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Dossier Archivio Vasari « Il Tassello Mancante »

Conti Festari Rasponi Spinelli

L’ARCHIVIO DI GIORGIO VASARI

I CONTI FESTARI RASPONI SPINELLI

LA NOTIFICA DI NOTEVOLE INTERESSE STORICO

CAPITOLO I°


L’Archivio Vasari, è forse la fonte più completa e preziosa per lo studio del Rinascimento Italiano

uno dei più importanti e vasti nuclei documentari a carattere privato esistenti in Italia e al mondo.

Nella maggior parte dei casi, le lettere trattano di argomenti d'arte, di soggetti per dipinti ed apparati scenografici, rappresentando, dal punto di vista storico e documentario, una fonte preziosissima, senza la quale, un'analisi della cultura italiana del XVI secolo non sarebbe completa. Tra gli illustri personaggi che intrattennero corrispondenza con Vasari si segnalano il Granduca di Toscana Cosimo I dei Medici ed importanti artisti come Michelangelo Buonarroti, di cui sono conservate nell'archivio 17 lettere autografe, indirizzate al «caro amico Giorgio Vasari».


L’Archivio di Giorgio Vasari

I Conti Festari Rasponi Spinelli

I Conti Festari Rasponi Spinelli, sono i Proprietari dell’Archivio Vasari

in soluzione di continuità per successione ereditaria da oltre 330 anni


L’Archivio Vasari, per oltre un secolo, restò in casa Vasari, situata

in Borgo Santa Croce a Firenze, fino alla morte dell’ultimo erede dell’artista,

avvenuta il 3 marzo del 1676.

Di lì a breve, i documenti dell’Archivio furono comprati e conservati

tra le carte del Senatore Bonsignore Spinelli, esecutore testamentario della

famiglia estinta.

In casa degli eredi Spinelli, negli anni diventati Conti Rasponi

Spinelli ed infine Conti Festari Rasponi Spinelli, l’archivio Vasari è stato

amorevolmente conservato, e pressoché ignorato dagli studiosi, per più di due

secoli.

La Notifica del Ministero della Pubblica Istruzione

Il Ministero della Pubblica Istruzione nel lontano 1917 dichiarò

tutte le 34 Filze dell’Archivio Vasari di notevole interesse storico

Il Ministero della Pubblica Istruzione, (Ministro Guido Gonella) con Notifica del 1917 inviata al Conte

Luciano Rasponi Spinelli, dichiarerà per la prima volta, le 34 Filze dell’Archivio Vasari, di notevole

interesse storico nazionale.


CAPITOLO II°

IL DEPOSITO DELL’ARCHIVIO VASARI AL COMUNE DI AREZZO


Il Contratto di Deposito del 1921

Nel 1921 il Conte Luciano Rasponi Spinelli consegnò 31 Filze dell’Archivio Vasari in deposito

presso il Comune di Arezzo affinché ne fosse agevolato lo Studio e la Diffusione dei contenuti

Nel 1921 il Conte Luciano Rasponi Spinelli consegnò 31 Filze dell’Archivio Vasari in deposito perpetuo

al Comune di Arezzo; altre 3 Filze dell’Archivio Vasari furono conservate fino al 1980 nella Villa di

Murlo a San Casciano Val di Pesa, nel vasto archivio di famiglia: l’Archivio Rasponi Spinelli.


La Clausola del Contratto di Deposito

«che esso dovesse essere adeguatamente

conservato nella casa di Vasari ad Arezzo»

Il Contratto di Deposito citava espressamente la clausola «che esso dovesse essere adeguatamente

conservato nella casa di Vasari», da poco adattata a Museo, pena la restituzione, in caso di

«deterioramento e incuria».


CAPITOLO III°

IL FURTO DELL’ARCHIVIO SPINELLI E DELLE 3 FILZE DELL’ARCHIVIO VASARI


La Villa di Murlo a San Casciano Val di Pesa

La Villa di Murlo a San Casciano, sulle verdi colline del Chianti, è stata per oltre un secolo

una delle dimore dei Conti Rasponi Spinelli e nel 1980 fu teatro di un grave reato di furto.


Un Furto realizzato con tutta probabilità su precisa Commissione

Nel 1980, durante un periodo di assenza della Contessa Flora Romano Rasponi Spinelli,

ormai anziana e con problemi di salute, la Villa di Murlo fu letteralmente saccheggiata


Nel Furto venne sottratto tutto L’Archivio Rasponi - Spinelli

Nel corso del Furto furono sottratti oggetti di grande valore fra cui gioielli, quadri d’autore, cimeli storici

ed anche l’Archivio Spinelli, composto da oltre 150.000 documenti, comprese 3 Filze dell’Archivio Vasari.

Bolla di Callisto III° a Tommaso Spinelli (detto il Grande)

per aver finanziato la guerra contro i Turchi nel 1456

Albero Genealogico Famiglia Spinelli di Firenze

Affonda le proprie radici ed origini nel IX secolo d. C.


