1 crisantemi gen e tecnica colt

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Dendranthema x grandiflora (ex Chrysanthemum morifolium )

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Dendranthema x grandiflora (ex Chrysanthemum morifolium )

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Dendranthema x grandiflora (ex Chrysanthemum morifolium )

• ibrido complesso di parecchie specie selvatiche originarie del Giappone e della Cina tra cui C. indicum, C. sinense, C.coreanum, C.articum e C.nipponicum.

• famiglia delle Compositae • nome deriva dalle parole greche Khrysos

e Anthemon che significano "fiore d'oro" e si riferiscono alla colorazione del crisantemo morifolium.

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• Origine: Cina e Giappone• Attualmente sono conosciute almeno 7.000

cultivar ed ogni anno ne vengono presentate delle nuove;

l'orientamento degli ibridatori è di ottenere:• piante con nuove colorazioni e forme di fiori,• con una durata del ciclo colturale più ridotta, • con uno sviluppo uniforme in un ampio intervallo

di temperature• con una migliore resistenza ai parassiti animali e

vegetali.

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Classificazione morfologicadel Sistema Inglese

• Le specie selvatiche originarie hanno fiori tipo margherita con uno o pochi giri di ligule ma il lavoro di selezione e di ibridazione ha portato ad un numero notevole di forme di "fiori" e di "ligule" che sono stati raggruppati, secondo il Sistema Inglese, in 12 classi principali e 13 aggiuntive, per le forme che non trovano adeguata collocazione nelle prime 12 classi.

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Classificazione commerciale italiana (ditta Albani e Ruggieri)

I crisantemi appartengono a sette differenti gruppi

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1° Gruppo Margherite

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2° Gruppo Anemone

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3° Gruppo Spider Deco

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4° Gruppo Decorativo fiore medio

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5° Gruppo Decorativo fiore grande

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6° Gruppo Pom pon

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7° Gruppo SANTINI

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Classificazione commerciale del Crisantemo

• A) Crisantemi recisi (sia fioritura naturale che programmata)

• 1. Uniflora• 1.1 - Standard • La pianta viene coltivata con 1-3 steli che

vengono sottoposti ad operazioni di sbocciolatura e sfemminellatura in modo da lasciare un solo capolino terminale che assume a maturità, una notevole dimensione (oltre 20 cm), per esempio i classici Turner (per i defunti). Normalmente solo per fioritura naturale.

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Crisantemo varietà Turner

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1.2 - Sbottonato

• Varietà di anemoni, pompon, margherite, decorativi che vengono sbocciolati in modo da tenere il solo capolino terminale che arriva a grandezze medio grandi ma inferiori a quelle della categoria precedente. Fioritura naturale e programmata.

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• 2. Multiflora• 2.1 - Spray• Le piante vengono coltivate con uno o più

steli, sottoposti a sfemminellatura ma non a sbocciolatura od all'eliminazione del solo bottone terminale in modo da portare a fioritura più di un bocciolo e formare un mazzo di capolini. Fioritura naturale e programmata.

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B) Crisantemi da vaso

• B) Crisantemi da vaso• 1 - Programmato: Le piante sono

sottoposte al trattamento di fotoperiodo che, a seconda della stagione, può consistere nel prolungamento, con luce artificiale, della durata del giorno per stimolare la vegetazione nella fase iniziale e poi ottenere la fioritura sottoponendo le piante al fotoperiodo corto naturale

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• oppure all'accorciamento, con l'oscuramento, della durata del giorno per ottenere il fotoperiodo corto e quindi la fioritura quando la durata naturale del giorno è sufficientemente lunga per lo sviluppo vegetativo. Con tali pratiche colturali è quindi possibile fare fiorire il Crisantemo lungo tutto l'arco dell'anno secondo un "programma" prestabilito. I Crisantemi programmati sono coltivati a 1 o più piante per vaso, cimate con steli spray.

