissioni nel 1906, quando il Ritovenne messo in "sonno".

(1) Pur risalendo la carta costitutiva al 1876, correttamente S. Sottile non intralciò l'attività diG.B. Pessina e risvegliò la sua linea di trasmissione solo nel 1890. [N.d.U.]

Tullio Quasimodo: Il 15 Febbraio 1887 fu fondato un Grande Consiglio Generale per laSpagna, riconosciuto costitutivamente da G.B. Pessina con una Carta, datata 10 Gennaio 1889.Il primo Gran Maestro fu Manuel Gimino Y Catalan (25/10/1887 - 25/10/1890);Il secondo G.M. fu il Marchese di Santa Maria (25/10/1890 - 8/10/1893);Il terzo fu Ferdinando Lozano y Montes ( 8/10/1893 - 30/03/1894.)Il quarto fu Isidoro Villarino del Villar. Sotto il suo Gran Maestrato il Sovrano Santuario divenne ilRito Nazionale Spagnolo Sov\ Gran\ Con\ Iberico. Il 18 Gennaio 1908, Villarino de Villar forni adEdoardo Frosini una nomina di Gran Delegato per l'Italia. Il 16 Maggio, John Yarker ratificò tutti ipoteri di E. Frosini 96° e lo nominò Corrispondente Ufficiale dei Riti ortodossi della FederazioneMondiale. Il 17 Dicembre, in qualità di Del. Gen. del Rito spagnolo, Frosini fondò, all'Oriente diFirenze, la Grande Madre Loggia Centrale Ausonia. lI 10 Marzo 1909, costituì in Firenze unSupremo Gran Consiglio Gen. per l'Italia del Rito Filosofico Italiano. Il 20 Marzo 1913, alla mortedi John Yarker, E. Frosini assunse il titolo di Gran Ierofante. Nello stesso anno andò in sonno ilil Rito Nazionale Spagnolo. Nel 1919, anche il Rito Filosofico divenne dormente (vedi quadernoIl Gruppo di Ur).Il Rito di Memphis di Palermo fu risvegliato nel 1921 dai tre Grandi Patriarchi Giuseppe SulliRao (che era stato l'iniziatore di Reghini), Giovanni Sottile (figlio di Salvatore) e il consoleinglese a Palermo Reginald Gambier Mac Bean (lo stesso che favorì il diffondersi della Teosofiain Italia), che ne divenne Gran Maestro Generale per l'Italia e sue dipendenzeVenvs Genitrix: Poco dopo, il regime fascista costrinse a porre nuovamente il Rito in sonno.Nel 1923 Marco Egidio Allegri ne divenne Gran Conservatore a vita, con speciale incarico didiffusione nell'Italia nordorientale. Nell'atto di mettere il Rito in sonno, per meglio garantirne lasopravvivenza, Reginald Mac Bean, con una Carta datata 22 Agosto 1925, nominò conservatorianche altri Fratelli, con l'autorizzazione a riaprire il Rito "nel tempo e nel luogo conveniente". Trai suddetti Fratelli, vi erano i teosofi C.W.Leadbeater, J.I.Wedgwood, G.S.Arundale,C.Jinarajadasa e O.Kollerstrom, i quali riaprirono il Rito nell'ambito della CoMasonry,federazione britannica del Diritto Umano.Luce: La Comasonry mantenne importanti contatti con l'esoterismo italiano, sin dai primi delNovecento, finanziandone anche talune attività. Ad es., la rivista mensile, antipositivista e diispirazione teosofica, la "Nuova Parola", "dedicata ai nuovi ideali nell'arte, nella scienza, nellavita", venne fondata nel Gennaio del 1902, grazie ai finanziamenti dell'inglese Mrs Mabel EmilyBesant-Scott, la stessa che finanziò la Biblioteca Teosofica di Firenze, diretta da Arturo Reghini.La rivista era diretta dal giornalista e letterato Arnaldo Cervesato (Torino, 1872 - Roma, 1944)e vi collaborarono, tra gli altri, Giovanni Romano Colazza, Giovanni Amendola (con lopseudonimo "Reader"), Sibilla Aleramo, E. Bodrero, E. Bozzano, Olga Calvari, L.Capuana,A.Chiappelli, A. D'Ancona, U.Della Seta, S.Farina, A.Fogazzaro, A.Graf, B.Labanca, P.Marrucchi, M.Maeterlinck, M.Morasso, G.Papini, P.D.Pesce, G.Prezzolini, E.Schurè, B.Varisco, L.A.Villari, L.Zuccoli.Come ha detto Domenico Cofano (Rivista Di Letteratura Italiana , N° 1-2 Anno 2005 - pagg.379-382) la "Nuova Parola" sviluppò "in chiave etico-politica la tematica del neospiritualismo","raccordando il radicalismo umanitario e anticlericale della Società Teosofica con la tradizionemazziniana".