CAPITOLO IV°

EVENTI DAL 1985 AL 1991


1985 - Eredità Conti Rasponi Spinelli

Successione della Contessa

Flora Romano Rasponi Spinelli

Il 4 ottobre 1985, giorno di apertura della successione della Contessa Flora Romano Rasponi Spinelli,

il Conte Giovanni Festari Rasponi Spinelli diventa unico erede universale di tutto il patrimonio dei

Conti Rasponi Spinelli.


1988 - L’Università di Yale annuncia l’acquisto dell’Archivio Spinelli

Tutto l’Archivio Spinelli e le 3 Filze dell’Archivio Vasari sottratte nel furto del 1980

ricompaiono nel 1988 in America, ufficialmente acquistate dall’Università di Yale.


La notizia viene pubblicata con grande enfasi sul New York Times ma non diffusa dalle testate

giornalistiche italiane; il Conte Giovanni Festari Rasponi Spinelli non ne viene a conoscenza.

1989 - Giovanni Festari Ritrova il Contratto di Deposito del 1921

Nel 1989 il Conte Giovanni Festari ritrova casualmente, nascosto nel sottofondo di un armadio,

l’inventario di tutto l’Archivio Rasponi Spinelli ed il Contratto di Deposito dell’Archivio Vasari

Solo nel 1989, in una villa ereditata a Firenze, nello smontare un mobile

del 700 che non passava dalla porta, il Conte Giovanni Festari ritrova

casualmente, nel sottofondo dello stesso, vari oggetti e documenti, tra cui

l’Inventario di tutto l’Archivio Spinelli e, all’interno di una scatola

cilindrica in ottone, il Contratto di Deposito con il quale il Conte Luciano

Rasponi Spinelli depositava nel 1921 al Comune di Arezzo l’Archivio

Vasari.

A seguito del ritrovamento del Contratto di Deposito, il Conte Giovanni

Festari, comprende di essere proprietario dell’Archivio Vasari e si reca a

Casa Vasari in Arezzo per visionarlo.


1990 - Giovanni Festari Richiede la Restituzione dell’Archivio Vasari

Il 28 settembre 1990, constatato lo stato di degrado nel quale era custodito l’Archivio Vasari,

il Conte Giovanni Festari richiese ufficialmente al Comune di Arezzo la restituzione «del Bene».

Comunicazione del Soprintendente dott. Liatta al Soprintendente per i Beni Architettonici in data 14 aprile 2008


Ancora nel 2008, le condizioni di conservazione dell’Archivio Vasari presso Casa Museo Vasari di Arezzo, versavano

in uno stato di totale degrado, come attesta la comunicazione del Soprintendente dott. Dentoni Litta.

1990 - Giovanni Festari Sporge Denuncia inerente i Documenti Sottratti

In data 10 novembre 1990, Giovanni Festari sporge denuncia in quanto apprende che svariati documenti

dell’Archivio Spinelli, sottratti nel Furto del 1980, sono stati acquistati dall’Archivio di Stato di Firenze.


1991 - Proposta di cessione dell’Archivio Vasari allo Stato Italiano

Nel 1991, nonostante fosse ancora pendente la causa con il Comune di Arezzo per la restituzione

dell’Archivio Vasari, Giovanni Festari propone allo Stato Italiano la cessione dell’Archivio Vasari

Il 9 aprile 1991, per chiudere definitivamente ogni tipo di contenzioso e controversia, il Conte

Giovanni Festari Rasponi Spinelli offrì in acquisto l’Archivio Vasari allo Stato Italiano.

Comunicazione a Giovanni Festari in data 10 gennaio 1995


CAPITOLO V°

NOTIFICA DI VINCOLO PERTINENZIALE SULL’ARCHIVIO VASARI


Nel 1994 viene apposto un Vincolo Pertinenziale sull’Archivio Vasari

In data 8 marzo 1994, viene notificato a Giovanni Festari un Decreto Ministeriale che vincola le 31 Filze

dell’Archivio Vasari, già depositate nel 1921 dal Conte Luciano Spinelli, a Casa Museo Vasari in Arezzo


Il Decreto di Vincolo Pertinenziale emesso in data 8 marzo 1994 dalla Soprintendente Paola Benigni

Le Motivazioni contenute nel Decreto di Vincolo Pertinenziale del 1994

E’ pendente una causa civile con il Comune di Arezzo, ed è anche fallito ogni tentativo

di trattativa con lo Stato italiano «per le esorbitanti pretese del dott. Giovanni Festari»



L’Esito della Causa Civile contro il Comune di Arezzo, mossa da Giovanni Festari,

potrebbe comportare la Restituzione dell’Archivio Vasari alla Famiglia Proprietaria


Le Motivazioni contenute nel Decreto di Vincolo Pertinenziale del 1994


Nel Vincolo Pertinenziale è anche menzionata l’Università di Yale

Dalla Notifica del 1994 emerge infine che la Soprintendenza è a conoscenza che nel 1988, l’Università

di Yale ha acquistato l’Archivio Spinelli e le 3 Filze dell’Archivio Vasari, già sottratte nel furto del 1980



Nel testo del Decreto compare anche una strana allusione «per aver seguito il destino, peraltro non molto chiaro»

relativa all’acquisto dei documenti dall’Università di Yale, come se la responsabilità di tale compravendita fosse

da attribuirsi al soggetto proprietario dei documenti stessi.