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• 2 - Naturali: Le piante sono coltivate per la fioritura dei primi novembre, sfruttando il naturale accorciamento della durata del giorno e variando la data dell'ultima cimatura. Esistono varietà precoci con fiori semplici o pompon che iniziano a fiorire dalla metà di settembre. Le piante, 1 o più per vaso, sono sottoposte a ripetute cimature in modo da avere 1/3 capolini per stelo.

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Classificazione fisiologica

Il Crisantemo è una pianta brevidiurna che fiorisce durante i periodi di giorno corto (14- 14,5 ore di buio ).

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Tipi di comportamento varietale

Sotto condizioni di giorno corto, la temperatura e la luminosità influenzano il tempo necessario per le fioriture. Sono stati osservati tre tipi di comportamento varietale nei riguardi della temperatura.

1- Varietà termoneutrali: se hanno un ottimale termico intorno a 16°, iniziano e sviluppano il fiore nell'intervallo da 10 a 27 °C anche se agli estremi la fioritura viene ritardata. Per esempio: Hurricane, White Marble, Flamenco.

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• 2- Varietà termopositive: fioriscono con almeno 16° ma non vengono danneggiate da valori fino a 27° mentre quelle inferiori a 16° ritardano notevolmente la fioritura. Per esempio: Indianapolis, Tokyo, Yellow Marble, Pink Marble, Bronze Marble, Blu Marble, Super White, Super Yellow, Resilient, Tuneful.

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• 3- Varietà termonegative: hanno un ottimale intorno a 16° ma fioriscono più velocemente con valori fra 10 e 16°C mentre sono influenzati negativamente soprattutto negli stadi tardivi della formazione del bottone da temperature superiori a 16°. Per esempio: Shoesmith, Japanerin.

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• Il controllo delle temperature è importante soprattutto nelle fasi iniziali di formazione del bottone (prime due settimane) per ottenere una regolare ed omogenea iniziazione mentre l'effetto delle temperature sui comportamenti varietali si manifesta maggiormente nelle fasi di sviluppo del bottone.

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• Anche in condizioni di giorno lungo il crisantemo arriva a formare la gemma a fiore dopo un certo numero di foglie, tale gemma chiamata "gemma di corona" non sviluppa ulteriormente se non in condizioni di giorno corto, normalmente abortisce a causa delle concorrenze dei germogli che si sviluppano all'ascella delle foglie sottostanti.

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Crisantemi da fiore reciso per la fioritura naturale di novembre

• Sono adatte alla fioritura naturale per le ricorrenze dei defunti le varietà programmabili che hanno un tempo di reazione di 8-9 settimane. L'impianto avviene a fine Maggio, prima metà di Giugno (settimane 22-24) per la varietà a fiore grande decorativo e varietà da spuntare.

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• Le cv multiflore allevate a stelo unico possono essere piantate fino alla settimana 28 (metà Luglio). La densità di impianto varia da 56 a 64 talee a mq per le varietà multiflore allevate a stelo unico, mentre per i fiori standard la densità varia a seconda del numero di ramificazioni conservate per ogni pianta e dalle varietà: un buon compromesso fra la qualità del fiore il risultato economico della coltura si ottiene mantenendo 30-40 fiori per mq.

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Crisantemo programmato

• Il sistema di coltivazione programmata sfrutta la caratteristica del Crisantemo di essere pianta fotoperiodica a giorno corto, per cui agendo opportunamente sulla durata del periodo di luce o di buio è possibile aumentare la crescita vegetativa ed indurre la fioritura.

• La Programmazione consiste nello scegliere la successione e la durata degli interventi sul fotoperiodo a seconda della stagione e della varietà in modo da ottenere la fioritura alla data voluta.

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Nella coltivazione del Crisantemo si possono quindi distinguere due periodi:

la fase vegetativa che dura dal trapianto fino all'inizio del giorno corto, in cui il Crisantemo deve formare foglie e fusto. La durata di questa fase dipende dal tempo necessario per ottenere una lunghezza del fusto di circa 30-40 cm in modo da raccogliere uno stelo reciso di sufficiente lunghezza, essa varia da 6-8 a 4 settimane secondo la stagione e la varietà.