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La rivista fu seguita anche all'estero: nei paesi di lingua spagnola se ne fece portavoce Miguelde Unamuno, amico di Cervesato. Inoltre, alcuni saggi vennero tradotti e pubblicati in TheTheosophical Review (London 1897-1909) di Annie Besant e G.R.S. Mead.La rivista cessò le sue pubblicazioni nel 1908, affermando di aver portato a termine interamenteil suo compito e accommiatandosi dai lettori con le parole: "Allorquando la Nuova Parola fufondata, era vessillo della filosofia ufficiale il materialismo: oggi che la lasciamo, la medesimabandiera reca invece scritta la parola Idealismo". Cessando di esistere, la Nuova Parola passòla mano alla rivista luganese "Coenobium", di Enrico Bignami, (cui collaborarono Cervesato,Gazzolo, Ghisleri, Fogazzaro, Rensi) che si occupò di questioni religiose, metafisiche eteosofiche in chiave modernista. Nell'articolo "Letteratura Mistica", pubblicato in La Stampa 27Luglio 1908, Dino Mantovani così descrisse Cervesato, che nell'ultimo numero di Nuova Parolaaveva annunciato un suo imminente libro sul Nuovo Idealismo: "Egli è un mistico più ancora cheun idealista. E questo è caratteristico del novello idealismo italiano: di aver sùbito dato un balzodalla dottrina della conoscenza spirituale alle aspirazioni trascendenti, ai tentativi di navigazioneaerea del misticismo propriamente detto, che è dottrina dell'ultra sensibile, intuizione delsovrannaturale, senso dirigente del divino; e persino dell'idealismo magico che è scoperta edesercizio delle forze dello spirito che possono direttamente operare sugli altri spiriti e sullanatura esteriore".Perciò Cervesato, dopo Novalis e prima di Evola, aveva tentato anch'egli di fornire una suadefinizione di "idealismo magico".Vorrei ora approfondire taluni interessanti aspetti biografici di Mrs Mabel Emily Besant Scott(1870-1952).Annie Wood Besant nacque a Londra il 1 Ottobre 1847, figlia di William Wood ed Emily Roche.Nell'inverno del 1867, sposò il reverendo anglicano Frank Besant (1840-1917), che divenne poivicario nel Lincolnshire. Da lui ebbe due figli: un maschio Digby (16 Gennaio 1869) ed unafemmina Mabel Emily (28 Agosto 1870), entrambi nati a Cheltenham, nel Gloucestershire.Nell'Aprile del 1871, entrambi i figli caddero malati di pertosse. Digby guarì presto, ma Mabel, disoli otto mesi e di costituzione delicata, contrasse una bronchite acuta. Guarita, rimase di salutefragile per anni e in seguito si manifestarono attacchi epilettici. Queste ed altre avversità reseroAnnie incline, in quel periodo, all'ateismo e causarono divergenze col marito. Nell'inverno 1872ella pubblicò un pamphlet intitolato The Deity of Jesus of Nazareth, by the Wife of a BeneficedClergyman, che le causò, nell'Ottobre 1873, la separazione dal marito. Inizialmente Mabel fuaffidata alla madre e Digby al padre, ma il 23 Maggio 1876, per le idee "eretiche" della madre,Sir George Jessel , "Master of the Rolls", decise di sottrarle anche Mabel. Come ebbe ascrivere, anni dopo, George Bernard Shaw ne 'Il credo politico di chiunque': "In alcuni rari casi,come quelli del poeta Shelley e di Annie Besant, lo Stato può prendere i bambini dalle mani deigenitori e metterli sotto tutela del Tribunale, per evitar loro il pericolo di un'educazione atea".Nel 1884 venne fondata a Londra la Fabian Society, che raccolse personalità socialiste didiversa provenienza. L'aggettivo "fabiano" faceva riferimento a Quinto Fabio Massimo, detto ilTemporeggiatore, perchè l'associazione si proponeva, come strategia, una paziente attesa deimomenti opportuni per la realizzazione dei suoi scopi. Annie Besant aderì alla Fabian Society enel 1889 partecipò alla stesura dei Fabian Essays.Nel 1890, Annie Besant divenne una sostenitrice della Società Teosofica, fondata nel 1875 daMadame Blavatsky (1831-1891) e da altri. Tra i giovani fabiani e teosofi vi era il giornalistaErnest Scott (1868-1939) che, nel 1892, sposata la figlia di Annie, Mabel, emigrò con lei aMelbourne in Australia, per lavorare come giornalista del Melbourne Herald. Dal loro matrimonionacque la figlia Muriel.Nel 1893, comparvero diversi articoli di Mabel Besant-Scott sulla rivista Lucifer (Londra1887-1897) che era stata fondata da H.P. Blavatsky. Con il marito, Mabel fondò a Melbourne ilmensile Austral Theosophist (Gennaio 1894-Febbraio 1895), da non confondersi conl'Australian Theosophist. Il mensile terminò in coincidenza del trasferimento, nel 1895, di Ernesta Sidney. Nell'Aprile 1896, il Lucifer pubblicò il saggio di Ernest "Berkeley & the OccultPhilosophy".Seguì un periodo poco chiaro nella vita della coppia: Ernest, destinato a diventaresuccessivamente professore di storia all'Università di Melbourne, si convertì al Cattolicesimo e