7 aprile 1994 - Parere Contrario alla Proposta di Trattativa con lo Stato

«Il regime Giuridico al quale sono sottoposte le carte Vasari a seguito dei sopracitati

provvedimenti di vincolo, faccia venir meno l’interesse dello Stato ad acquistare l’Archivio»

Comunicazione ufficiale inviata a Giovanni Festari in data 10 gennaio 1995


A pochi giorni di distanza dal Decreto di Vincolo pertinenziale, il Ministero dei Beni Culturali comunica a Giovanni Festari,

che non è più interessato all’acquisto dell’Archivio Vasari.

CAPITOLO VI°

IL SIMPOSIO INTERNAZIONALE DELL’UNIVERSITA’ DI YALE


Nell’aprile del 1994 L’Università di Yale organizza un Simposio

Nel 1994 l’Università di Yale organizza un’importante Mostra - Simposio a carattere internazionale,

incentrata sull’Archivio Spinelli e sulle tre Filze dell’Archivio Vasari, già trafugate nel Furto del 1980


Il Simposio dell’Università di Yale si svolge nelle giornate dal 15 al 17 di aprile 1994, circa un mese dopo la notifica a

Giovanni Festari, da parte della Soprintendenza, del Decreto di Vincolo Pertinenziale datato 8 marzo 1994.

Funzionari delle Istituzioni Italiane partecipano al Simposio

Al Simposio partecipano Venti Relatori in ambito internazionale,

compresi membri appartenenti ad Istituzioni Pubbliche Italiane


Nonostante fosse ampiamente risaputo ( come poi emergerà ) che i Documenti esposti nel corso del Simposio dell’Università

di Yale provenissero da un furto acclarato, a detto Simposio, in qualità di Relatori, parteciparono anche funzionari del

Ministero e della Soprintendenza di Firenze.

CAPITOLO VII°

LA DENUNCIA DI GIOVANNI FESTARI RASPONI SPINELLI


Il 28 aprile 1994 Giovanni Festari Rasponi Spinelli Sporge Denuncia

Giovanni Festari venendo a conoscenza del Simposio dell’Università di Yale e del riciclaggio della refurtiva

sottratta durante il furto del 1980, deposita immediata denuncia presso il Nucleo dei Carabinieri di Firenze


CAPITOLO VIII°

LE INDAGINI SUL FURTO DEL 1980 CONDOTTE DAI CARABINIERI DEL NUCLEO


Dei successivi documenti, inseriti nel presente Dossier in base all’ordine cronologico di datazione, la Famiglia Festari Rasponi Spinelli ne verrà a conoscenza dell’esistenza solamente nel gennaio del 2017, a seguito di azione di recupero, come poi sarà spiegato e dettagliato nelle pagine seguenti.

Nel 1995 iniziano le Indagini del Comando dei Carabinieri di Firenze

A fronte della denuncia di Giovanni Festari inerente il Furto del 1980 e la Refurtiva ricomparsa presso

l’Università di Yale, il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio artistico comincia le indagini


Dal fascicolo delle indagini consegnato dalla Procura della Repubblica di Firenze alla Famiglia Festari Rasponi Spinelli nel gennaio del 2017

L’indagine condotta in brevissimo tempo dai Carabinieri del Nucleo di Tutela del Patrimonio di Firenze,

giunge ad identificare i probabili soggetti, materiali esecutori del Furto e del riciclaggio della Refurtiva


Interrogatori condotti dai Carabinieri del Nucleo di Firenze nel 1994 | 1995

Sono individuati «Trafficanti di Opere d’Arte di Provenienza Illecita»


Nell’Indagine sono interrogati anche i Funzionari della Soprintendenza

I Soprintendenti Borgia e Benigni confermano di essere stati a conoscenza del furto e della refurtiva

e che nel 1991 era stata predisposta dall’Ufficio Centrale Beni Archivistici una missione negli U.S.A.




Vagliare l’Opportunità di emettere Rogatoria contro l’Università di Yale

Il Nucleo dei Carabinieri comunica alla Procura della Repubblica di Firenze di Vagliare l’opportunità

di Emettere Commissione Rogatoria Internazionale e procedere col sequestro del materiale sottratto




CAPITOLO IX°

RINNOVO DELLA NOTIFICA PER NOTEVOLE INTERESSE STORICO


Nel 1996 il Ministero rinnova la Notifica di Notevole Interesse Storico

Il Ministero per i Beni Culturali presieduto da Antonio Paolucci e la Soprintendenza Archivistica

presieduta da Paola Benigni, rinnovano a Giovanni Festari Notifica di Notevole Interesse Storico


La Notifica riguarda tutte le 34 Filze dell’Archivio Vasari, «nella sua interezza composta da 34 unità», «di proprietà del dott.