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La fase vegetativa

• si mantiene in condizioni di giorno naturale più lungo di 14,5 ore ed artificiale ottenuto con l'interruzione della notte mediante l'illuminazione.

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La fase generativa

• La Fase generativa dura dall'inizio del fotoperiodo corto fino alla antesi, richiede una lunghezza del giorno corto naturale o artificiale inferiore alle 13,5 ore

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• . Dato che la lunghezza del giorno varia a seconda della stagione (tab. 1) a causa dell'inclinazione dell'asse di rotazione della terra rispetto alla perpendicolare al piano di rivoluzione attorno al sale e tenendo presente la sensibilità fotoperiodica del Crisantemo, durante l'arco dell'anno per ottenere la crescita vegetativa e la fioritura sono necessari periodi di allungamento o accorciamento artificiale della lunghezza del giorno.

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Nell'arco dell'anno esiste un periodo in cui è necessario:

-solo l'allungamento del giorno: dal 1/8 al 15/5;

-solo l'accorciamento del giorno: dal 1/3 al 15/9;

-sia l'uno che l'altro: dal 1/8 al 15/9; dal 1/3 al 15/5

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Accorciamento del giorno

• Viene ottenuto oscurando le colture con teli neri di polietilene o mediante l'accoppiamento di un telo intrecciato di poliestere alluminizzato e di uno verde.

• Normalmente l'oscuramento viene iniziato alle 17,30-18,30 e mantenuto per almeno 13 ore. Durante le prime due settimane di giorno corto è importante effettuare l'oscuramento tutti i giorni, esso viene interrotto quando il bottone comincia a mostrare il colore.

• Si inizia ad oscurare dal I° Marzo fino al 15 Settembre.

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Allungamento del giorno

• Viene effettuato durante il periodo di giorno corto naturale in modo da ottenere la crescita vegetativa, la durata della sua applicazione varia a seconda della stagione da 4 a 6 settimane.

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• Per la riduzione il consumo di energia elettrica e l'impegno di potenza è possibile suddividere la durata di allungamento del giorno in periodi più brevi (cicli) in una parte dei quali l'illuminazione è operante mentre nel restante è spenta. In tal modo l'illuminazione opera in brevi periodi ad intervalli regolari e solo su una parte della coltura. La percentuale di tutta la coltivazione di volta in volta illuminata corrisponde alla percentuale del periodo di luce nel ciclo. I cicli usati sono:

• 30' con 6' di luce, 20% di coltura illuminata• 30' con 7,5' di luce, 25% di coltura illuminata• 30' con 10' di luce, 30% di coltura illuminata• 30' con il 15' di luce, 50% di coltura illuminata

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Propagazione

Esclusivamente per Moltiplicazione:

1-talea

2- polloni radicali

3- micropropagazione

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talea

• Allevamento di piante madri in ambiente controllato attuando le moderne tecniche di risanamento e prevenzione delle malattie

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Piante madri

• Allevate in serra, su bancale, in substrato sterile alla densità di 64piante/mq

• Da ciascuna si ottengono 10-15 talee• In un anno è possibile effettuare 2-3

colture di piante madri

• Le talee vengono prelevate quando il germoglio ha 4-5 foglie, ed è lungo 3-5 cm

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Talee in serra di propagazione

• Su bancale riscaldato a T= 16-20°C

• T aria= 15°C

• Substrato: perlite + torba (50:50)• Trattamento con ormoni rizogeni

• Radicazione completata in 3 settimane

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Polloni radicali

• Diffuso nelle varietà tipo Turner coltivate per la fioritura autunnale

• I polloni vengono prelevati in primavera alla base di piante di 1 anno, sono già provvisti di radici e non pongono problemi di attecchimento, conducono a fenomeni degerativi ed alla trasmissione delle malattie

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Durata del ciclo colturale

• Dalle 15 alle 18 settimane: in media 16 settimane.