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pare manifestasse anche tendenze omosessuali. Mabel divorziò e, con la figlia Muriel, se netornò in Inghilterra. Per lasciarsi alle spalle quanto accaduto, si impegnò nelle attività dellaSocietà Teosofica, accompagnando, tra le altre cose, il colonnello Henry Steel Olcott(1832-1907) e la madre Annie Besant in diversi viaggi in Europa e in Italia. Nel nostro paeseesistevano già diversi gruppi teosofici. Il primo fu istituito a Corfù dall'Avvocato PasqualeMenelao di Molfetta, già esule mazziniano a Londra, il quale fu anche Vice-presidente dellaSocietà Teosofica negli anni 1880-1888. Un analogo centro esisteva a Trieste, per iniziativa delConsole Britannico Sir Francis Richard Burton (1821-1890). Un Centro Studi Teosofici fufondato nel 1891 a Milano dalla signora J. Murphy, in collaborazione con uno scrittore diLocarno, il dottor Alfredo Pioda. A Roma, il primo centro teosofico fu organizzato, nel 1897,dalla signora C.A. Lloyd, in collaborazione con il dr. Decio Calvari. In Italia, Mabel potèrinnovare quei contatti con gli ambienti pitagorici e rosacrociani, già stabiliti, a suo tempo, daH.P. Blavatsky e, per suo tramite, vennero finanziate, come già sappiamo, la rivista "NuovaParola" e la "Biblioteca Teosofica" di Firenze. Negli anni successivi, Mabel assistette la madre,oltre che in ambito teosofico, anche in quello della Comasonry (la cui prima loggia fu fondata aLondra nel 1902), della quale divenne capo dopo la morte della madre (1933).Un primo tentativo di costituire un gruppo più interno, di ispirazione pitagorica, della Comasonry,Mabel, lo effettuò in collaborazione con George Alexander Sullivan (Frater Aureolus,1890-1942), fondando a cavallo degli anni 1910-11 The Order of Twelve, con riferimento alfascio duodecimale etrusco. L'ordine andò in sonno nel 1914, allo scoppio della I GuerraMondiale e fu risvegliato nel 1920. Nel 1924, morì la figlia Muriel, che aveva sposato GeorgeHerman Shapiro ed era divenuta madre di quattro figli. Nel medesimo anno, The Order ofTwelve assunse una struttura più ampia e prese il nome di Rosicrucian Order of CrotonaFellowship (R.O.C.F.), dove Crotona è l'anglicizzazione di Crotone, sede originaria delpitagorismo italico (1). Nel periodo 1925-1928, Sullivan diresse anche un periodico, TheRosicrucian Gazette.Il R.O.C.F. era un Ordine Interno Comassonico, nel quale erano ammessi sia Maestri Massoni eloro consorti, sia Comassoni maschi e femmine. Tale Ordine si basava su un sistema di novegradi, divisi in tre capitoli. Inoltre includeva molti gruppi sussidari, che si occupavano di specificitemi occulti. Il Theatricum fu uno di questi gruppi del ROCF, che nel 1938 (a Christchurch,Hampshire) costruì il Christchurch Garden Theatre, che si autodefinì "Il primo teatrorosacrociano in Inghilterra" e produsse diversi spettacoli pubblici su temi occulti (druidismo,pitagorismo, ipnotismo, occultismo, esoterismo cristiano etc.) nella stagione Giugno-Settembre1938. L'Ordine andò in sonno durante la II Guerra Mondiale.