Giovanni Festari», comprese anche quelle acquistate nel 1988 e detenute illecitamente dall’Università di Yale.

Notifica per Notevole Interesse Storico datata 19 gennaio1996

L’Università di Yale è Custode e Conserva e Detiene 3 Filze dell’Archivio

Nella Notifica del 1996 la Soprintendente Paola Benigni nomina l’Università di Yale quale Custode per la

Conservazione e Detenzione pro tempore delle 3 Filze dell’Archivio Vasari già sottratte nel Furto del 1980



Nel testo compare l’allusione «considerate le vicende del

tutto particolari che hanno contraddistinto la trasmissione

di questo nucleo documentario» con riferimento alle 3 unità

conservate presso l’Università di Yale, detenute da

«Direttore pro tempore della Beinecke Library».

La Soprintendenza non notifica il provvedimento all’Università di Yale

Il Decreto del 1996 è notificato a Giovanni Festari, al Sindaco del Comune di Arezzo,

alla Soprintendenza ai Beni Ambientali Architettonici, ma non all’Università di Yale



CAPITOLO X°

CORRISPONDENZA INTERNA FRA SOPRINTENDENZA ED ALL’UNIVERSITA’ DI YALE


Dei successivi documenti, inseriti nel presente Dossier in base all’ordine cronologico di datazione, la Famiglia Festari Rasponi Spinelli ne verrà a conoscenza dell’esistenza solamente nel luglio del 2017, a seguito denuncia presentata dal Direttore Generale degli Archivi Gino Famiglietti contro l’Università di Yale per Illecita Esportazione ed Alienazione.

Dopo la Notifica del 1996 la Soprintendente Paola Benigni contatta Yale

In seguito alla denuncia di Giovanni Festari inerente il Furto del 1980, all’indagine in essere circa la

refurtiva acquistata da Yale ed infine, alla Notifica di Interesse, la Soprintendente contatta l’Università


Il trafiletto sottostante è tratto dell’Esposto contro l’Università di Yale per Illecita Esportazione, depositato in data 6 giugno 2017, presso la Procura della Repubblica di Roma, dal Direttore Generale degli Archivi Gino Famiglietti, al quale sono allegati i documenti interni alla Soprintendenza, relativi alla corrispondenza avvenuta nel 1996 fra Soprintendente Paola Benigni e R. Babcock dell’Università di Yale.

Dal l’Esposto contro l’Università di Yale depositato da Gino Famiglietti nel giugno del 2017; la Famiglia Festari Rasponi Spinelli nel verrà a conoscenza nel luglio del 2017

L’Archivio Vasari è un «insieme organico e inscindibile»

La Soprintendente Paola Benigni informa Robert Babcock della Beinecke Library che l’Archivio Vasari

è un « insieme organico e inscindibile » « dichiarato di Interesse Storico fin dal lontano novembre 1917 »


Lettera della Soprintendente Paola Benigni a Robert Babcock datata 4 marzo 1996


Le Filze da loro detenute, sono uscite dall’Italia a seguito di un furto

La Soprintendente Paola Benigni spiega inoltre a Robert G. Babcock, direttore della Beinecke Library,

che le filze da loro detenute, sono uscite dall’Italia nel 1980, con l’Archivio Spinelli a seguito di un furto




Chiede all’Università di Yale di restituire le tre Filze Vasariane

Per questi motivi, la Soprintendente Paola Benigni chiede a Robert G. Babcock

di restituire all’Italia con un « atto di grande di liberalità » le tre filze vasariane




La Risposta di Robert G. Babcock alla Soprintendente Paola Benigni

In risposta alla lettera inviata dalla Soprintendente Benigni in data 6 marzo 1996 all’Università di Yale,

Robert Babcock, Direttore della Beinecke Library risponde « che la collezione Spinelli non è notificata »

Il Direttore Robert Babcock il 22 marzo del 1996 risponde a Paola Benigni che i venditori, dai quali è stato acquisito tutto il

materiale nel 1988, hanno «assicurato l’assenza di notifiche».


Lettera di Robert Babcock alla Soprintendente Paola Benigni datata 22 marzo 1996


Robert G. Babcock, sempre nella lettera del 1996, chiede espressamente a Paola Benigni che gli siano

inviate evidenze relative alle investigazioni, senza le quali sarà costretto a respingere la sua richiesta


La Richiesta di Robert G. Babcock alla Soprintendente Paola Benigni

Lettera di Robert Babcock alla Soprintendente Paola Benigni datata 22 marzo 1996

Sulla base dei documenti finora emersi non si ha notizia dell’esistenza di ulteriori colloqui intercorsi fra Soprintendente Paola

Benigni ed Università di Yale, né tantomeno, dell’invio da parte della Soprintendente di quanto richiesto da Robert Babcock

circa l’esito delle indagini.