• Sulla stessa superficie è possibile svolgere 3 colture l’anno

• La superficie della serra viene divisa in 16 parcelle e si effettuano trapianti a cadenza settimanale (in coltura riscaldata)

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TECNICA COLTURALE

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Preparazione del terreno:

Il Crisantemo predilige un terreno sciolto ed areato, al quale è preferibile aggiungere della torba (4 kg/mq) o altre sostanze organiche (esempio: letame ben maturo: 8kg/mq) almeno una volta all’anno prima di una lavorazione ad una profondità di 40 cm.

Il PH deve essere compreso tra 6 e 7,2 e la salinità contenuta (non deve superare 1,3 dS/m).

Si consiglia inoltre di sterilizzarlo almeno ogni due anni con vapore ad almeno 90° C.

In pre-impianto si incorporano i concimi fosfatici e potassici le cui quantità vengono calcolate in base ai risultati dell’analisi fisico-chimica del terreno

Prima dell’impianto è consigliabile procedere all’inoculo di funghi antagonisti per evitare problemi legati al vuoto biologico creatosi in post-sterilizzazione

(vedi tabella 2).

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TABELLA 2 Funghi e batteri antagonisti

• SPECIE e FUNZIONE• Trichoderma spp Agenti patogeni di funghi vari• Gliocladium virens Produce gliotossina tossica

per molti funghi• Streptomyces griseoviridis Reprime la crescita di

funghi patogeni• Beauveria brognartii e bassiana Funghi patogeni

per alcuni insetti• Pseudomonas putida Batterio rizosferico che

stimola la crescita radicale

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Impianto della coltura

• Viene effettuato in aiuole larghe 1,20 m con passaggi di 40-50 cm

• Nella coltura programmata sull’aiuola viene stesa una rete metallica con maglie 12,5 cm

• La densità di trapianto è 42 piantine /mq• Man mano che le piante crescono la rete

viene sollevata da terra, sino ad un ‘altezza di 50 cm

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TRAPIANTO DELLE PIANTINEAlla consegna le talee devono essere subito trapiantate per evitare

ulteriori stress. Nell’impossibilità di mettere le piante a dimora, si può per breve tempodepositarle in una cella frigorifera da un minimo di 2 °C ad un massimo

di 5 °C.Si consiglia di piantare utilizzando una rete larga 1 m con riquadri di

12,5 x 12,5 cm. Le piantine vanno trapiantate in modo che il solo apparato radicale siacoperto da terreno per evitare problemi fitosanitari dovuti a Pythium oRhizoctonia.

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Temperatura:

La temperatura minima da mantenere in serra varia a seconda delle varietà (es. gruppo Reagan 18°C; Puma 14°C).

Si ricorda che, soprattutto nelle prime tre settimane del giorno corto della coltivazione,

è molto importante tenere sotto controllo la temperatura minima piuttosto che la temperatura giornaliera, in modo da garantire l’induzione a

fiore.

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Illuminazione:

Il Crisantemo che viene piantato tra il 1° Agosto e il 1° Maggio necessita di luce artificiale, fornita da un impianto d’illuminazione con lampade incandescenti da

150 Watt.Si consiglia di montare le lampade a distanza di 2,5 m sulla

fila e mantenere una distanza di 2,5 m tra le file. L’altezza da terra delle lampade deve essere dicirca 2 - 2,2 m in modo da ottenere circa 25 Watt per m2

pari a circa 100 lux sull’apice della pianta (valore che occorre per evitare l’induzione a fiore).

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I tempi d’illuminazione variano in relazione al periodo di coltura:

• -Agosto e Maggio 2 ore di luce;• -Settembre e Aprile 3 ore di luce;• -Ottobre e Marzo 4 ore di luce;• -Novembre e Febbraio 5 ore di luce;• -Dicembre e Gennaio 6 ore di luce.• Le ore di luce non devono essere continue, ma

intervallate con 2 minuti d’accensione e 8 minuti di spegnimento, per un totale di 12 minuti di luce effettiva ogni ora.