(1) Erroneamente "Jack L. Bracelin", alias Idries Shah, scrive Corona Fellowship, nell'opera"Gerald Gardner, Witch"(1960), una biografia di Gardner, che sarebbe stato iniziato al R.O.C.F.nel 1939, lo stesso anno nel quale, secondo le affermazioni dello stesso Gardner, fu iniziato alCulto delle Streghe da Dorothy Clutterbuck.Su Sullivan si possono anche vedere le pagine a lui dedicate nell'opera "In Perfect Timing", diPeter Caddy, Jeremy Slocombe e Renata Caddy, 1996. In questo studio, Peter Caddy, uno deifondatori della Comunità di Findhorn, narra di essere stato iniziato da Sullivan.

Pietro Negri: Attualmente in Italia esistono: - l'Antico e Primitivo Rito di Memphis e Misraïm, discendente dalla linea di G.B. Pessina e G.Garibaldi e che ha stipulato un Protocollo d'Intesa con il G.O.I. (2 Giugno 1988);- l'Antico e Primitivo Rito Orientale di Misraïm e Memphis, Sovrano Gran SantuarioAdriatico, discendente dalla linea di Marco Egidio Allegri, che fu sia uno dei conservatori delRito di Memphis, incaricato (23 settembre 1923) alla "instaurazione attuale e nel tempo avveniredi quei Corpi massonici che le difficili contingenze consentiranno nella lingua del Veneto e dellaLombardia", sia, dal 1925, Potenza Suprema del Rito di Misraïm di Venezia. Riunì assieme idue Riti il 16 Maggio 1945.Chiunque abbia seguito fin qui il dibattito, può constatare sia la legittima filiazione di entrambi iRiti, sia intuire che certe divergenze esistenti tra essi rimontano a quell'isolarsi del Misraïmveneziano che, pur non inficiandone minimamente la trasmissione iniziatica, lo portò tuttavia a

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perdere i contatti con la Potenza che in origine emanò il Rito, cioè l'O.E.Comunque questo sia avvenuto, auguriamo ad entrambi i Riti di proseguire felicemente nellaloro missione.