CAPITOLO XI°

SENTENZA SULLA CAUSA CONTRO IL COMUNE DI AREZZO PER LA RESTITUZIONE DELL’ARCHIVIO


2000 - Sentenza e Condanna del Comune di Arezzo alla Restituzione

La sentenza della Corte di Appello di Firenze condanna l’appellato Comune di Arezzo alla restituzione

dell’Archivio Vasari a Giovanni Festari, oltre al risarcimento del danno economico in separata sede


Sentenza Corte di Appello di Firenze - 12 aprile 2000

Il Dispositivo della Sentenza: «Perdita di alcuni Documenti»

Il dispositivo della sentenza cita espressamente la responsabilità del Comune di Arezzo

che ammette la «perdita» di alcuni documenti dell’Archivio, «a causa degli eventi bellici».


Sentenza Corte di Appello di Firenze - 12 aprile 2000

CAPITOLO XII°

INTERRUZIONE ED ARCHIVIAZIONE DELLE INDAGINI


Dei successivi documenti, inseriti nel presente Dossier in base all’ordine cronologico di datazione, la Famiglia Festari Rasponi Spinelli ne verrà a conoscenza dell’esistenza solamente nel gennaio del 2017, a seguito di azione di recupero, come poi sarà spiegato e dettagliato nelle pagine seguenti.

L’Indagine sarà Misteriosamente Interrotta e poi Archiviata nel 2005

Tutta l’indagine, condotta nel 1995 dai Carabinieri del Nucleo di Tutela del Patrimonio di Firenze,

sarà misteriosamente interrotta e poi, a distanza di dieci anni, archiviata dal dott. Tommaso Picazio


In seguito alla corrispondenza intercorsa fra Soprintendente Paola Benigni ed Università di Yale nel 1996, nonostante gli

indizi emersi nel corso delle investigazioni condotte nel 1995, le indagini saranno misteriosamente interrotte e la pratica sarà

poi definitivamente archiviata nel 2005 «non sono emersi elementi utili per l’identificazione dei responsabili del reato».


CAPITOLO XIII°

LA NUOVA TESI SOSTENUTA DA TUTTI I FUNZIONARI DELLA SOPRINTENDENZA


La Notifica del 1996 «non ha avuto modo di divenire operante»

Dall’Archiviazione delle indagini del 1995 in poi, tutti i Funzionari della Soprintendenza sosterranno che i

tentativi per il recupero delle tre unità documentarie «si sono scontrati con l’assenza di qualsiasi denuncia»


Dichiarazione del Soprintendente Antonio Dentoni Litta datata 21 febbraio 2008

La versione ufficiale dElla Soprintendenza, sostenuta dall’archiviazione delle indagini fino al 2017, circa il mancato recupero

delle tre unità documentarie detenute dall’Università di Yale, sarà motivata dalla «assenza accertata dal Comando

Carabinieri», «di qualsiasi denuncia di furto concernente l’Archivio Spinelli»

Lo Smembramento dell’Archivio Vasari: la Notifica è solo su 31 Filze

Conseguentemente al mancato recupero delle tre unità documentarie per «assenza di qualsiasi denuncia»

la Notifica di Interesse Storico è da intendersi solo su 31 Filze documentarie, quelle conservate ad Arezzo



La nuova ed ufficiale versione inerente la Notifica di Interesse Storico e riguardante solamente 31 Unità dell’Archivio Vasari

(ad esclusione delle 3 Filze detenute dall’Università di Yale), sostenuta da tutti i Funzionari della Soprintendenza

dall’archiviazione delle indagini in poi, si fonda palesemente su una falsa testimonianza, smentita dalle indagini effettuate

dallo stesso Comando dei Carabinieri.

CAPITOLO XIV°

LA STAGIONE DEI PIGNORAMENTI


La Soprintendenza inizia ad accanirsi contro il Soggetto Derubato

Dal 2005 al 2018, i Funzionari della Soprintendenza si sono accaniti esclusivamente nei confronti dei

Proprietari dell’Archivio Vasari al fine di impossessarsi delle restanti 31 Filze tramite Cause Legali



La Nuova Strategia della Soprintendenza per Acquisire l’Archivio

Dopo la Sentenza della Corte d’Appello di Firenze del 2000 e l’Archiviazione delle indagini del 2005, la

Soprintendenza Archivistica cercherà di strappare la proprietà dell’Archivio Vasari tramite Procedure

• 25/07/2005 – Pignoramento Volterra (procedura N 670/2005) con base d’asta di circa un milione di euro.

• 03/08/2005 - Antonio Paolucci, Direttore Regionale per i Beni Culturali, esprime parere favorevole all’acquisto ( prot. 6799 ).