• Le piante devono essere illuminate fino a quando non raggiungono un’altezza di 30-40 cm, tenendo conto del tipo di pianta e del periodo dell’anno.

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Oscuramento:

Il Crisantemo è una pianta che fiorisce durante i periodi di giorno corto (14 ore di buio).

Quindi nel periodo tra il 15 Marzo ed il 15 Settembre, se si vuole indurre a fiore la pianta, è necessario oscurare artificialmente con teli neri per 14 ore al giorno (ad es. copertura con i teli alle ore 18.00 ed apertura dei teli alle ore 8.00). Per motivi logistici, oppure per evitare problemi termici, è possibile far slittare l’intervallo orario sopra indicato purché siano mantenute 14 ore di buio in maniera continuata.

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L’oscuramento deve iniziare, eliminando l’illuminazioneartificiale, nel momento in cui la pianta ha raggiunto

l’altezza di 30-40 cm e proseguire continuativamente fino alla colorazione del fiore.

Qualsiasi riduzione delle ore di buio, oppure il mancato oscuramento per più di 2 giorni, può comportare la rivegetazione delle piante, ritardo o mancanza di fioritura.

Per coloro che dispongono di un impianto d’oscuramento automatico, si consiglia in estate di aprire durante le ore buie della notte in modo da far abbassare la temperatura ed il tasso di umidità nella serra evitando così possibili attacchi fungini.

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La spuntatura

• Per ottenere la formazione delle ramificazioni laterali ed incrementare il numero dei fiori i crisantemi vanno spuntati una o più volte a seconda del programma colturale. La spuntatura, o cimatura, si effettua asportando con le dita la parte apicale del germoglio; assieme all'apice vero e proprio si tolgono 0,5-1,5 cm di stelo in modo che le ramificazioni escano dalla parte ancora erbacea ma completamente formata della vegetazione. Tranne per alcuni casi, una spuntatura sulla parte troppo giovane o troppo vecchia dello stelo, influenza il numero di getti ascellari formati, come pure essa non deve coincidere con altri stress per la pianta, come trapianti o invasi. Il numero di ramificazioni laterali varia da 1-2 fino a 5-6 a seconda della varietà e delle condizioni colturali.

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• La prima spuntatura viene eseguita sulle talee dopo circa 10-15 gg dall'invasatura quando hanno iniziato a formare la nuova vegetazione; si lasceranno 5-8 foglie. Quando i laterali hanno 6-8 foglie, si può procedere alla 2 a spuntatura. Il numero totale di spuntature dipende dal periodo di inizio della coltura e dal tipo di Crisantemo; per la coltivazione iniziata in aprile/maggio si effettuano 3 spuntature. per i Crisantemi a grandi fiori, e 4-5 per quelli a piccoli fiori (coreani). È importante osservare la data dell'ultima cimatura perché determina l'epoca e la qualità della fioritura; essa è una caratteristica varietale (vedi tabella) con piccoli spostamenti a seconda del clima e della tecnica colturale.

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Scelta del bottone

• Verso la fine di agosto si nota la formazione del primo bottone fiorale.

• Per ottenere un fiore di grandi dimensioni si deve conservare il primo bottone ed eliminare quelli secondari non appena raggiungono le minime dimensioni per essere asportati senza danneggiare il bottone principale. È possibile, quando le ramificazioni sono scarse, lasciare alcuni bottoni secondari; si otterranno fiori più piccoli, ma la pianta sembrerà più "piena". Per i coreani non sono necessarie sbottonature.

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Nanizzanti:

Come nanizzante si usa normalmente Alar o Top Flor. Le dosi ed il numero dei trattamenti sono legati al clima ed alla crescita delle piante.