• 06/09/2005 - Parere favorevole all’acquisto del Comitato di Settore per i Beni Culturali e Paesaggistici ( verbale n. 104 ).


Il 6 Ottobre 2005 si svolge un nuovo Incontro per Trattativa con Stato

Nuova trattativa con il Ministero dei Beni Culturali per la cessione dell’Archivio Vasari

allo Stato Italiano e promuovere le intese finalizzate alla compravendita delle Carte Vasari

06/10/2005 - Verbale d'incontro tra MIBAC e Avv Cosulich (prot. 7238)


Base della Trattativa: 75 milioni per le Carte Vasari

Il Ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli manifestò la volontà

di acquistare l’Archivio Vasari, sulla base di una trattativa privata


9 dicembre 2005 - La Minaccia di Antonio Paolucci

Verbale della Riunione presso l’ufficio del dott. Antonio Paolucci in Palazzo Vecchio

relativa alla proposta di acquisto dell’Archivio Vasari da parte dello Stato Italiano

«Il Soprintendente Martines relazionò il Dott. Paolucci sulla trattativa di acquisto in essere sulla base di

75 milioni di euro; subito dopo il dott. Paolucci dichiarò che la collezione, per un’Università Americana

poteva valere anche di più, ma per il Ministero l’unica trattativa possibile sarebbe stata solo sulla base

della valutazione della Dott.ssa Paola Benigni (ex Soprintendete Archivistico della Toscana) di circa € 1

milione e che SE I PROPRIETARI NON FOSSERO STATI DISPONIBILI, SI SAREBBERO MOSSI PER

ACQUISTARLO PER VIE GIUDIZIARIE. »


Il Reato di Smembramento dell’Archivio Vasari

2005 | 2009 | 2014

Procedure Esecutive sull’Archivio Vasari

Tutte le Procedure avvennero in ottica di REATO PENALE DI SMEMBRAMENTO DELL'ARCHIVIO

VASARI, in quanto, in base alla normativa speciale del Codice Dei Beni Culturali e sulla base della

Notifica del 1917 e seguenti, L'ARCHIVIO VASARI E' UN «UNICUUM DOCUMENTALE

INSCINDIBILE» E NE E' VIETATA LA VENDITA E LA CESSIONE PARZIALE O DI SINGOLI

DOCUMENTI.

Tutte le procedure esecutive, hanno sempre MIRATO AD AGGREDIRE ALL'ASTA SOLO 31 DELLE 34

FILZE (mai le 3 Filze detenute illegalmente dall'Università di Yale), nonostante l’articolo n. 20 del Codice

Dei Beni Culturali lo VIETI ESPRESSAMENTE.

2008 - Autorizzazione della Soprintendenza allo Smembramento

Nonostante la notifica del 1917, riconfermata nel 1991 e 1996, consideri l’Archivio Vasari

un Unicuum Inscindibile, la Soprintendenza ne autorizza costantemente lo smembramento.



2017 - La Soprintendente Toccafondi autorizza lo Smembramento

Ancora nel febbraio 2017 la Soprintendente Diana Marta Toccafondi persiste

nel reato di Smembramento dell’Archivio Vasari e di Falsa Testimonianza


Dichiarazione del Soprintendente Diana Marta Toccafondi datata 27 febbraio 2017

CAPITOLO XV°

IL VALORE DELL’ARCHIVIO VASARI



Il «Congruo» Prezzo della Base d’Asta sostenuto da Paola Benigni

La valutazione della Soprintendente Paola Benigni inerente il valore dell’Archivio Vasari,

stimato nel corso della Procedura Esecutiva del 2005 fissa l’importo per euro 1.126.392,50

Parere Soprintendente Paola Benigni 24 gennaio 2017


Il Vincolo Pertinenziale determina una Svalutazione dell’Archivio

Il Vincolo Pertinenziale del 1994 apposto sulle Carte Vasari da Paola Benigni

«essenzialmente determina una svalutazione di fatto del loro valore commerciale»

Perizia Antonio Pettini 9 gennaio 2017


Il Tribunale di Arezzo chiede invece che sia Assicurato per 90 Milioni

Nel 2015, il Giudice Ilaria Benincasa del Tribunale di Arezzo, autorizza invece l’esposizione

dell’Archivio Vasari in una mostra a fronte di polizza con valore non inferiore a 90 milioni di euro


Autorizzazione del Giudice Carlo Breggia per 90 Milioni di euro

Nel 2016, il Giudice Carlo Breggia del Tribunale di Arezzo, autorizza l’esposizione dell’Archivio Vasari

a fronte di stipula e deposito polizza assicurativa con valore assicurato non inferiore a euro 90 milioni


Un terzo dell’Archivio assicurato per un Valore di 90 Milioni di euro

La Polizza per la Mostra di Firenze viene stipulata ad un Valore di euro 90 milioni, con Stima Accettata

da un Pool di Primarie Compagnie: Lloyd’s of London, Italiana Assicurazioni, Reale Mutua Assicurazioni

Nella Mostra di Firenze, realizzata dagli Eredi Festari Rasponi Spinelli nel maggio del 2016, nel corso della quale veniva

esposto solamente un terzo della documentazione inerente l’Archivio di Giorgio Vasari e le lettere di Michelangelo, sarà

stipulata adeguata polizza assicurativa per euro 90 milioni.


Il Valore Commerciale sulla Base di una Reale Proposta d’Acquisto

Contratto con la Ross Engineering di Mosca

Vendita per 150 milioni di euro bloccata in extremis con Sequestro Penale

Il giorno 8 luglio 2009 il conte Giovanni Festari Rasponi Spinelli sottoscrive atto di compravendita con la ROSS

ENGINEERING di Mosca.

Il 14 Ottobre 2009 la Soprintendenza comunica alla Famiglia Festari che a seguito delle integrazioni pervenute il

23 settembre 2009, la denuncia di trasferimento del 8 luglio 2009 può ritenersi debitamente integrata in ogni suo elemento e

quindi notifica che ha avviato il procedimento di prelazione fissando il termine in 180 giorni, con scadenza il 20 marzo 2010.

Il 18 Marzo 2010 (due giorni prima della scadenza del termine per il diritto di prelazione a favore dello Stato)

viene posto Sequestro Penale dell’Archivio Vasari, motivato dall’ipotesi che la firma del Conte Giovanni Festari apposta sul

contratto di compravendita con la Ross Engineering fosse stata falsificata.

Il 1 Dicembre 2010 viene fatta Revoca del sequestro penale stante l’infondata motivazione.

CAPITOLO XVI°

IL RECUPERO DEL FASCICOLO DELLE INDAGINI E LA DIFFIDA AL MINISTRO DARIO FRANCESCHINI


Alcuni dei precedenti documenti, inseriti nel presente Dossier in base all’ordine cronologico di datazione, sono tratti dal fascicolo delle indagini che la Famiglia Festari Rasponi Spinelli riuscirà a recuperare solamente nel gennaio del 2017.

Nel 2017 «ricompare» il Fascicolo delle Indagini svolte nel 1994 | 95

Nel gennaio 2017 gli eredi Festari riescono a recuperare il fascicolo delle indagini, svolte 23 anni prima

dal Comando dei Carabinieri di Firenze, avviate in seguito alla Denuncia di Giovanni Festari loro padre


Nel 2017 Gli Eredi Festari inviano Diffida al Ministro Dario Franceschini

Sulla base di tutte le evidenze contenute nel fascicolo delle indagini, a totale smentita delle tesi sostenute

dalla Soprintendenza circa l’assenza di denunce, gli eredi Festari inviano Diffida al Ministro Franceschini


CAPITOLO XVII°

IL MINISTERO DENUNCIA L’UNIVERSITA’ DI YALE PER ILLECIRA ESPORTAZIONE


2017 - Il Ministero Denuncia l’Università di Yale per Illecita Esportazione

Il Direttore degli Archivi Gino Famiglietti, coinvolto direttamente dalla Diffida dei Fratelli Festari,

constatate le evidenze oggettive contenute nella Diffida, sporge denuncia contro l’Università di Yale


Le Dichiarazioni del Direttore Famiglietti nella Denuncia

Nel suo esposto alla Procura di Roma Gino Famiglietti dichiara

che Robert Babcock della Beinecke Library ha sostenuto il falso


Dall’Esposto contro l’Università di Yale depositato da Gino Famiglietti nel giugno del 2017; la Famiglia Festari Rasponi Spinelli nel verrà a conoscenza nel luglio del 2017

Esposto presso la Procura della Repubblica di Roma

Il Direttore Generale degli Archivi Famiglietti chiederà alla Procura della Repubblica di acclarare

i fatti descritti e la loro attualità, verificando responsabilità penali e gli autori dei reati commessi.


La denuncia di Gino Famiglietti rappresenta anche un implicita accusa nei confronti di tutti i Funzionari della

Soprintendenza che dal 1994 hanno costantemente ripetuto reati di Falsa Testimonianza, Omissione, Smembramento, ecc..

CAPITOLO XVIII°

TIMELINE DAL 1980 AD OGGI


Time Line - Cronologia di tutti gli Eventi

Dal 1980 al 2017 si sono susseguiti vari eventi, alcuni dei quali, (posizionati sotto l’asse temporale)

di capitale importanza ai fini del Dossier, rimasti in segreto per molti anni ed emersi solo nel 2017


1996 Corrispondenza

Yale

1980

Furto

1985

Eredità

1988

Acquisto Yale

1990

Causa Arezzo

1994 Vincolo

Pertinenziale

Simposio Yale

Denuncia

2000

Sentenza Proprietà

2005 Archiviazione

Indagini

2005

Procedura Volterra

2009

Procedura Equitalia

2014

Procedura Michetti

2017 Fascicolo Indagini

Diffida

Esposto

CAPITOLO XIX°

L’IPOTESI DI ASSOCIAZIONE A DELINQUERE


Le Responsabilità dei Funzionari della Soprintendenza Archivistica

Dal 1994, anno della denuncia di Giovanni Festari, fino ad oggi, tutti i Funzionari della Soprintendenza

hanno costantemente commesso reati di Smembramento, Omissione , Falsa Testimonianza e Turbativa