Alar alle dosi di 150 - 300 g/100 litri d’acqua :

1° Trattamento nella prima settimana di giorno corto;

2° Trattamento quando si evidenziano i boccioli nell’apice (circa terza settimana di giorno corto);

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3° Trattamento (solo se occorre) nel momento in cui i boccioli si stanno allungando per evitare che lo stelo del fiore diventi anch’esso troppo lungo. Nel momento in cui viene dato il trattamento il bocciolo deve essere ancora chiuso, altrimenti la forma ed il colore del fiore può venire influenzata negativamente.

Si raccomanda di far trascorre almeno 12 giorni tra un trattamento e l’altro per evitare un accumulo di prodotto nella pianta.

È importante che dopo il trattamento con nanizzante, la foglia resti asciutta per almeno 48 ore.

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Concimazione:

E’ preferibile eseguire un’analisi del terreno per conoscerne la fertilità.

Durante la preparazione del terreno si può somministrare una concimazione di fondo a base di fosforo e potassio senza azoto poiché quest’ultimo viene dilavato molto velocemente.

Appena le radici si sono sviluppate, concimare ogni volta allo 0,1% con un rapporto N:P:K di 1,5:0,5:1.

Nella fase di piena vegetazione la concimazione può essere aumentata fino allo 0,2% in funzione dello sviluppo della pianta.

Alla formazione dei boccioli cambiare il rapporto N:P:K in 1:0,7:2.

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Irrigazione:

E’ importante mantenere il terreno uniformemente umido in modo che le piante crescano con la stessa altezza e vigoria.

Nella prima fase di coltivazione è consigliata l’irrigazione a pioggia, soprattutto nel periodo estivo; nelle fasi successive la distribuzione dell’acqua a livello del terreno permette di contenere l’insorgenza di malattie fungine.

Cominciare a ridurre la quantità d’acqua una settimana dopo l’inizio del giorno corto, in modo da accelerare la formazione dei boccioli. Irrigare nuovamente in maniera abbondante quando i fiori sono in fase d’apertura, così da evitare una lignificazione troppo veloce dello stelo responsabile di uno scarso assorbimento di acqua una volta reciso.

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Cenni fitopatologici • Septoriosi (Septoria chrysanthemella, Septoria obesa)• Sintomi: sulle foglie compaiono delle piccole aree circolari (S.

chrysanthemella), di colore bronzo, che poi diventano di forma irregolare e di colore da bruno rossastro a nero; le necrosi possono essere disperse sul lembo o più concentrate ai margini e possono estendersi fino ad interessare l’intera foglia. S. chrysanthemella provoca la comparsa, inizialmente, di piccole macchie rossastre che poi si ingrandiscono, diventano di colore da porpora a bruno, con il centro grigiastro. I sintomi sono più frequenti nella tarda estate ed interessano inizialmente le foglie basali.

• Difesa: evitare la prolungata bagnatura del fogliame, per l’infezione ne sono sufficienti 12 h anche non consecutive; adottare spaziature adeguate per facilitare la ventilazione; rimuovere i detriti a fine coltura per ridurre l’inoculo; impiegare giovani piante indenni. Dall’inizio dell’infezione trattare, ogni 10-14 gg con, Delan, Saprol, Daconil, benzilimidazolici.

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Mal bianco (Oidium chrysantemi - Erysiphe cichoracearum)

• Sintomi: le foglie, gli steli e, alcune volte, i boccioli sono ricoperti da un’efflorescenza bassa, rada, polverosa; le foglie possono essere deformate; i tessuti infetti diventano necrotici. La sensibilità al patogeno è strettamente varietale.

• Difesa: evitare densità eccessive e forti sbalzi di temperatura; dalla comparsa dei sintomi irrorare Saprol, Baycor, Nimrod, Afugan ed altri antioidici specifici.

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Ruggine bianca (Puccinia horiana)

• Sintomi: sulla pagina superiore si notano delle piccole decolorazioni, tondeggianti, del diametro di 1-1,5 mm, distribuite sul lembo; in corrispondenza sulla pagina inferiore si sviluppano delle pustole rilevate, larghe fino a 3 mm, aranciate e poi biancastre. L’infezione interessa tutta la chioma deprezzando il prodotto fino a renderlo invendibile. “Westland” è molto sensibile, altre varietà sono meno sensibili o resistenti.

• Difesa: le infezioni sono più frequenti a fine estate quando iniziano le rugiade o dopo il fotoperiodo corto. L’infezione richiede temperature minori di 25°C ed ha un periodo di incubazione che può prolungarsi fino a 8 settimane per cui può sfuggire al controllo visivo. L’infezione viene diffusa dalle basidiospore che sono facilmente disseminate dal vento, irrigazioni per aspersione, operazioni colturali, teli di oscuramento. Applicare rigorosamente le norme di prevenzione scegliendo varietà resistenti, selezionando strettamente le talee, evitando la prolungata bagnatura della chioma anche nel caso di trattamenti antiparassitari, eliminando prontamente i primi focolari ed i residui di coltura. In prevenzione irrorare Dithane, Daconil, Saprol, Baycor e Stroby; in caso di infezione Tilt + Saprol, myclobutanil, ossicarbossina e Stroby. Non eccedere nei trattamenti con Saprol su “Shoesmith” e “Rivarly”. Bagnare con le soluzioni funghicide entrambe le pagine fogliari.

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Marciume dello stelo (Sclerotinia sclerotiorum)

• Sintomi: la parte basale dello stelo presenta un marciume umido verdastro, la superficie si ricopre poi di una formazione miceliare bianca, cotonosa; la pianta appassisce; nella zona midollare dello stelo e sulla corteccia si formano degli sclerozi neri di forma semisferica. È sensibile la cv “Cotton Ball”.

• Difesa: eliminare i residui colturali; spaziare adeguatamente; disinfettare il terreno con il vapore; irrorare lo stelo con Rizolex, benzilimidazolici, Rovral, Switch.

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Tripidi (Frankliniella occidentalis, Thrips tabaci)

• Sintomi: le giovani foglie sono deformate, incomplete, increspate; l’apice vegetativo rallenta notevolmente lo sviluppo; i boccioli stentano ad aprirsi e tendono a seccare; i fiori ligulati presentano rotture di colore e deformazioni. Le foglie possono presentare delle aree decolorate con riflessi argentati e cosparsi di defecazioni nere e puntiformi.

• Difesa: irrorare o vaporizzare Mesurol, Folimat, Orthene, Lannate, Thiodan, DDVP, piretroidi, Rufast, Vertimec, Match; in caso di forti infestazioni ripetere i trattamenti 4 volte con un intervallo di 7 gg. Alcune CV sono sensibili a Mesurol

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Afidi (Generi e specie varie)

• Sintomi: le foglie sono deformate e increspate, la vegetazione viene rallentata da colonie di insetti verdi o bruni che infestano gli apici vegetativi, i fiori e la pagina inferiore delle foglie; la chioma viene deturpata dalla fumaggine che si sviluppa sugli escrementi zuccherini degli insetti. Gli afidi sono vettori di virus pericolosi per il C.

• Difesa: dall’inizio dell’infestazione irrorare Pirimor, Croneton, Hostaquick, Lannate, Folimat, Basudin, Orthene, Friodan, piretroidi, contro gli afidi resistenti irrorare Confidor, Plenum.

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Acari tetranichidi

• Sintomi: le foglie iniziano a decolorare, poi ingialliscono e seccano; i fiori presentano delle decolorazioni o lesioni brune, in caso di forte infestazione il prodotto diventa invendibile.

• Difesa: durante il periodo estivo trattare regolarmente in modo che le foglie siano pulite dagli acari al momento della fioritura; irrorare Matacar, Torque, Danitol, Pennstyl, Vertimec, Pride Ultra, Nexter, Oscar, Miro