Il comportamento che i Funzionari della Soprintendenza Archivistica per la Toscana hanno adottato nel

corso di quasi trent’anni, comprovato oggettivamente da documenti ufficiali, è quanto mai incomprensibile, illogico,

palesemente illegale ed implicitamente condannato dallo stesso Direttore Generale degli Archivi Gino Famiglietti, nella

propria denuncia contro l’Università di Yale per illecita alienazione ed esportazione, depositata nel giugno del 2017.

Omissione di Atti d’Ufficio, Falsa Testimonianza, Complicità nel reato di Favoreggiamento e Ricettazione di Opere d’Arte

di illecita provenienza, Smembramento, Turbativa d’Asta, sono i numerosi reati ancora totalmente impuniti, commessi

ripetutamente dal 1994 ad oggi da vari Funzionari della Soprintendenza e della Pubblica Amministrazione italiana.

Dal 1996 l’Università di Yale è a conoscenza dell’Illecita Provenienza

L’Università di Yale dal 1996, in seguito alla comunicazione inviata dalla Soprintendente Benigni,

è a conoscenza della Provenienza Dolosa dell’Archivio Spinelli e delle 3 Filze dell’Archivio Vasari

Il Direttore Generale degli Archivi Gino Famiglietti, sostiene senza mezzi termini che Robert Babcock,

direttore della Beinecke Library, ha dichiarato il falso, e fonda la propria accusa formulata nel corpo della denuncia

contro l’Università di Yale, sui contenuti della corrispondenza avvenuta nel 1996 fra lo stesso Babcock e la

Soprintendente Paola Benigni.

E’ in virtù di queste lettere e comunicazioni ufficiali della Soprintendenza, che nell’anno 1996, l’Università

di Yale veniva palesemente a conoscenza, sia dell’illecita e dolosa provenienza dei documenti da lei acquistati nel 1988,

sia del regime giuridico al quale tali documenti erano stati sottoposti già dal lontano 1917.

La denuncia di Famiglietti infine, avvalora indiscutibilmente anche la tesi e le richieste sostenute dalla famiglia Festari

Rasponi Spinelli nel corso di oltre un ventennio.


Ipotesi di una Connivenza Illecita fra Università di Yale e Soprintendenza

Sulla base delle numerose responsabilità acclarate e dei rapporti intercorsi fra Università di Yale

e Funzionari della Soprintendenza, dal 1996 in poi, si configura l’ipotesi di una Connivenza Illecita

Dal marzo del 1996 tutti i Presidenti dell’Università di Yale assieme a tutti i Direttori della Beinecke Rare Book

and Manuscript Library, di concerto con tutti i Funzionari della Soprintendenza Archivistica per la Toscana, che si sono

avvicendati in tali ruoli nel corso di oltre venti anni sino ad oggi, col loro comportamento hanno contribuito affinché un grave

reato, oggettivamente acclarato già nel 1994 dalle forze dell’ordine e dalla Procura della Repubblica di Firenze, commesso nei

confronti di un soggetto privato, legittimo proprietario, ma anche nei confronti dello Stato italiano in virtù delle notifiche di

interesse storico, rimanesse fino ad oggi impunito.

L’Università di Yale ha consapevolmente detenuto illecitamente uno dei più importanti e prestigiosi archivi

rinascimentali esistenti al mondo, traendo diretto beneficio sotto innumerevoli aspetti, compreso quello economico, grazie

anche all’indispensabile concorso di soggetti appartenenti ad Istituzioni italiane preposte per legge alla Conservazione e

Tutela del Patrimonio Artistico Nazionale.


CAPITOLO XX°

IL TASSELLO MANCANTE


Azione Legale promossa privatamente dagli Eredi Festari contro Yale

La Famiglia dei Conti Festari Rasponi Spinelli, ha di recente, deciso di muoversi privatamente

contro l’Università di Yale per il recupero di tutta la refurtiva e delle 3 Filze dell’Archivio Vasari

I Fratelli Francesco, Leonardo, Antonio e Tommaso Festari Rasponi Spinelli, da sempre uniti e compatti nella

delicata vicenda che ha profondamente segnato la loro esistenza fin dalla nascita, sono oggi più che mai, determinati ad

andare fino in fondo e, proprio sulla base dei documenti ora in loro possesso, a muoversi privatamente, direttamente contro

l’Università di Yale per la restituzione di quanto loro spettante.


PER APPROFONDIMENTI E CONSULTAZIONE DEI DOCUMENTI

Sito Web: http://www.michelangelovasari.it

Mail: [email protected]


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